Traduco per voi un articolo scritto ieri dal giornalista uruguaiano 
/*Mario Del Gaudio*/ in esclusiva per il portale brasiliano d' 
informazione indipendente /*"Brasil de Fato".*/ L' articolo originale a 
questo link: 
http://www.brasildefato.com.br/v01/agencia/analise/israel-mentiu-ou-a-italia-sabia
*Israele ha mentito o l' Italia sapeva?*
/*Quale potere ha Israele perchè i capi di governo di uno stato come l' 
Italia siano trattati come stracci vecchi?*/
21/01/2009
Esclusivo per "Brasil de Fato",
di Mauro del Gaudio
Per tre volte Israele ha mentito all' Italia per bocca del suo 
presidente, del suo primo ministro e della sua ministra degli esteri 
Tzipi Livni.
E il governo italiano è stato zitto. A Frattini, il ministro degli 
esteri, Livni aveva assicurato che Israele non avrebbe invaso Gaza. Le 
stesse affermazioni erano state date da Holmert a Berlusconi e da Shimon 
Peres a Napolitano. Livni, Olmert e Peres hanno mentito.
Poco dopo le truppe israeliane avrebbero invaso Gaza. L' eccellentissimo 
Presidente Giorgio Napolitano è rimasto muto. Lo stesso Frattini e 
Berlusconi. Violino nella borsa, parole ricercate, retorica per non 
condannare l' aggressione israeliana, il genocidio e l' inganno di cui 
sono stati fatti oggetto, non solo loro personalmente, ma chi rappresentano.
Silenzio assordante, timoroso, ossequioso. Perchè? Quale potere ha 
Israele perchè i capi di uno stato come l' italia vengano trattati come 
stracci vecchi, accettando oltretutto interferenze nei propri affari 
interni? Come puo' il mondo non voltarsi stupefatto davanti a questo 
atteggiamento e soccombere senza nemmeno chiedere le scuse di Israele 
per la volgarità con cui sono stati trattati.
Il governo italiano sapeva che Israele avrebbe invaso Gaza prima che 
Bush terminasse il suo mandato per massacrare i palestinesi e, dopo 20 
giorni di inferno e più di 1200 morti civili, si sarebbe ritirato? Se 
così fosse è ancora più grave infatti, oltre ad accettare il triste 
ruolo di tramiti dell' inganno, i dirigenti italiani sarebbero complici 
di questo genocidio.
In un modo o nell' altro, chi ha finito per rimetterci è stato il 
giornalista Santoro. Il presidente della Camera dei Deputati, l' ex 
fascista Gianfranco Fini, ha tuonato chiedendo pene esemplari per un 
programma televisivo (Anno Zero) che ha osato dare spazio a "l'altra 
campana", ossia, ai palestinesi. Specialmente perchè Santoro non si è 
dimenticato di dire che il governo di Hamas a Gaza era stato eletto 
democraticamente e a grande maggioranza, come effettivamente è stato.
Israele, attraverso il suo ambasciatore a Roma, è arrivato al punto di 
intromettersi nella discussione e condannare Santoro anche dal punto di 
vista professionale. Un intervento "in flagrante" negli affari interni 
italiani a cui nessuno, nemmeno l' Ordine dei Giornalisti Italiani, ha 
ribattuto. Sottomissione completa di un governo incapace di dire "un 
momento, quì gli italiani dicono quello che vogliono senza che un altro 
governo interferisca", o complicità con il crimine? Ed in fin dei conti, 
chi governa l' Italia negli affari, anche quelli interni, relativi al 
Medio Oriente, Berlusconi o Holmert.
Spettacolare l' incredibile silenzio dello stesso organismo 
professionale dei giornalisti. Non si capisce il perchè, ma l' Ordine 
dei Giornalisti Italiani mentre piovono censure sulla libertà di 
espressione imparziale, ossia, quella che mostra anche la versione di un 
popolo aggredito, da parte dei principali titolari delle istituzioni e 
dai mezzi d' informazione, si distragga di fronte all' evidente 
intenzione di zittire un giornalista indipendente persino da parte di un 
paese - o una potenza? - come Israele.
Così il giornalista e scrittore Marco Travaglio si domanda nella sua 
colonna su L'Unità: "E' normale che un governo straniero giudichi la 
professionalità di un giornalista italiano?; è normale che il 
consigliere della RAI, Rognoni (PD) intimi al giornalista Santoro di non 
contestare il presidente della Camera dei Deputati, Fini, invece di 
invitare questi a non insultare i giornalisti?
Nella sottomissione, il ridicolo non ha limiti. Così, il presidente 
della RAI accusa il programma di Santoro, Anno Zero, di alimentare 
animosità e contrapposizioni, come se l' invasione di Gaza fosse dipesa 
dall' eccitazione degli animi prodotta dal programma televisivo.
Travaglio continua domandando se è normale quello che ha spinto una 
giornalista invitata a questo programma (Lucia Annunziata) a, invece di 
dare la sua opinione sulla guerra, usare lo spazio per insegnare al 
conduttore come deve condurre la sua trasmissione, chi deve o non deve 
invitare e cosa devono o non devono dire gli invitati per "orientare il 
pensiero della popolazione".
Quello che è peggio: "è normale che giornalisti e politici prendano per 
buoni i deliri di questa signora sul programma dicendo che lo stesso era 
al 99% a favore dei palestinesi, mentre ella stessa, più la scrittrice 
israeliana Manuela Dviri, più tre giovani, più il sottoscritto 
(Travaglio) hanno liberamente ricordato le ragioni di Israele?"
Povera Italia, così vicina ad Israele e sempre più lontana da ciò che è 
giusto, legale e democratico.
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Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare. 
Bertold Brecht, Berlino, 1932
(rielaborazione dai versi originali di Martin Niemöller)
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