[NuovoLab] 346° ora in silenzio per la pace

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per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 14 gennaio dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di
genova, 346° ora in silenzio per la pace.
Incollo di seguito il volantino che verrà distribuito
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Riportiamo alcuni brani dell’articolo di Luisa Morgantini pubblicato sul
“Manifesto” del 6 gennaio scorso
Luisa Morgantini, europarlamentare, profonda conoscitrice della realtà
palestinese descrive la drammaticità della situazione, indica precise
responsabilità internazionali e denuncia l’atteggiaemnto die politici
italiani

“…..i palestinesi tutti pagano il prezzo dell'incapacità della Comunità
Internazionale di far rispettare ad Israele la legalità internazionale e
di cessare la sua politicale coloniale.

Certo Hamas con il lancio dei razzi impaurisce ed è una minaccia contro
la popolazione civile israeliana, azioni illegali, da condannare.
Bisogna fermarli.

Ma basta con l' impunità di Israele e dei ricatti dei loro gruppi dirigenti.

Dal 1967 Israele occupa militarmente i territori palestinesi, una
occupazione brutale e coloniale. Furto di terra, demolizione di case,
check point dove i palestinesi vengono trattati con disprezzo,
picchiati, umiliati, colonie che crescono a dismisura portando via
terra, acqua, distruggendo coltivazioni. Migliaia di prigionieri
politici, ai quali sono impedite anche le visite dei familiari.

Ma voi dirigenti politici, avete mai visto la disperazione di un
contadino palestinese che si abbraccia al suo albero di olivo mentre un
buldozzer glielo porta via e dei soldati che lo pestano con il fucile
per farglielo lasciare, o una donna che partorisce dietro un masso e il
marito taglia il cordone ombelicale con un sasso perché soldati
israeliani al check point non gli permettono di passare per andare all'
ospedale, o Um Kamel, cacciata dalla sua casa, acquistata con sacrifici
perché fanatici ebrei non sopravissuti all'olocausto ma arrivati da
Brooklin, pensando che quella terra e quindi quella casa sia loro per
diritto divino, sono entrati di forza e l'hanno occupata perché vogliono
costruire in quel quartiere arabo di Gerusalemme un'altra colonia ebraica.

Avete mai visto i bambini dei villaggi circostanti Tuwani a sud di
Hebron che per andare a scuola devono camminare più di un ora e mezza
perché nella strada diretta dal loro villaggio alla scuola si trova un
insediamento e i coloni picchiano ed aggrediscono i bambini, oppure i
pastori di Tuwani che trovano le loro tanche d'acqua o le loro pecore
avvelenate da fanatici coloni, o la città di Hebron ridotta a fantasma
perché nel centro storico difesi da più di mille soldati 400 coloni
hanno cacciato migliaia di palestinesi, costringendo a chiudere più di
870 negozi.

Avete visto il muro che taglia strade e quartieri che toglie terre ai
villaggi che divide palestinesi da palestinesi, che annette territorio
fertile e acqua ad Israele, un muro considerato illegale dalla Corte
Internazionale di giustizia. Avete visto al valico di Eretz i malati di
cancro rimandati indietro per questioni di sicureza, negli ultimi 19
mesi sono 283 le persone morte per mancanze di cure, avrebbero dovuto
essere ricoverate negli ospedali all'estero, ma non sono stati fatti
passare malgrado medici israeliani del gruppo Phisician for Human rights
garantissero per loro. Avete sentito il freddo che penetra nelle ossa
nelle notte gelide di Gaza perché non c'è riscaldamento, non c'è luce, o
i bambini nati prematuri nell'ospedale di Shifa con i loro corpicini che
vogliono vivere e bastano trenta minuti senza elettricità perché muoiano.

Avete visto la paura e il terrore negli occhi dei bambini, i loro corpi
spezzati. Certo anche quelli dei bambini di Sderot, la loro paura non è
diversa, e anche i razzi uccidono ma almeno loro hanno dei rifugi dove
andare e per fortuna non hanno mai visto palazzi sventrati o decine di
cadaveri intorno a loro o aerei che li bombardano a tappeto. Basta un
morto per dire no, ma anche le proporzioni contano dal 2002 ad oggi per
lanci di razzi di estremisti palestinesi sono state uccise 20 persone.
Troppe, ma a Gaza nello stesso tempo sono stati distrutte migliaia e
migliaia di case ed uccise più di tre mila persone tra loro centinaia di
bambini che non tiravano razzi…..”