UN'ALTRO ESEMPIO DI COME E' POSSIBILE AGIRE DA "BLOCCO POPOLARE" APPROFITTANDO DI QUEI CONSIGLIERI CHE ACCETTANO DI FARE DELLE BATTAGLIE PER METTERE IN DIFFICOLTA IL TEATRINO DELLA POLITICA BORGHESE E METTERLI CON LE SPALLE AL MURO DI FRONTE A LEGITTIME RICHIESTE POPOLARI. QUESTO CONSENTIRA' NEL PROSSIMO FUTURO DI ACCUMULARE FORZE RIVOLUZIONARIE PER CONTRAPPORRE IL POTERE DAL BASSO A QUELLO DELLA BORGHESIA.
Rosario
Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo
Aderente alla Lista Comunista per il Blocco Popolare
Federazione della Campania
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Napoli, 22.01.09
IRRUZIONE ANTIFASCISTA AL CONSIGLIO COMUNALE DI NAPOLI
Questa mattina il nostro Partito ha fatto irruzione al Consiglio Comunale di Napoli per mettere le istituzioni spalle al muro e portare fin dentro il palazzo la battaglia Antifascista. Un gruppo di compagni fuori del Maschio Angioino hanno innalzato bandiere e striscione, hanno volantinato e megafonato contro la Banda Berlusconi, contro il circo Bassolino e per la costruzione di un governo di Blocco Popolare. Mentre altri due compagni sono entrati nell'aula consiliare per prendere la parola.
I nostri compagni sono stati aggrediti mentre la nostra Segretaria Federale prendeva la parola e l'altro compagno esponeva la falce e martello della nostra bandiera. Sono stati fermati e buttati di peso fuori dalla sala per impedire che si portasse fin dentro il palazzo comunale la battaglia antifascista! Dopo la dichiarazione antifascista di lunedì scorso del sindaco Iervolino, l'incalzante richiesta di trasformare le chiacchiere e le dichiarazioni di intenti in fatti concreti (negare la piazza ai fascisti al seguito di Storace sabato 24 gennaio ed in seguito) ha messo alle strette consiglieri di maggioranza sedicente di sinistra e sindaco. La richiesta gridata pubblicamente dalla nostra compagna impone loro di prendere posizione: o negano la piazza ai fascisti o sono complici dei fascisti e truffatori delle masse popolari. Tutto il resto sono solo chiacchiere.
Non è bastato blindare e barricare il palazzo con decine di poliziotti, per poter inscenare tranquillamente la farsa di maggioranza e di opposizione hanno dovuto censurare i comunisti che volevano far rispettare la Costituzione Italiana nata dalla vittoriosa Resistenza e fondata sull'antifascismo. Chi rischia di disturbare lo spettacolo del teatrino della politica borghese deve essere imbavagliato e buttato fuori: ecco quale è la loro democrazia! La "democrazia" del "consentire a tutti di parlare di manifestare" esiste solo se si fa parte dei loro giochi di spartizione alle spalle delle masse popolari: infatti lunedì scorso nessuna guardia ha impedito la pagliacciata della destra (con tanto di striscione), anzi tutto è stato curato perché potesse esprimersi al meglio; mentre oggi costituiva un problema di ordine pubblico che una comunista avesse dei volantini in mano. La propaganda è un'arma quando smaschera le connivenze, mostra la realtà e solleva le masse ad agire per difendere i propri interessi!
Mentre la polizia portava via la compagna i fascisti si sono lasciati andare a dichiarazioni eloquenti della loro natura strisciante: hanno preso ad insultare la nostra compagna chiamandola come sono soliti fare con le donne della loro stessa risma "Puttana e zoccola", appunto. In particolare si è distinto il consigliere di AN Renzullo, il quale ha tentato un balzo in avanti oltre le guardie per cercare di acciuffare la nostra compagna. Mentre il fratello di Diodato, presente ad assistere all'assemblea, con fare provocatorio ostentava sicurezza nel dire "ci vediamo sabato in piazza!". Come sempre i fascisti fanno i gradassi protetti dalla polizia, perché è l'unica occasione che hanno per metter la testa fuori dalle fogne in cui più di una volta li abbiamo ricacciati.
Intanto il consigliere del PRC Sandro Fucito, che aveva consentito l'accesso tramite pass ai compagni, tentava di difendere la compagna dall'arroganza degli sbirri e giustamente chiedeva spiegazioni in merito. Facciamo quindi appello al compagno consigliere affinchè porti fino in fondo la sua giusta presa di posizione dando battaglia all'interno del consiglio comunale per far dichiarare Napoli Comune Antifascista e nell'immediato diffondendo un comunicato stampa:
? contro la concessione della piazza ai fascisti al seguito di Storace,
? contro la nostra espulsione dall'aula e l'abuso che quindi si è consumato,
? contro la diffida che la digos di Napoli nella figura del suo I° dirigente dott. Sbordone ha verbalizzato nominalmente alla nostra Segretaria Federale e ad un compagno dell'Autonomia per "dissuaderci" dal fare una manifestazione antifascista nella giornata di sabato 24 gennaio, al fine di garantire la parata dei topi di fogna.
E' necessario sistematizzare queste irruzioni, non solo al consiglio comunale ma anche al provinciale e al Regionale. Noi cittadini "non eletti", dobbiamo organizzarci autonomamente dai partiti borghesi per costruire organismi e comitati che svolgano la funzione di un eletto al servizio delle masse popolari. Come? Costruiamo comitati popolari che controllino l'operato dei politicanti e della Pubblica Amministrazione, che ne mettano a nudo le loro malefatte e che gli stiano con il "fiato sul collo" (secondo la giusta espressione dei grillini) per costringerli a prendere posizione su quello che è conforme ai nostri interessi, per costringerli a prendere decisioni che altrimenti non adotterebbero (come la chiusura dei covi fascisti), per combatterli anche nel loro terreno, nel loro "teatrino". A giugno si terranno le elezioni amministrative ed europee. Già stiamo assistendo al vomitevole spettacolo dei saltimbanco borghesi,come la questione Storace dimostra bene, con le loro promesse e le loro richieste. La crisi intanto avanza e la banda Berlusconi non nasconde che è intenzionata a farla pagare a noi. Come possiamo usare le elezioni per rafforzare la lotta contro la Casta, contro questa classe di parassiti, palazzinari, mafiosi, fascisti, banchieri e alti prelati che ci governa? E' possibile usare le elezioni per rafforzare la lotta? L'esperienza del No dal Molin risponde, con i fatti, in maniera chiara: si, è possibile. Il nostro Partito si sta attivando per costruire liste Blocco Popolare con quanti non hanno intenzione di pagare la crisi dei padroni, con quanti non hanno intenzione di accettare il programma comune di attacco ai diritti, guerra e repressione della banda Berlusconi, del PD e del Vaticano, con quanti ritengono che solo attraverso la mobilitazione e la lotta è possibile difendere i diritti e conquistarne di nuovi, con quanti ritengono che l'autorganizzazione dei lavoratori è l'unica via per adottare le misure d'emergenza per uscire dalla crisi.
E' necessario creare liste unitarie, liste Blocco Popolare per unire quanto di sano e combattivo esiste nel nostro paese, nelle masse popolari del nostro paese: dai comitati di lotta ai circoli del PRC e PdCI, dagli organismi sindacali al PCL, Sinistra Critica, PdAC.
Le liste Blocco Popolare rafforzano la lotta per non pagare noi la crisi dei padroni e costruire un Governo di Blocco Popolare che poggi sulle organizzazioni popolari e operaie, che adotterà le misure necessarie per far fronte realmente alla crisi e avanzare nella lotta per fare dell'Italia un nuovo paese socialista!
Irrompiamo nel "teatrino della politica borghese"!
Sabato 24 gennaio tutti in piazza contro la parata dei topi di fogna al seguito di Storace!
Mandiamo a casa la banda Berlusconi!
Mandiamo a casa il circo Bassolino!
Costruiamo il Governo di Blocco Popolare!