[NuovoLab] La rivolta di Lampedusa.Domani sciopero generale

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Autore: Mgow
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To: forumgenova@inventati.org
Oggetto: [NuovoLab] La rivolta di Lampedusa.Domani sciopero generale
*La rivolta di Lampedusa "Domani l'isola si ferma"*
/Il sindaco: "Non diventeremo un carcere a cielo aperto e noi non siamo
in vendita"
La missione di Maroni a Tunisi potrebbe avviare il reimpatrio dei tunisin/i
Lampedusa, tensione e attesa. Domani sciopero generale
Don Anastasi: "Berlusconi venga a vedere in che situazione viviamo"
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/cronaca/immigrati-3/sciopero-lampedusa/sciopero-lampedusa.html

Resta alta la tensione a Lampedusa, sia tra gli immigrati sia tra i
residenti, dopo la clamorosa fuga in massa dal centro di accoglienza di
sabato scorso. Un delicato equilibrio che potrebbe saltare dopo la
missione di domani del ministro dell'Interno Roberto maroni a Tunisi che
potrebbe dare il via libera all'accordo che avrà come effetto immediato
il rientro nel Paese nordafricano di 1200 tunisini. Timori che fanno
temere una nuova rivolta nel Cpa dell'isola.

Nel frattempo continua lo sciopero della fame di 16 delle 78 donne
nordafricane contro il rimpatrio, mentre nella notte i carabinieri hanno
rintracciato (e riportato nel centro) 8 immigrati che si erano nascosti
in case disabitate.

Sempre domani scatterà nell'isola un altro sciopero generale contro la
politica del Viminale che fa di Lampedusa l'unica "stazione di arrivo"
dei migranti in attesa del loro rimpatrio, prolungando così il tempo di
permanenza nell'isola, con la realizzazione del nuovo centro di
accoglienza e detenzione. "Lampedusa - ribadisce il sindaco Dino De
Rubeis - non diventerà un carcere a cielo aperto e noi non siamo in
vendita: non ci faremo comprare per un piatto di lenticchie, accettando
che facciano di noi un lager per gli immigrati in cambio di quale
concessione. E se dovesse passare l'accordo con la Tunisia, non ci
sarebbe più sicurezza nel centro e e nelle nostre case. Domani resterà
tutto chiuso per far sentire a Roma la nostra preoccupazione e il dolore
per una solitudine immeritata dopo ben 17 anni di accoglienza". Parole
che il parroco dell'isola don Stefano Nastasi, accompagna con un appello
al Papa (perché "possa dire due parole di chiarezza sul fenomeno
immigratorio, che non riguarda soltanto Lampedusa") e con un invito a
Silvio Berlusconi che aveva detto che può accadere "che gli immigrati
vadano fuori dal centro a bersi una birra". "Perchè non viene a bere con
me e i clandestini così può toccare con mano la situazione che stiamo
vivendo in quest'isola".

Ma che il braccio di ferro col Viminale sia destinato a farsi più duro
lo dimostra anche la decisione del consiglio comunale di presentare una
denuncia alla procura di Agrigento contro Maroni, accusato di trattenere
illegalmente gli extracomunitari nel cpa dove non potrebbero restare per
più di 48 ore.

Durante la notte, infine, due aerei dell'Aeronautica militare hanno
portato pasta, riso, acqua e prodotti surgelati per far fronte alle
prime necessità. Ma la situazione non è agevole anche perché la nave
che, da Porto Empedocle porta le scorte di cibo, ogni lunedì, oggi non
potrà attraccare sull'isola a causa del forte vento che soffia da ieri.

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Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Bertold Brecht, Berlino, 1932
(rielaborazione dai versi originali di Martin Niemöller)
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