[NuovoLab] (senza oggetto)

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Autor: Carloge
Datum:  
To: Forumgenova
Betreff: [NuovoLab] (senza oggetto)

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-3014/1.htm
SCHEDATURA IN PIAZZA – IL CAPO DELLA POLIZIA Impone la ripresa
FILMATA di cORTEI O SIT-IN, anche se non si verificano incidenti o
scontri con le forze dell’ordine – Nessun riferimento esplicito fatto
alla preghiera davanti al Duomo di Milano…
                                
                    
                    Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"Antonio Manganelli
Le manifestazioni di piazza dovranno essere sempre filmate. Il
Viminale riscrive le regole per la gestione dell'ordine pubblico e
nella direttiva destinata a prefetti e questori inserisce una
disposizione che non mancherà di suscitare polemiche. Perché prevede
che tutti i partecipanti vengano ripresi dalle telecamere affidate ai
poliziotti per controllare costantemente lo svolgimento dei cortei o
dei sit-in.
La circolare voluta dal ministro dell'Interno Roberto Maroni dopo
le proteste e le preghiere islamiche di chi - a Milano e in altre città
si è schierato con i palestinesi di Gaza - è firmata dal capo della
polizia Antonio Manganelli. Il documento non contiene
divieti specifici che riguardano i luoghi di culto e non obbliga i
promotori a versare una sorta di cauzione per risarcire eventuali danni
provocati, come era stato annunciato la scorsa settimana. Impone invece
la ripresa costante di chi sfila, anche se non si verificano incidenti
o scontri con le forze dell'ordine.
«Diviene particolarmente rilevante - scrive il prefetto - l'attività
di documentazione video- fotografica assicurata dalla polizia
Scientifica che tenga conto, non solo delle eventuali finalità
probatorie ai fini processuali, ma anche delle fondamentali esigenze di
supportare adeguatamente la visione generale degli accadimenti, anche
in vista della idonea fruibilità nella ricostruzione complessiva delle
situazioni processualmente rilevanti».Roberto Maroni
Un mese fa, inaugurando la scuola per l'ordine pubblico, Manganelli aveva
sottolineato la necessità di «non ripetere gli errori del passato»,
riferendosi chiaramente al G8 di Genova del 2001. E adesso, nella
direttiva, evidenzia come gli eventuali divieti di manifestazione o
l'imposizione di limitazioni «vanno calibrate non solo rispetto ai
principi di legge ordinaria e costituzionale, bensì anche alla
oggettiva impossibilità di una mediazione».Il capo della polizia ribadisce che «i reparti inquadrati,
organizzati e addestrati anche per un'attività di contrasto ad azioni
violente o resistenti di masse di persone, vanno collocati evitando che
anche in eventi critici con elevati profili di rischio per l'ordine
pubblico vengano a trovarsi a contatto ravvicinato e prolungato con
gruppi di manifestanti». E che «l'uso dei mezzi di dissuasione sia
considerato rimedio estremo per fronteggiare situazioni di particolare
gravità altrimenti non gestibili».Islamici a Milano
Evitare il contatto, rimane questa la priorità. Ma l'obiettivo di
chi predispone le misure di prevenzione deve essere quello di far
coincidere esigenze diverse. «È necessario - scrive Manganelli -
creare un sistema di mutuo rispetto tra i protagonisti delle pubbliche
iniziative, nell'intento di mediare in situazioni conflittuali anche
attraverso la gestione negoziata dello spazio pubblico e la
valorizzazione della partnership tra pubblico e privato».
Nessun riferimento esplicito viene fatto alla preghiera davanti al
Duomo di Milano che tante polemiche aveva provocato lo scorso 3
gennaio. Però il richiamo appare chiaro. Anche perché il prefetto
invita i responsabili dell'ordine pubblico ad avviare «una proficua
interlocuzione con i promotori e gli organizzatori orientata a
realizzare e mantenere forme di efficace negoziazione o di cooperazione
in una prospettiva di bilanciamento tra il pieno diritto di manifestare
liberamente il proprio pensiero e l'esigenza di tutela della legalità e
dei diritti della cittadinanza».
Non a caso viene sottolineato come «lo sviluppo dell'attività di
negoziazione - condotta sia sul piano formale, sia su quello informale
- condiziona fortemente la situazione dell'ordine pubblico».                

                
                
                    [26-01-2009]                

                

--

Carlo

Forum Per La Sinistra Europea - Genova

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