Ciao a tutti,
vi giro la mail dell'appuntamento per sabato prossimo per organizzare una campagna contro acea.
Sarebbe importante anche la partecipazione dei comitati dei rifiuti di Terni, Orvieto e Pietramelina (Cerroni è molto vicino ad ACEA).
C'è anche da dire che l'ATO di Perugia ha già fatto il bando per l'affidamento del servizio dei rifiuti, anche se non è ancora stato approvato definitivamente il nuovo piano regionale dei rifiuti.
Chissà chi vincerà la gara? forse ACEA?
fatevi sentire...
eli
**Care/i,
come deciso insieme lo scorso 13 Dicembre, *la seconda riunione per la
costruzione di una campagna contro Acea è confermata per sabato 24 Gennaio
alle ore 14.30 presso la sede del Forum in Via di S. Ambrogio 4 (II piano),
*per discutere di:
- stato del dossier e dell'osservatorio su Acea;
- proposte per la piattaforma della campagna;
- lancio della campagna;
- iniziative di mobilitazione,
- varie ed eventuali
Si richiede campagna tutte le realtà romane, laziali, campane, umbre e
toscane direttamente coinvolte nelle gestioni di Acea di fare il possibile
per garantire la propria presenza.
Come promemoria di seguito allego di nuovo il report della riunione svoltasi
il 13 Dicembre scorso.
Un caro saluto.
Paolo
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*REPORT RIUNIONE CAMPAGNA CONTRO ACEA*
Roma, 13 dicembre 2008
Presenti alla riunione : *Comitato Acqua Pubblica Velletri, Coordinamento
romano acqua pubblica, Comitato Aniene, Comitato umbro acqua pubblica,
Osservatorio Oppidum/Consorzio città dell'altra economia, Nodo romano Rete
Lilliput/Laboratorio Decrescita, Confederazione Cobas, Cobas Acea, Attac
Italia, Action, A Sud, FpCgil, Yaku, Segreteria operativa Forum italiano dei
movimenti per l'acqua.*
La riunione, molto ricca di interventi e di racconti da parte delle diverse
realtà presenti sugli effetti delle gestioni Acea nei singoli territori, sia
dal punto di vista della gestione privatistica dell'acqua, sia da quello dei
danni ambientali relativi ai corsi d'acqua e alle politiche legate
all'energia e ai rifiuti, ha visto tutti i presenti sottolineare *la
necessità di una campagna* *che, mantenendo una forte caratterizzazione
territoriale, sappia al contempo prendere di petto il "pianeta Acea"* come
modello multinazionale con un unico disegno : la finanziarizzazione dei
servizi pubblici locali, la sottrazione dei beni comuni a scopo di business,
la nocività e gli attacchi alla salute come variabili dipendenti dei
profitti, l'espropriazione di democrazia.
Numerosi sono stati gli esempi in questa direzione. Dalle politiche
tariffarie differenziate, per cui ciò che non si osa fare nella città di
Roma lo si mette in atto spremendo la provincia e gli altri territori, alla
commistione acqua-rifiuti con un forte ingresso di Acea nelle politiche di
smaltimento romane, laziali e umbre. Dai tentativi espansionistici sul
territorio italiano, che vede Acea presente nel Lazio, in Toscana, in
Campania, in Umbria alle presenze all'estero (acqua in Honduras, rifiuti in
Egitto e Senegal).
Diversi interventi hanno sottolineato come *la battaglia contro Acea debba
chiamare in causa direttamente anche le istituzioni, dalle Regione alle
Province ai singoli Comuni*, tutti da richiamare alla propria responsabilità
di rappresentanti eletti, del cui operato devono rispondere ai cittadini e
alle comunità territoriali.
*Un primo punto condiviso e da più parti sottolineato è stata la necessità
di mettere in comune i saperi, le conoscenze e le diverse esperienze
territoriali, favorendo la costruzione collettiva di un vero e proprio
osservatorio e dossier su Acea.*
Da questo punto di vista, la prima ipotesi operativa è quella di aprire una
collaborazione diretta con l'Osservatorio Oppidum (osservatorio sulle
multinazionali) che può costruire una scheda aggiornata di mappatura sulla
presenza di Acea, la sua composizione societaria etc., mentre il sito del
Forum italiano dei movimenti per l'acqua può aprire uno spazio su Acea,
dentro il quale raccogliere il materiale proveniente dai diversi territori e
dalle diverse esperienze di lotta.
L'idea è quella di ospitare materiale didattico/informativo che aiuti tutti
gli attivisti a districarsi tra le diverse istituzioni coinvolte e tra i
diversi documenti da conoscere per rendere più incisive le vertenze
territoriali contro Acea e di costruire un vero e proprio dossier sul
pianeta Acea raccogliendo la ricca documentazione di ogni territorio
coinvolto e in lotta.
*Il secondo punto condiviso è stato quello di pervenire, una volta
socializzate le conoscenze, alla costruzione di una piattaforma di obiettivi
che siano generali da una parte , ma declinati territorialmente a seconda
delle diverse specificità territoriali e del diverso stato di conflittualità
e sensibilizzazione di ciascun territorio.*
Nella generale consapevolezza che quella che si sta aprendo è una
campagnalunga e difficile, l'orizzonte condiviso a cui tutti si tende
è la
ripubblicizzazione e la riappropriazione sociale dei beni comuni e dei
servizi pubblici locali.
Verso questo orizzonte, ogni territorio esprimerà il proprio livello di
vertenzialità specifico e, a partire da questo, la campagna dovrà arrivare
ad evidenziare obiettivi comuni di lotta e di mobilitazione, capaci di
rafforzare le singole esperienze territoriali e nel contempo di porre ad un
livello più elevato e complessivo la vertenza contro Acea in quanto tale.
*Un campo vasto di azione sarà senz'altro costituito dalla lotta sulle
tariffe,* sia perché direttamente in grado di mettere in difficoltà le
gestioni privatistiche, sia perché elemento di immediata percezione e
aggregazione, sia infine perché diversi recenti provvedimenti (sentenze
contro la retroattività degli aumenti, sentenze contro l'illegittimità del
pagamento della quota parte relativa alla depurazione in assenza degli
impianti etc.) rendono possibili vertenze di massa.
*Il terzo punto condiviso è stato quello di proporsi di delineare un
percorso di azione e di mobilitazione, che metta assieme il lancio della
campagna con la proposta di iniziative che possono essere tanto
territorialmente diffuse, quanto concentrate in mobilitazioni unitarie.*
Le ipotesi accennate ponevano di volta in volta l'accento sulla
territorialità piuttosto che sulla centralità; si è comunemente concordato
che la definizione del percorso sarà oggetto specifico della discussione
nella prossima riunione. Nel contempo, si è già decisa una presenza numerosa
alla prossima Conferenza dei Sindaci dell'ATO 2 (data non ancora
disponibile), che dovrà trattare delle tariffe relative alla quota parte
della depurazione.
Si è da più parti sottolineata *la necessità di saper agire con grande
capacità nel campo della comunicazione,* soprattutto di fronte ad un
universo complesso come quello della privatizzazione dell'acqua e dei
servizi pubblici locali, per rendere accessibile a tutti -e non solo ad
attivisti particolarmente motivati- le conoscenze rispetto ai processi in
corso e aumentare la consapevolezza collettiva sull'espropriazione dei beni
comuni e dei diritti sociali.
Si è sottolineata inoltre *la necessità di un coinvolgimento e di un
rapporto diretto con il mondo dei lavoratori,* sia perché direttamente
coinvolti dalle conseguenze delle privatizzazioni, sia perché la
collaborazione con gli stessi, laddove si è realizzata -ad esempio in
Toscana- ha reso più forti le comuni mobilitazioni.
Si è sottolineata infine *la necessità di un coinvolgimento, oltre che di
tutti i comitati per l'acqua presenti nei diversi territori gestiti da Acea,
anche di tutti gli altri movimenti in campo che hanno come diretta
controparte Acea *(il comitato contro l'inceneritore di Albano, quelli umbri
contro discariche e inceneritori, per fare degli esempi), chiedendo loro,
nella specificità di ogni esperienza, di partecipare alla campagna.
Al termine della discussione, sono state prese queste ulteriori decisioni :
a) di costruire un *primo indirizzario* email fra i partecipanti alla
riunione;
b) di preparare *una bozza di appello per il lancio della campagna*, da
sottoporre a tutti i comitati e a tutte le realtà in lotta contro Acea per
proporre loro l'adesione e la presenza alla prossima riunione;
c) di avviare *lo spazio osservatorio* sui due siti di Oppidum e del
Forum italiano dei movimenti per l'acqua raccogliendo dalle diverse
esperienze territoriali tutto il materiale già esistente e utile alla
costruzione del dossier;
d) di avviare *un gruppo di lavoro sulla comunicazione* per la campagna;
*e) **di riconvocarci per sabato 24 gennaio alle ore 14.30 presso l'ex
Rialto, via S. Ambrogio , per discutere di : stato del dossier e
dell'osservatorio; proposte per la piattaforma della campagna; lancio della
campagna; iniziative di mobilitazione.*
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Paolo Carsetti
Segreteria Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel./Fax. 06/68136225 Lun.-Ven. 15:00-19:00
e-mail: segreteria@???
Sito web:
www.acquabenecomune.org