Con l'inizio dell'anno è necessario rinnovare la tessera di adesione al cineforum. In allegato trovate la scheda di adesione. Stampatela, compilatela e portatela al cinema. In questo modo saranno velocizzate le operazioni di tesseramento.Sempre in allegato trovate la lista dei film: dateci le vostre tre preferenze entro mercoledì, il film più votato sarà inserito nella prossima programmazione. Martedì 27 gennaio ore 21.30Giornata della MemoriaOGNI COSA E' ILLUMINATAdi Liev Schreiber, Usa 2005 – 102'con Elijah Wood, Eugene HutzIngresso gratuitoTratto dal romanzo-culto di Jonathan Foer, ecco un film in cui si tratta di memoria, di memoria dell'Olocausto, di rimozione personale e collettiva, e lo si fa con una capacità davvero rara: divertendo. Era dai tempi di Train de vie che non si rideva di temi così seri senza perdere per questo la capacità di indignarsi o partecipare civilmente ai fatti rievocati. L'incontro tra il giovane ebreo statunitense in cerca di tracce di passato in Ucraina, terra d'origine della sua famiglia, assieme a tre accompagnatori locali a dir poco improbabili (un nonno taciturno, il nipote coatto e un cane psicolabile), è una di quelle situazioni talmente bizzarre da imprimersi nel nostro bagaglio di ricordi spettatoriali.Ogni cosa è illuminata è retto da un montaggio vivace, soprattutto nella prima parte, tra citazioni, divagazioni fuori campo e ribaltamenti metanarrativi. Mercoledì 28 gennaio ore 21.30Cinema per la pacePA-RA-DAdi Marco Pontecorvo, Italia 2008 – 100'con Jalil Espert, Evita CiriMostra del Cinema di Venezia 2008Ingresso gratuito riservato ai sociLa storia di Miloud Oukili, noto come il clown Miloud, artista di strada franco-algerino, che arrivò a Bucarest nel 1992, tre anni dopo la fine della dittatura di Ceausescu. Entrato presto in contatto con la tremenda realtà dei bambini abbandonati che vivono popolando la rete di canali al di sotto della capitale rumena, in condizioni a dir poco disumane, Oukili si è subito attivato, creando la fondazione Parada, e cercando, attraverso l'arte di strada e la clownerie, di offrire a quei bambini un'occasione di riscatto. (…) Pontecorvo e Miloud scendono nel sottosuolo e ci invitano a entrare in un mondo disastrato, ma è bravo il neo-regista a evitare retorica e pietismo. Merito anche di una fotografia che preferisce luci naturali ad artifici che avrebbero potuto alterarne i chiaroscuri. E invece no, il montaggio è rapido, lo sguardo immediato. La macchina da presa non invade, come è giusto che sia. Piuttosto registra, insegue una realtà che con i suoi corpi e le sue facce parla da sola.(Film Tv)-- Il sito
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