[cm-Roma] Marcegaglia: subito 8 miliardi contro la crisi

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Autore: FIORITO Giancarlo
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Oggetto: [cm-Roma] Marcegaglia: subito 8 miliardi contro la crisi
Marcegaglia: subito 8 miliardi contro la crisi
LA REPUBBLICA, GRISERI PAOLO

Allarme Confindustrìa. Auto, bonus da 1500 euro ma niente tassa sui Suv

PAOLO GRISERI ROMA L'attesa degli incentivi blocca il mercato dell'auto. La domanda, già debole per la crisi, è ora praticamente inesistente. Tutti attendono di capire come e a quali condizioni il governo sosterrà ii settore. L'ad del marchio Fiat, Lorenzo Sistino, parla di un mercato quasi dimezzato: «Nel gennaio 2009 rispetto allo stesso mese dello scorso anno il calo delle vendite sarà del 35-40 per cento».

Crollo che, paradossalmente, potrebbe risparmiare i Suv per i quali, anzi, si prevede una corsa all'acquisto prima che scatti la ventilata sovrattassa.

I tecnici del governo, al lavoro dopo l'incontro di mercoledì sera a Palazzo Chigi, stanno cercando una soluzione che metta d'accordo le diverse anime dell'esecutivo. «Ma bisogna fare in fretta», diceva ieri Renata Polverini dell'Ugl interpretando il punto di vista di tutte le sigle sindacali.

Si starebbe studiando un bonus da 1.500 euro che dovrebbe coprire la rottamazione degli euro zero e euro uno mentre non coprirebbe completamente quella degli euro due. Secondo una prima ipotesi, le auto euro due rottamaio otterrebbero il bonus solo se immatricolate entro il 1997. In quel caso, ha calcolato il centro Studi Promotor di Bologna, il bonus costerebbe alle casse dello Stato 750 milioni, praticamente la stessa cifra che l'erario incasserebbe con l'Iva. In sostanza, un incentivo a costo zero.

Se invece venisse incentivata la rottamazione di tutti gli euro due circolanti, allora il costo per le casse dello stato salirebbe a due miliardi di euro, come ha calcolato l'ufficio studi della Cgil. Sembra invece tramontata l'idea della sovrattassa da 500 euro sui Suv. Il governo sarebbe intenzionato a sostenere con 200 milioni anche i progetti di ricerca delle aziende.

Il settore auto rischia in tutti i paesi del vecchio continente. Ieri Bruxelles ha dipinto un quadro molto preoccupante: «In tutta Europa il settore dell'auto è investito dalla crisi - ha scritto la Commissione di Bruxelles - e i più esposti sono i fornitori. Calcoliamo che una società su dieci tra quelle che operano nella fornitura sia a rischio di fallimento. Quanto al mercato europeo, si calcola che nel 2009 possa scendere di una quota compresa tra il lO e il 20 per cento». Difficoltà che si riversano in borsa dove l'incertezza colpisce i titoli automobilistici: ieri Fiat ha perso il 4,17 percento ed è tornata a 3,73 euro. E a soffrire non è solo l'auto.

Ieri sera, parlando al Forum di Davos, Emma Marcegaglia ha stimato che«sono necessari interventi per altri 7-8 miliardi per sostenere l'economia». La Presidente di Conflndustria ha chiesto al governo di fare in fretta: «Anche per l'auto, i dieci giorni indicati vanno accelerati perché nel frattempo il mercato ne risente».
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