/Traduco per voi.../ /mgow/
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*"Su Obama non c'è ancora nulla, solo il beneficio dell' illusione"*
I/*ntervista di "Brasil de Fato" all' economista Nildo Ouriques,
professore del Dipartimento di Economia dell' Università Federale di
Santa Catarina (USFC) sulle prime dichiarazioni di intenti del
presidente Obama */
a cura di Patricia Benvenuti
Link all' articolo originale:
http://www.brasildefato.com.br/v01/agencia/agencia/internacional/afirmar-que-foram-os-foguetes-do-hamas-que-deram-inicio-a-guerra-e-ocultar-o-essencial-da-historia
/*Potrebbe dare una valutazione sulle dichiarazioni dei primi giorni del
nuovo presidente degli Stati Uniti d' America, come la promessa di
chiudere Guantanamo?*/
Su Obama non c'è ancora nulla, solo il beneficio dell' illusione. Non ha
chiuso Guantanamo. Quello che ha fatto è stato sospendere per 120 giorni
i tribunali di Guantanamo. In secondo luogo, lui non deve chiudere le
prigioni di Guantanamo, deve restituire Guantanamo ai cubani.
Questo è fondamentale, ma non è nei suoi piani. Quindi, per ora c'è il
beneficio dell' illusione, l' afro, il nero alla presidenza degli
States, l' addio a Bush. Ma i media sono totalmente dalla sua parte, è
il Gesù Cristo che è sceso sulla terra. Ma misure, nessuna. Le misure
concrete sono state, per l' America Latina, la continuità del
sottosegretario per l' America Latina, che è del Partito Repubblicano.
Ha mantnuto quello di Bush. In secondo luogo, nel mondo delle finanze ha
messo, in posti chiave dell' economia, tutto il "big business" del mondo
della finanza. Quello che ha fatto Obama fino ad ora è, quindi, molto
negativo, non c'è stato cambiamento.
/*Egli ha firmato un ordine esecutivo per la chiusura di Guantanamo...*/
L' ordine è per una sospensione dei giudizi e la possibilità, entro un
anno, di chiudere Guantanamo. Quello che vi è di immediato nell' ordine
presidenziale è la sospensione dei giudizi del centro di detenzione, che
non è sotto la giurisdizione statunitense. Probabilmente quello che farà
sarà di trasferire i prigionieri negli Stati Uniti e giudicarli secondo
le leggi statunitensi, perchè a Guantanamo le leggi sono di eccezione.
/*Sempre venerdì 22, commentando l' offensiva di Israele contro i
palestinesi a Gaza, Obama ha affermato che gli israeliani hanno il
diritto di difendersi contro i razzi di Hamas. Come giudica questa
dichiarazione?*/
Israele ha 300 bombe atomiche, riceve più di circa un miliardo di
dollari all' anno dagli Stati Uniti. Allora, credere che la storia
incominci dai razzi di Hamas contro Israele è dimenticare che Hamas è
arrivato al potere attraverso elezioni pulite, ha vinto ed è stato
oggetto dell' embargo di Israele, dell' ONU e degli USA. Questa storia
di iniziare le cronache con i razzi di Hamas è occultare l' essenziale
della storia. Basta leggere il libro di Robert Fisk sul Libano o "La
grande guerra di civiltà". La prima cosa è la vittoria di Hamas in
elezioni democratiche, che è stata boicottata dagli Stati Uniti e da
Israele. Israele ha il diritto a difendersi e i palestinesi hanno il
diritto alla patria, che è anteriore e, più ancora, alla loro terra.
Siamo pari - cioè, la disuguaglianza continua.
/*Quale aspettativa per il governo di Obama in termini di politica
estera? Ed in relazione a Gaza?*/
Non sono gli Stati Uniti, è lo Stato. Non è Obama, è il governo dello
Stato. Si deve essere leninisti, la gente dimentica Lenin. C'è lo Stato
e c'è il governo, e lo stato è il blocco di potere. E, soprattutto,
quello che Obama sta facendo fino ad ora, non ha nessuna misura
destinata ad equilibrare le forze in Medio Oriente, il che implica ciò
che segue: l' Iran ha diritto alla bomba atomica, non soltanto il
Pakistan ed Israele; Israele deve essere disarmato d i territori
occupati devono essere tutti liberati, se vogliamo parlare sriamente.
Non c'è alcuna misura fino ad ora.
/*E la promessa di ritirare le truppe dall' Irak?*/
Promesse ci sono, ma con il governo, io non dò il minor valore alle
promesse. Obama era una promessa fino a ieri. Da ieri, lui possiede la
penna. E io, come analista, devo analizzare quello che fa e non quello
che dice che farà. Non ha fatto nulla fino ad ora. O meglio, i media
hanno fatto molto più per lui di quanto egli stesso abbia fatto.
/*Nel senso della propaganda?*/
E' chiaro. I media sono un modello di propaganda, non hanno nulla a che
vedere con il giornalismo. Il giornalismo è una cosa che non esiste,
esiste un modello di propaganda.
/*Come ha visto la copertura della stampa brasiliana?*/
E' stata vergognosa. Una lobby pro-Obama e pro-giudaica. E' stato
ridicolo, le voci critiche degli Stati Uniti non sono comparse.
/*Ancora a proposito di politica estera, crede che verrà mantenuto l'
embargo a Cuba?*/
Non c'è nulla al riguardo, nè una dichiarazione, niente nella campagna
elettorale, assolutamente nulla. Solo un gioco duro contro il Venezuela,
contro tutto quello che loro considerano che sia una minaccia.
/*Obama, oltretutto, ha affermato in una delle sue dichiarazioni che
Chavez sia stato un ostacolo per lo sviluppo dell' America Latina...*/
Come può essere Chavez l' ostacolo? Ostacolo sono gli Stati Uniti. Io
considero che Obama è un ostacolo per lo sviluppo degli Stati Uniti.
Siamo pari. Egli considera che Chavez sia un ostacolo nello sviluppo
dell' America Latina e io considero che Obama è un ostacolo per lo
sviluppo degli Stati Uniti. Ecco fatto. Che valore ha l' affermazione di
Obama e quale la mia? Nessuna. E' propaganda, è un presidente degli
Stati Uniti che sta facendo propaganda. Chi ha autorizzato gli Stati
Uniti a giudicare Chavez? Negli USA l' habeas corpus è sospeso, prigioni
extra territoriali, controllo della posta elettronica, tortura... Cosa
ne pensi della tortura riconosciuta dallo Stato? Cosa vuoi di più?
Invasione dell' Afghanistan, invasione dell' Irak. Come possiamo
prendere sul serio le considerazioni dello Stato più terrorista del
mondo, gli USA? Como possono venire a dirci che qualcuno è un ostacolo,
Evo [Morales], Rafael [Correa], chiunque? Nemmeno Uribe.
/*Ci sono prospettive di un dialogo maggiore con le lideranze
latino-americane?*/
Quì sto con Fidel e Raul, che hanno detto: "Speriamo che ci sia". Tutto
quello che desideriamo è che gli Stati Uniti abbandonino il terrorismo
di Stato e comincino a dialogare. Mi piacerebbe che Obama cominciasse un
dialogo perchè, da quando gli Stati Uniti si sono affermati come
potenza, quello che usano è il manganello. Mi piacerebbe che fosse
differente, ma non mi illudo. Non penso che esista questa possibilità.
/*E qual'è la sua valutazione in relazione alla composizione del governo
di Obama?*/
E' un governo ultra conservatore e questa è la transizione più
conservatrice della storia degli Stati Uniti. Io non ricordo di un altro
presidente, democratico o repubblicano, che abbia mantenuto in posti
chiave figure dell' altro partito. Perchè la vitalità del sistema
statunitense è: quando entrano i repubblicani, escono tutti i
democratici. Quando i democratici entrano, escono tutti i repubblicani.
Ora, quello a cui stiamo assistendo e che lui sta conservando un mucchio
di gente. Per questo dico che è la transizione più conservatrice all'
interno degli Stati Uniti.
/*Quanto alla politica interna, come dovrebbe essere il suo
atteggiamento di fronte alla crisi? Quali le sue principali misure?*/
E' una crisi tremenda. Si immagini, 44 milioni di statunitensi senza
assicurazioni sanitarie, 2,16 milioni di detenuti, più di 4 milioni con
mandato giudiziario, più un pacchetto di 400 miliardi subito per i
monopoli, senza garanzia che le imprese garantiscano i posti di lavoro.
I monopoli inquadreranno lui.
/*Una delle promesse è stata l' accesso universale alla salute...*/
Non dimentichi che Bill Clinton, quando l' assunse, insieme ad Hillary -
che è una specialista dei sistemi sanitari -, per un anno e mezzo anche
lei propagandò tutto e poi fu inquadrata nei monopoli privati del
sistema sanitario. Magari Obama cambi, ma io non ho visto nessun
cambiamento fino ad ora.
/*
Per lei, allora, la figura di Obama fino ad oggi non rappresenta il
cambiamento?*/
Nessuno. Io aspetterò da quì a tre mesi e vedremo. Se cambierà in
meglio, ne sarò molto felice, lo riconoscerò saluterò.
Ma fino ad ora niente, e quello che vedo è molto brutto.
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Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Bertold Brecht, Berlino, 1932
(rielaborazione dai versi originali di Martin Niemöller)
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