billie@??? scrisse:
> A me lo stadio mi fa cacare.
già la tua equazione fra la violenza in un corteo e quella in uno
stadio, che tra l'altro semplifica e appiattisce entrambe, la dice lunga
su quanto tu sia in grado di tollerare differenze, e mi pare che già il
tuo verbo costruire sia da limitare alla cerchia di persone che senti
strettamente affini come modalità.
di fronte a chi si pone manu militari come decorato io non capisco come
si possa pensare di rispondere con la "costruzione politica", a quello
gli interessa fare terra bruciata, non gli interessa di cosa. se può
farlo perchè la reazione gli fa il solletico, lo fa. sai che cazzo
gliene frega se quello che rade al suolo è un fantastico tessuto
connettivo che attraversa trasversalmente il territorio e costruisce una
socialità libera e non mercificata?
a me sembra che quella che sia necessaria sia una reazione, non la
costruzione di un ambito ambito pubblico di confronto e discussione...
come se poi una cosa escludesse l'altra. la reazione è puntuale ad un
fatto e tende a voler dimostrare che non conviene fare una cosa, la
costruzione di bla bla bla non c'entra un cazzo col fatto che gli sbirri
ti sfondano un posto. anche perchè costruisci e poi quando arrivano cmq
sia che fai? reagisci compostamente perchè a te lo stadio fa cacare?
poi per carità eh, però mi sembra che giocare ai costruttori di
orizzontalità faccia dimenticare quanto a volte possa essere
interessante ed utile la traiettoria a parabola, e si finisce per
diventare sempre uguali a se stessi, senza mai oscillare, qualsiasi cosa
succeda.
poi questa è la mia opinione e quindi va registrata come tale.
ps: t'assicuro cmq che c'è chi è in grado di reggere ben più di 5 minuti
cmq.
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"In principio era il cubo"
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