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Autor: Mgow
Data:  
Para: forumgenova@inventati.org
Assunto: [NuovoLab] Com.Stampa Amnesty-LAMPEDUSA: DIRITTO DI ASILO A RISCHIO
COMUNICATO STAMPA
CS010-2009

*LAMPEDUSA: DIRITTO DI ASILO A RISCHIO.
GLI ENTI DI TUTELA DEI RIFUGIATI CHIEDONO DI SOSPENDERE LE MISURE PRESE
DAL GOVERNO*

Gli enti di tutela dei rifugiati riuniti nel Tavolo Asilo si sono rivolti
oggi al ministro dell'Interno Roberto Maroni affinche' vengano
immediatamente sospese le nuove misure restrittive applicate a migranti e
rifugiati arrivati via mare a Lampedusa.

Il ministro Maroni ha disposto, nei giorni scorsi, il blocco dei
trasferimenti delle persone giunte a Lampedusa verso centri di accoglienza
sul territorio nazionale. E' stato inoltre deciso l'invio sull'isola di
due Commissioni che stanno da alcuni giorni esaminando le domande di
asilo. Nel frattempo migranti e richiedenti asilo restano nel centro, che
risulta sovraffollato, con evidenti conseguenze per le condizioni igienico
- sanitarie e rischi per le persone vulnerabili, tra cui le donne, i
bambini e i minori non accompagnati. Questi ultimi, peraltro, dovrebbero
essere trasferiti in centri per minori.

Al 21 gennaio 2009 erano presenti oltre 1800 persone, a fronte di una
capienza massima di 804 posti. Le organizzazioni del Tavolo Asilo
auspicano quindi un intervento urgente per lenire immediatamente, e
risolvere in tempi brevi, questa situazione umanitaria allarmante.

A Lampedusa non puo' essere condotta una procedura d'asilo conforme alla
normativa nazionale ed europea. Sull'isola, infatti, non c'e' ne' un
tribunale per ricevere un ricorso contro una decisione negativa delle
Commissioni, ne' uno studio legale in grado di prestare assistenza. Questo
significa che ai richiedenti asilo viene di fatto negato un diritto
sancito nella Direttiva dell'Unione europea sulla Procedura d'asilo
nonche' nella normativa italiana di attuazione (D.Lgs. 25/08).

Questa situazione di mancato accesso alla giurisdizione riguarda anche i
migranti, che rischiano di essere espulsi a seguito di procedure rapide e
sommarie e senza alcuna possibilita' di rivolgersi a un giudice per una
valutazione della loro situazione, in violazione dei principi
costituzionali nonche' della Convenzione europea dei diritti umani.

Infine, non si puo' dimenticare -- sottolineano le organizzazioni del
Tavolo Asilo - che le persone che giungono a Lampedusa spesso hanno subito
un grave trauma durante il viaggio, per esempio assistere alla morte di
propri familiari o di compagni e amici durante la traversata. Nella
situazione attuale queste persone si ritrovano, subito dopo essere state
soccorse dalla guardia costiera e dalle altre autorita' competenti, ad
affrontare procedure amministrative, tra cui la stessa procedura di asilo,
il cui esito determina il loro futuro e la loro sicurezza personale.
Queste prassi si pongono in profondo contrasto con gli standard
internazionali sui diritti umani e con lo stesso carattere umanitario del
diritto d'asilo.

Allarmate e rattristate da questa situazione, le organizzazioni del Tavolo
Asilo hanno chiesto un incontro con il Ministro, nella speranza di un
ripensamento da parte del Governo.

FINE DEL COMUNICATO                      Roma, 23 gennaio 2009


Ulteriori informazioni

Il Centro di Lampedusa e' da anni un 'CSPA' -- Centro di Soccorso e di
Prima Assistenza, e non un Centro di Identificazione ed espulsione (CIE,
ex CPTA) ne' un Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA). La
normativa in vigore non permette di valutare richieste d'asilo di
persone trattenute nei CSPA, ne' di disporne l'espulsione dal CSPA stesso.
La legge prevede invece l'obbligo di trasferire i richiedenti asilo in
centri ove venga garantito l'accesso all'orientamento e all'assistenza
legale. Il trattenimento nel CSPA implica una privazione della liberta'
personale e non e' sottoposto al controllo del giudice: diventa quindi
particolarmente allarmante se prolungato, come sta avvenendo, oltre le 48
ore.

Firmatari:
Amnesty International Italia, Arci, Asgi, Casa dei diritti sociali-Focus,
Centro Astalli, Cir, Comunita' di S. Egidio, Federazione delle Chiese
Evangeliche in Italia, Medici Senza Frontiere, Movimento migranti e
rifugiati di Caserta, Save the Children, Senzaconfine.

Per approfondimenti e interviste:

Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell.348-6974361, e-mail press@???

Valeria Carlini
Ufficio Stampa del Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR)
Tel. 06 69200114 int. 216
carlini@???


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Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Bertold Brecht, Berlino, 1932
(rielaborazione dai versi originali di Martin Niemöller)
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