[NuovoLab] Sri Lanka, bombe sui civili

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著者: Mgow
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To: forumgenova@inventati.org
題目: [NuovoLab] Sri Lanka, bombe sui civili
*/è un' altra Gaza che il mondo ignora...
non stiamo a guardare senza far sentire la nostra voce... /**
*/mgow/*
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*Sri Lanka, bombe sui civili
"Oltre 300 sfollati uccisi nelle ultime 24 ore"*
*''Ovunque ci sono cadaveri abbandonati e persone gravemente ferite
incapaci di muoversi. I feriti sono destinati a morire: gli unici due
ospedali dove fino a ieri venivano curati i feriti sono stati chiusi e
il personale medico locale ha lasciato la 'Safety Zone', così come lo
staff della Croce Rossa e dell'Onu''*
di Enrico Piovesana
http://it.peacereporter.net/articolo/13937/Sri+Lanka%2C+bombe+sui+civili

Secondo fonti mediche locali citate dal sito Internet filo-separatista
TamilNet, nelle ultime 24 ore oltre trecento civili tamil sono morti e
cinquecento sono rimasti feriti negli incessanti bombardamenti
governativi sulla 'Safety Zone' dove, su invito dello stesso governo, si
sono rifugiati 250 mila sfollati.
*Morti, feriti e abbandonati.* "Ovunque ci sono cadaveri abbandonati e
persone gravemente ferite incapaci di muoversi", si legge su TamilNet.
"I feriti sono destinati a morire: gli unici due ospedali dove fino a
ieri venivano curati, a Udaiyaarkaddu e Vallipunam, sono stati chiusi e
il personale medico locale ha lasciato la 'Safety Zone', così come lo
staff della Croce Rossa e dell'Onu, rifugiatosi a Puthukkudiyiruppu".
Le crude immagini dei video amatoriali raccolti e diffusi
dall'Organizzazione per la riabilitazione dei tamil (Tro) confermano la
drammaticità della situazione: sfollati disperati e impauriti che, tra
una bomba e l'altra, fuggono urlando tra le loro baracche disseminate
tra le palme da cocco; cadaveri di anziani, donne e bambini abbandonati
a terra o caricati sui cassoni a rimorchio dei trattori; indaffarate
infermiere tamil che cercano di star dietro ai feriti ammassati negli
ospedali, ora chiusi.
*Ban Ki-moon: "Proteggete i civili"*. Nonostante sia impossibile
verificare il reale bilancio dei civili tamil uccisi e feriti sotto i
bombardamenti governativi delle ultime ore, il precipitare della
situazione umanitaria è un dato di fatto innegabile.
"La situazione dei civili, sotto il fuoco dell'artiglieria, è sempre più
insostenibile", ha dichiarato Gordon Weiss, portavoce dell'Onu in Sri
Lanka. "Il nostro personale nascosto nei rifugi nella 'Safety Zone' ha
visto nei giorni scorsi decine di civili uccisi e feriti dalle bombe che
cadevano ovunque".
"Moltissimi civili sono stati uccisi negli ultimi due giorni e ora la
situazione è veramente critica", ha confermato Neil Buhne, coordinatore
dell'Onu in Sri Lanka. Lo stesso Segretario Generale delle Nazioni
Unite, Ban Ki-moon, si è detto "profondamente preoccupato per la sorte
dei civili intrappolati nei violenti combattimenti tra governo e Ltte" e
ha chiesto di "dare immediata e assoluta priorità alla protezione dei
civili" e alla loro messa in salvo.
*Proteste in Sri Lanka. Il mondo ignora.* Gli studenti universitari di
Jaffna (la principale città tamil, sotto controllo governativo) sono
scesi in sciopero e l'esercito ha circondato il campus universitario. La
locale diocesi cattolica, guidata dal vescovo tamil Thomas
Saundaranayagam, ha invitato tutti i fedeli allo sciopero della fame
contro il governo.
All'estero, invece, la guerra in Sri Lanka sembra non fare nemmeno
notizia. Nonostante gli appelli e le iniziative delle comunità della
diaspora tamil, giornali e telegiornali ignorano la tragedia umanitaria
in corso in quel piccolo Paese.
Colpa, secondo TamilNet, delle agenzie di stampa internazionali basate a
Colombo, che "non pubblicano le notizie sul genocidio in corso e
continuano a rilanciate la propaganda del governo senza nessun controllo
indipendente, celebrando le 'vittorie' militari dell'esercito e
dipingendo l'Ltte come 'terroristi' che usano i civili come scudi umani.
E' un'offesa alla professione giornalistica e una complicità ai crimini
di guerra del governo".

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Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Bertold Brecht, Berlino, 1932
(rielaborazione dai versi originali di Martin Niemöller)
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