[NuovoLab] 348° ora in silenzio per la pace

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per la globalizzazione dei diritti

Mercoledì 28 gennaio dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di
Genova, 348° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito

LO STATO DI ISRAELE DEVE ESSERE GIUDICATO DALLA CORTE PENALE
INTERNAZIONALE - PETIZIONE UNIVERSALE

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Bertold Brecht, Berlino, 1932
(rielaborazione dai versi originali di Martin Niemöller)




Circa 300 tra ONG e associazioni chiederanno al Procuratore della Corte
Penale Internazionale di aprire un'inchiesta sui crimini di guerra
commessi da Israele a Gaza. Il vostro sostegno è indispensabile. Firmate
e fate circolare questa «petizione universale». È urgente.
Al Procuratore della Corte Penale Internazionale (CPI)
Il diritto è il segno distintivo della civiltà umana. Ogni progresso
dell'umanità è coinciso con il consolidamento del diritto. La sfida che
ci pone l'aggressione di Israele contro Gaza consiste nell'affermare, in
mezzo a tanta sofferenza, che alla violenza deve rispondere la giustizia.
Crimini di guerra? Solo i tribunali possono condannare. Ma tutti noi
dobbiamo recare testimonianza, perché un essere umano esiste solo in
relazione agli altri. Le circostanze danno tutta la sua dimensione
all'articolo 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo del
1949, «Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e
diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli
uni verso gli altri in spirito di fratellanza».

La protezione dei popoli, e non quella degli Stati, è la ragion d'essere
della Corte Penale Internazionale. Un popolo senza Stato è il più
minacciato di tutti, e davanti alla Storia si trova sotto la protezione
delle istanze internazionali. Il popolo più vulnerabile dev'essere il
più protetto. Uccidendo i civili palestinesi, i carri armati israeliani
fanno sanguinare l'umanità. Ci siamo battuti perché il potere del
Procuratore generale fosse al servizio di tutte le vittime, e questa
competenza deve permettere che tutto il mondo riceva un messaggio di
speranza, quello della costruzione di un diritto internazionale basato
sui diritti delle persone. E insieme, un giorno, potremo rendere omaggio
al popolo palestinese per il contributo che ha dato alla difesa delle
libertà umane.

PER ADERIRE ALLA CAMPAGNA CONSULTA I SITI INTERNET :
http://www.forumpalestina.org/
http://www.tlaxcala.es/campagnes.asp?lg=it&ref_campagne=