/I// profughi fanno parte dei 104 stranieri arrivati ad agosto a Lampedusa/
/Avevano occupato il centro della città. Ora hanno annunciato lo
sciopero della fame/
Massa, scontri tra immigrati e forze dell'ordine diversi feriti dopo una
protesta non autorizzata
Gli extracomunitari chiedono che venga concesso loro lo status di rifugiati
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/cronaca/immigrati-3/protesta-massa/protesta-massa.html
Scontro tra le forze dell'ordine e i profughi sbarcati a Lampedusa
questa estate e ospiti del centro della Croce Rossa Italiana in località
Marina di Massa. I profughi, circa 50 tra cui molte donne, hanno
manifestato senza autorizzazione, occupando piazza della Liberazione,
nel centro di Massa, intorno alle 11, e bloccando il traffico.
Dopo aver più volte invitato gli extracomunitari a porre fine alla
protesta, le forze dell'ordine in tenuta antisommossa sono intervenute
per disperderli. Il gruppo ha però cercato di opporsi sedendosi a terra.
Durante l'intervento di polizia e carabinieri alcuni manifestanti sono
rimasti feriti, altri sono stati fatti salire su una camionetta e una
parte è stata scortata al centro Cri. Feriti ci sarebbero anche fra le
forze dell'ordine.
I profughi, per lo più eritrei e somali, manifestavano per il ritardo di
richiesta dello status di rifugiato politico e per sollecitare le
autorità ad esaminare le loro richieste di permesso di soggiorno.
In mattinata è intervenuta anche la vicesindaco della città, Martina
Nardi, per cercare una mediazione. Gli immigrati hanno chiesto di
parlare con un delegato dell'Onu e, in attesa, hanno dichiarato lo
sciopero della fame. Il gruppo fa parte delle 104 persone arrivate in
agosto a Marina di Massa da Lampedusa, perchè il centro dell'isola era
sovraffollato.
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Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Bertold Brecht, Berlino, 1932
(rielaborazione dai versi originali di Martin Niemöller)
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