lavoro repubblica
Il tour contro la mafia parte dai vicoli
Nell´abitazione confiscata a un boss la sede dell´associazione "Libera"
Un film e un concerto, studenti a lezione di storia contemporanea
WANDA VALLI
Hanno scelto Genova come prima città in Italia per un lungo tour in ricordo delle vittime della mafia, e a Genova, nella casa di un boss mafioso in Centro Storico, avrà la sua sede ligure l´associazione anti mafia "Libera". Oggi tutta la giornata è dedicata a "Il canto della Terra, la Musica della Memoria", avrà come protagonisti politici, artisti, associazioni, si svilupperà in due incontri. Il primo appuntamento è al mattino alle 10 alla Sala Sivori di salita Santa Caterina per la proiezione del film "I cento passi" di Marco Tullo Giordana, dedicato alla storia di Peppino Impastato, morto di mafia, per essersi ribellato a don Tano Badalamenti e ai suoi uomini che a Cinisi, piccolo paese della Sicilia, abitavano a cento passi da casa sua. Saranno i ragazzi delle scuole a assistere allo spettacolo e a discutere, dopo, con Claudio Fava, figlio di Giuseppe, direttore della rivista "I Siciliani" ucciso per aver avuto il coraggio di denunciare e segnalare quello che la mafia faceva. Claudio Fava, giornalista e politico, per due volte parlamentare europeo, dopo il padre ha assunto la direzione di "I siciliani" e è co-autore della sceneggiatura di "I cento passi". Con lui l´Arci e l´associazione "Libera", nata nel 1995, per sollecitare l´impegno della gente, ora diventata il coordinamento di 1500 associazioni, gruppi, scuole, che hanno raccolto il suo messaggio. Il secondo appuntamento è alle 21 al Teatro Modena di Sampierdarena per il concerto di Pippo Pollina. Lui sceglie di lasciare Palermo, la sua città, dopo la morte di Giuseppe Fava con cui collaborava, si trasforma in un menestrello d´Europa, pronto a cantare nelle metropolitane, per strada, ovunque. Pollina diventa popolarissimo all´estero, soprattutto in Germania, e poi rientra in Italia. Lo presenterà Nando dalla Chiesa che lo scoprì per primo vent´anni fa e che a lui ha dedicato un lungo ritratto in uno dei suoi libri più noti "Storie eretiche di cittadini perbene", colpito dal racconto di un emigrante per colpa della mafia, che si ritrova senza patria e senza soldi, ricomincia da zero, riesce nel miracolo di far capire, attraverso la sua musica, uno dei drammi italiani. Ma c´è un´altra storia, questa volta di mafia sconfitta, che si aggiunge al Tour della Memoria. È la storia di una casa, con annessi magazzini- basso, di vico Mele 4, proprio di fronte al Centro di ascolto della Maddalena. È uno degli immobili sequestrati e confiscati dallo Stato più di tre anni fa, per ordine della Procura di Caltanissetta, una casa dove vorrebbe tornare a vivere, uscito di galera, Rosario Caci, considerato dagli inquirenti un affiliato del clan Emanuello-Fiandaca, condannato in via definitiva a quasi 18 anni per traffico di stupefacenti. Nel frattempo, sono partiti i lavori di ristrutturazione, il boss non gradisce, arriva a minacciare gli operai del Comune, che chiedono e ottengono l´intervento della polizia, finché i magistrati non obbligano con un foglio di via il boss a tenersi lontano da lì. Adesso nella casa di vico Mele troverà la sua sede genovese l´associazione "Libera", insieme con un centro di vendita di prodotti siciliani coltivati nelle terre confiscate alla mafia.
___________________________________
NOCC,
http://nocc.sourceforge.net