Autor: Antonella Mangia Data: Dla: retedonneperla194, lecce social forum Temat: [Lecce-sf] I: Agnoletto: nessuno usi la Shoa per giustificare altri
crimini
NESSUNO USI LA SHOA PER GIUSTIFICARE ALTRI CRIMINI
E' bene tornare periodicamente ad Auschwitz con dei giovani per non
dimenticare la più grande tragedia del XX secolo. Ogni volta è un'esperienza
impressionante, tremenda: sembra di essere veramente all'inferno, ma un
inferno creato dagli uomini.
Ho avuto la possibilità di tornare a visitare il campo di concentramento e
sterminio pochi giorni fa, nell'ambito del Treno della memoria organizzato
dalla Ong Terra del Fuoco, insieme a centinaia di studenti delle scuole
superiori piemontesi, in occasione della Giornata della Memoria che si
celebra il 27 gennaio.
Ad Auschwitz si è tentato qualcosa di unico nella sua diabolica
sistematicità: l'Olocausto di un intero popolo, quello ebreo, a cui si è
affiancata la tragedia delle altre vittime (omosessuali, zingari, testimoni
di Geova, prigionieri di guerra, dissidenti politici). Da qui sono nate le
Nazioni Unite con il compito di evitare che l'umanità possa mai
riprecipitare in un simile inferno.
Purtroppo ancora una volta proprio in questi giorni abbiamo potuto misurare
l'impotenza dell'ONU di fronte ai massacri e agli eccidi perpetrati a Gaza.
Voglio prendere a prestito le parole scritte qualche giorno fa da Ronit
Dovrat pacifista israeliana vice presidente Associazione Zeit U za'atar: "In
60 anni Israele è riuscita a manipolare la Shoa per giustificare tutto.. In
nome della Shoa si deve usare la forza, si deve educare al nazionalismo, si
può disprezzare il Medio Oriente culturalmente poco occidentale, si possono
creare alleanze con governi che hanno parlamentari fascisti".
Sono d'accordo con Ronit: la falsa coscienza e i sensi di colpa
dell'occidente concedono a Israele un'inaccettabile totale impunità. E'
indecente che in Italia gli eredi politici dei responsabili delle leggi
razziali e della deportazione degli ebrei italiani nei campi di
concentramento, oggi al governo, anziché tacere e chiedere scusa, cerchino
di far dimenticare le responsabilità di allora giustificando i massacri
compiuti in queste settimane dall'esercito israeliano. Erano corresponsabili
ieri, lo sono oggi.