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Alla manifestazione studentesca del 9 gli anarchici hanno partecipato con
un blocco, dopo ore e ore di discussione nell'assemblea del giorno prima
sull'opportunita' o meno di scendere in blocco compatto. Gli studenti non
si sarebbero aggregati, sarebbe stato meglio dare manforte in piccoli
gruppi alla protesta studentesca... alla fine invece il blocco, in mezzo
al corteo, era partecipatissimo.
Quando alla fine pero' arroccati sui gradoni di marmo della facolta' di
legge si e' aggiunta la critica del sanpietrino alla verbalizzazione nei
loro confronti, hanno decisamente confermato nonostante non ce ne fosse
bisogno la loro nomea di gurugna dolofoni:
scappavamo in salita... ma cominciano ad arrivare pure dalla cima della
salita.Siamo in trappola, si apre un varco: un portone di un palazzo. Una
cinquantina entrano, una trentina ancora fuori. In quel momento, mentre
osservavo il compagno davanti a me, con le mani sulla testa, a pigliarsi
baccate su baccate senza poter far nulla, non pensavo a nulla. Mi sono
preparato alle baccate, pensando ai poveri cristi in prima fila. La furia
cieca dei porci e' durata una decina di secondi. Spaccate un po di teste,
si sono fermati, arretrando qualche passo. Ogni tanto lanciavano, per
gasare un po' gli animi, qualche lacrimogeno. Sono arrivati prontamente
giornalisti, avvocati e quant'altro. In prima fila, a filmare,
riprenderli. La reazione non e' tardata ad arrivare e mentre sfilavano
cellulari di varie capienze ad ondate si pigliavano quelli che potevano,
sempre dalla prima fila. Avvocati, giornalisti. In tutto si sono presi 15
avvocati mi pare... Nel frattempo la gente, che era scappata in una strada
laterale si stava accalcando. Cominciamo a sentire che non siamo soli,
arrivano medici in camice bianco (l'ospedale e' li' vicino) che entrano
nell'edificio portando medicinali, mascherine, e curano una ragazza messa
maluccio. Nel frattempo la gente dalle case getta acqua sulla polizia.
Stiamo sempre aspettando di essere portati in questura quando
inspiegabilmente vanno via. Usciamo in strada, ci uniamo ai compagni. Si
forma un corteo per andare alla stazione centrale della polizia: ci sono
infatti svariati fermi.
Nel frattempo ad exarchia un centinaio di anarchici guerrigliano, vola
qualche molotov. Diversi cortei si incontreranno piu' tardi alla stazione
della polizia, ogni tanto la polizia carica la folla col solito gas. Ad
una certa ci si stufa e si va via, si ritorna ad exarchia. Ad ogni angolo
l'antisommossa, nei bar e nei ristoranti e' (sempre) pieno di compagni.
Il giornalista catturato dalla polizia viene pestato e torturato a tal
punto che la condanna dell'operato della polizia viene pure dai
telegiornali. Il giorno dopo viene occupata la sede del sindacato dei
giornalisti. E' un bel palazzone, siamo contenti di poter usufruire del
bar. Ci sono un centinaio di persone alle assemblee, giornalisti,
fotoreporter, anarchici, studenti di scienze della comunicazione. Si
ragiona tutti insieme con l'immancabile sinelipsi. Vengono tradotti i vari
comunicati. C'e' in mente di fare una radio pirata, entro giovedi l'idea
e' scendere in piazza, oltre che occupare sedi di giornali.
Oggi ad exarchia c'era festa. Capita ogni tanto la domenica. Era da tanto
che non capitava. Ma con le parole di emma goldman, se non posso ballare
non e' la mia rivoluzione. E quindi oggi il quartiere ha allestito
banchetti luculliani. Bere, magnare, musica greca, balli. Da mezzogiorno
fino a sera.
Verso le due, la manifestazione degli immigrati era partita. Ma gli
anarchici non ci stavano all'ennesima sfilata di fronte al parlamento, per
cui il blocco anarchico ha deciso di unirsi agli abitanti di exarchia in
festa. Inizialmente seguiti dai porci, quando abbiamo preso la via di
exarchia se ne sono andati. Peccato! Sarebbe stato carino portarli con noi
alla festa. Piombiamo in duecento alla festa del quartiere, tutti vestiti
di nero: il grido di accoglienza e' sempre baci gurugna dolofoni, da parte
degli abitanti del quartiere. Insomma, a casa. Si magna, si balla, e poi
via verso le varie assemblee. Contemporaneamente, la sinelipsi del
politecnio con una valutazione generale sulla situazione; e la sinelipsi
dell'occupazione dei giornalisti...