Il 30 gennaio 2009
bomboclat@??? ha scritto:
[...]
> mi spiace che ci sia stata una digressione su pergola che ha confuso
> le intenzioni iniziali di kaos (se le ho comprese correttamente).
>
> se questa ipotesi dovesse risultare interessante anche ad altri qui
> iscritti, sara' necessario trovare delle persone che a milano diano un
> "minimo" apporto logistico per garantire che si faccia e non che si
> resti in balia di situazioni che non permettono lo svolgimento della
> tre giorni. (so quanto e' grande questo minimo date le esperienze
> passate, cerchiamo di capirci pero')
> quindi parliamone, senza confonderci e con calma.
quello che dice Elettrico è in parte vero, anche se troppo
desolantemente pessimista :)
quello in che però Elettrico sbaglia, a mio modestissimo avviso, è nel
sottovalutare la forza della talpa, cioè quello scavare piccole
porzioni di tunnel, per arrivare al grande percorso (uau!).
è in questo che ha ragione Bombo: portare solidarietà attiva è l'unico
modo valido esistente di portare solidarietà, e il nostro unico modo
reale di portare solidarietà attiva è fare un hackit.
in un luogo, sottolinea giustamente bombo, che è stato parte del brodo
primordiale in cui è nato hackit, gli hacklab e via a fuffeggiare.
per me sarebbe cosa buona e giusta, sarebbe l'occasione, anche, per
mettere in relazione figure fondamentali per il movimento - tutto -
come Primo Moroni e il movimento cyber, o altri come il Prof. Bad Trip,
etc etc etc.
se Milano riesce a starci dietro, organizzare una cosa del genere per
me sarebbe veramente una cosa buona e giusta.
--
"un carabiniere mi disse: lottate lottate, che poi se vincete,
a noi ci mettono una stella rossa sopra il cappello
e vi picchiamo lo stesso". Roma, 1971
Guglielmo "Billi" Bilancioni
