[NuovoLab] Ai dirigenti della CGIL

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Szerző: Edoardo Magnone
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Címzett: Mailing list del Forum sociale di Genova
Tárgy: [NuovoLab] Ai dirigenti della CGIL
Leggo l'ottima lettera aperta inviata da Marco Benevento (RSU FIOM)
alla CGIL e che, pur non avendo la fortuna di conoscerlo di persona,
ne condivido al 100% la filosofial!

Edoardo Magnone

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Roma 14 gennaio 2009 19° giorno di aggressione al popolo di Gaza

Ai dirigenti della CGIL

Finchè manterrete l'equidistanza e complicità tra il carnefice
sionista e le vittime palestinesi perdiamoci di vista .

Credo che i testi di convocazione della fiaccolata indetta dalla CGIL
e della manifestazione del 17 gennaio a Perugia operino una grave e
colpevole mistificazione perché rappresentano l'aggressione israeliana
come una reazione ai razzi palestinesi.
Personalmente ritengo legittima e sacrosanta la resistenza del popolo
palestinese all'occupante sionista, razzi compresi .
Non si capisce per quale bizzarra, grottesca e ambigua ragione i
palestinesi non abbiano diritto a possedere armi per difendere la
propria patria e se stessi.
Vi domando, secondo voi un bambino ha il diritto di difendersi da un
adulto che lo aggredisce ?
Anche il Lichtenstein o la Repubblica di San Marino avrebbero tutto il
diritto di difendersi da un embargo che strema la loro popolazione, un
embargo accompagnato da 117 attacchi militari israeliani durante i sei
mesi di tregua proclamati e rispettati solo dai palestinesi.
Potreste obiettare sull'efficacia della reazione palestinese, non
sulla sua legittimità.
Ma forse anche tra di noi ci sono due pesi e due misure, forse
un'entità statuale la vediamo possibile solo per i nostri simili dai
tratti europei e non per i palestinesi così tragicamente arabi !
Israele è uno stato occupante come lo è stata l'Italia in Eritrea,
Somalia, Etiopia, Libia e Jugoslavia e come lo è stata la Francia in
Algeria. In quei paesi i popoli hanno combattuto giustamente con ogni
mezzo per ottenere la loro indipendenza. Voglio ricordare che
l'Italia si è ubriacata di fascismo e di imprese coloniali
risvegliandosi solo dopo la fallimentare campagna di Russia . Il
fascismo e con esso il colonialismo italiano sono caduti anche grazie
alla lotta di quei popoli .
Per questo alla solidarietà caritatevole ed interessata che arriva con
le truppe di peacekeeping continuo a preferire la solidarietà
partigiana ai popoli in lotta.
La dirigenza della CGIL è stata equidistante anche durante l'embargo
a Gaza, non ha voluto riconoscere la dinamica della guerra permanente
che si è consolidata in questi anni; prima l'embargo come forma di
assedio e poi quando il nemico è provato, arrivano gli sciacalli in
divisa a finire il lavoro .
Questa è la tattica che Stati Uniti ed Unione Europea hanno messo in
campo , sia con governi di centro destra sia con governi di centro
sinistra, per tutelare i propri interessi nell'area mediorientale.
Se l'ideologia sionista, cosa ben diversa dal giudaismo, non prevede
diritti per i palestinesi e li raffigura e li tratta come esseri
inferiori, se su questa ideologia si appoggia una nuova visione
coloniale, noi democratici, antifascisti e amanti della pace tra i
popoli dobbiamo allora denunciare l'uso strumentale che viene fatto
della religione ebraica e dell'ideologia sionista per opprimere il
popolo palestinese.
Avete paura del peso politico di Hamas e lo mettete al bando, ma non
riuscite a condannare come assassini e terroristi Barak, Tipzi Livni
e Peres .
Non parteciperò alla manifestazione di piazza Barberini, e tantomeno
alla Perugia Assisi, perché mettere sullo stesso piano vittime e
carnefici è complicità . Provo sdegno per l'involuzione morale e
intellettuale espressa dalla CGIL.
Sabato 17 sarò a Roma al corteo che partirà alle 15.30 da piazza
Vittorio, il corteo avrà le stesse parole d'ordine che stanno unendo
milioni di persone in tutto il mondo contro il massacro del popolo
palestinese e di condanna del terrorismo di stato israeliano .
Rigetto sin d'ora ogni stupida e insulsa accusa di antisemitismo e lo
voglio fare con le parole del poeta israeliano Aaron Shabtai che con
grande coraggio denuncia la deriva reazionaria dei suoi connazionali :

Se mi chiedete
Se mi chiedete
Di dare la caccia a un ragazzo
A 150 metri di distanza
Con un fucile a cannocchiale,
Se mi chiedete di sedermi in un tank e
Dalle altezze della moralita' ebraica,
Fare penetrare un obice
Nella finestra di una casa,
Mi togliero' gli occhiali
E borbottero' cortesemente:
'No, signori!
Rifiuto di spogliarmi
Per sguazzare con voi
In un bagno di sangue'.
Se mi chiedete
Di tendere le orecchie
Perche' voi ci caghiate dentro,
Scusandomi, diro':
'no, grazie!
Le vostre parole puzzano,
Preferisco sedermi
Sull'asse del mio cesso!'
Meglio dunque che la smettiate,
Perche' se vi ostinate,
Se continuate a insistere
Che io mi unisca alla vostra muta,
Per grugnire insieme,
Perche' insieme ci rotoliamo
E ci facciamo tutti crescere addosso
Setole di porco,
E insieme affondiamo
Le nostre narici di lupi
Nella carne cruda,
Perdero' la pazienza
E rispondero' con fermezza:
'Signor Primo Ministro,
Onorevole Generale,
Sua Eccellenza Deputato..
Sua Santita' il Rabbino,
Baciatemi il culo!'

Marco Benevento RSU FIOM