bomboclat@??? wrote: >
> vero. ma portare la propria solidarieta' per quanto inefficace e' parte
> di un processo per cui non si sta zitti e si cerca di aggregarsi ad
> altri perche' l'inefficacia sia attutita se non ribaltata in qualcosa
> di significativo.
>
sono d'accordo sul concetto di solidarietà come una delle poche armi
ancora da sfruttare in una situazione sociale e politica in cui si cerca
il + possibile di dividere e annientare...la solidarietà fa paura in
quanto crea delle forze interne e mette in moto energie che magari a
breve termine sembrano non avere alcun effetto ma che poi invece ne
hanno eccome!...è chiaro che quelli che hanno veramente paura sono
quelli che sgomberano e che cercano di annientare dissenso, subculture e
stili di vita differenti e ciò li pone in una condizione di svantaggio
psicologico che va sfruttata appunto, intanto unendo le forze in
solidarietà... >
> infatti anche io penso che se vogliamo portare a milano un percorso che
> dura dieci anni (hackit) e che da quel posto (cox) ha tratto alcune delle sue
> ispirazioni (cyberpunk) non facciamo altro che bene.
...anche io trovo che sia giusto stare a milano e soprattutto al cox(se
sarà fattibile), se si fa un hackit considerando che sono passati 10
anni e che si può ricostruire un pezzo di storia, mutoid, decoder,
gomma, tozzi...l'hackmeeting quest'anno potrebbe essere utile per
"confrontarsi" tra cyberpunx e hackers di ora...e comunque secondo me,
non va sopravvalutato, ma neanche sottovalutato mai quello che si può
innescare in una TAZ...
mi dispiace per i siculi che questa volta saranno loro a fare tanta
strada...asbestoooo che ne pensi?