*In Sri Lanka come a Gaza*
*Strage di civili tamil: bombe su campi-profughi, scuole e ospedali*
/L'offensiva dell'esercito governativo singalese contro l'ultima
roccaforte della guerriglia separatista tamil, a Mullaitivu, si sta
trasformando in una carneficina di civili, non diversa da quella
provocata dall'operazione israeliana 'Piombo Fuso' a Gaza./
http://it.peacereporter.net/articolo/13869/In+Sri+Lanka+come+a+Gaza
*Almeno 89 civili uccisi in sei giorni.* Nonostante i comandi militari
di Colombo avessero garantito di non bombardare la zona tra Dharmapuram
e Mullaitivu, dove sono concentrati oltre 250 mila sfollati tamil
volontariamente rifugiatisi nell'ultimo lembo di territorio ancora in
mano alle Tigri tamil (Ltte), l'artiglieria sta martellando da giorni
proprio quest'area, colpendo villaggi, campi profughi e perfino l'unico
ospedale del distretto, quello di Vallipunam, ospitato nei locali di un
ex scuola-orfanotrofio femminile che era già stata bombardata
nell'agosto del 2006 (allora morirono 53 bambine). I razzi caduti
mercoledì notte e giovedì mattina su questo ospedale hanno ucciso almeno
cinque civili, tra medici e pazienti, ferendone altri quindici.
Le altre località colpite dall'artiglieria governativa negli ultimi
giorni sono Visuvamadu, Thearaavil, Theavipuram, Udaiyaarkaddu,
Chuthanthirapuram e Maanikkapuram.
Il bilancio provvisorio delle vittime civili degli ultimi sei giorni di
bombardamenti, secondo le fonti mediche locali, è di almeno 89 morti,
tra cui donne e bambini.
*La Chiesa locale all'Onu: "Fermate i bombardamenti".* Il disperato
appello lanciato la scorsa settimana della Chiesa cattolica locale è
rimasto completamente inascoltato.
Nella loro lettera aperta al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban
Ki-Moon, "i scaerdoti e i religiosi cattolici che servono la gente della
regione di Wanni" (il nord dello Sri Lanka, ndr) chiedono di fermare
"gli indiscriminati bombardamenti aerei e d'artiglieria su insediamenti
civili" che "uccidono e mutilano ogni giorno bambini, madri e
ragazzini", e che "non risparmiano nemmeno scuole, ospedali, luoghi di
culto e altri obiettivi civili protetti dalla Convenzione di Ginevra", e
denunciando "la grande tragedia umana" causata dallo "spietato embargo
economico imposto sulla regione di Wanni" e dalla "cacciata delle Ong"
che vi operavano. Il clero cattolico di Wanni chiede all'Onu di fermare
questa guerra, nata dalla "strutturale ingiustizia perpetrata per
decenni dai governi della maggioranza singalese: la veemente negazione
dell'uguale dignità della popolazione tamil dello Sri Lanka".
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Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Bertold Brecht, Berlino, 1932
(rielaborazione dai versi originali di Martin Niemöller)
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