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**Pasolini: gli occhi (foto di Pedriali)             5 gennaio 2009      
                                      ***
*
****      **Perciò io vorrei soltanto vivere*
            *pur essendo poeta*
*            **perchè la vita si esprime **anche solo con se stessa.*
*               **Vorrei esprimermi con gli esempi.*
                       *Gettare il mio corpo nella lotta/./*
                                                 *Pier Paolo Pasolini*
*
*
*
* *
*essere diverso da me... dagli altri... da tutto...   **                
*
* *
*                                                                                                                                
giornale per e.mail a cura di* g*ianni quilici **[ 
**gianniq@???* <mailto:gianniq@protocol.it>* ]*
** 
*collaborano:*   *
...  aldo zanchetta, anna, betty bastai, dante albanesi, diego simini, *
*emilio michelotti, franco dinucci, loredana, marisa cecchetti,
maurizio della nave, **nicola cuciniello, peppe de angelis, raffaella,
renzia d'incà, ** tommaso panigada, ** umberto franchi, valeria giglioli 
...   **
*
                                                                                                                                                                                              
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****Email spedite: n.  1 0 6 1
**
Questa non è la guerra contro Hamas
ma un attacco contro donne e bambini,
è la negazione della ragione,
che porta e porterà poi
morti, feriti, dolore per tutti
1.
Mentre scrivo i carri armati israeliani sono entrati nella «Striscia».
La giornata è iniziata allo stesso modo in cui è finita quella che l'ha 
preceduta,
con la terra che continua a tremare sotto i nostri piedi,
 il cielo e il mare, senza sosta alcuna, a tramare sulle nostre teste,
sui destini di un milione e mezzo di persone che sono passate dalla 
tragedia di un assedio,
alla catastrofe di bombardamenti
che fanno dei civili il loro bersaglio predestinato[....]
                                                       Vittorio Arrigoni,
                                           [attivista pacifista e unico 
corrispondente italiano a Gaza,
                                         che sta raccontando la sua vita 
sotto le bombe].La guerra arriva a Gaza City
è battaglia senza tregua
2.
La guerra è arrivata nel cuore di Gaza City.
La popolazione è terrorizzata.
Dal cielo piovono bombe al fosforo (vietate).
 Al terzo giorno di offensiva terrestre e al decimo dall'inizio 
dell'operazione 'Piombo fuso',
sono ormai oltre seicento i morti palestinesi, migliaia i feriti.
****
****
 
* auguri  di...
*auguri di ricordare in ogni istante cosa ci lega gli uni agli altri
auguri di  mettere in secondo piano ciò che ci divide
auguri di essere all'altezza dei difficili compiti che ci aspettano
auguri di non buttare mai via l'acqua sporca col bambino
auguri di essere saggi, un po' al di sopra delle pulsioni
auguri di crescere anche  senza il consiglio "paterno" e "materno"
auguri di imparare a dire con forza i vissuti positivi e negativi sempre (
mettere i piedi nel piatto...)
auguri di essere sempre coscienti che facciamo parte di un Tutto Armonico
               e che questo Tutto, se siamo nell'amore, risponde sempre ai
nostri desideri coniugati con le intenzioni e la volontà....
un augurio di coltivare una vita più equilibrata, che ci metta in grado di
essere utili agli altri, perchè non c'è miglior scopo al mondo,
 nè più "santo".
                              da "il villaggio ecosolidale"
**
**
*
*
*discutendo                 discutendo*
A proposito del Gettare:
valutazioni e domande
                                                         di Bona De Villa
Caro gianni,
questo è il mio personale punto di vista a proposito del "gettare".
A differenza dei giornali e dei libri, può dar voce  a molti 
non-professionisti della parola.
 Sarebbe anche un mezzo molto adatto alla  partecipazione di varie 
persone "comuni" su determinati argomenti
 preferibilmente del tipo che suscita controversie, in modo  democratico. 
Questi  mi paiono i più importanti aspetti  positivi,
specialmente associati alla grande apertura che gli hai sempre dato.
Il problema è che  tra le più di mille persone che lo ricevono solo un 
manipolo sparuto non  osserva un silenzio totale.
Anche quando hai cercato di provocare reazioni proponendo un tema , non 
necessariamente impegnativo,
 è sempre stata la solita manciata ad aprir bocca esponendosi alla 
critica - espressa o no .
Perfino diversi "collaboratori" che avevano accettato di avere i proprio 
nome elencato su ogni esemplare
 sono assiduamente assenti, e a quanto pare non te ne hanno neanche 
comunicato il motivo.
Non frequento blogs, ma mi par di capire che ce ne sono vari ai quali un 
mucchio di gente manda commenti.
 Mi piacerebbe sapere da dove viene la differenza tra quei lettori e 
quelli del "gettare";
oppure  la maggior partecipazione è da attribuire agli argomenti 
trattati, o alle modalità di gestione?
Beh, vorrei chiedere a chi desidera solo leggere o ascoltare -- che 
valore ha per te il "gettare"?
Che cosa ti offre, visto che non mancano libri, riviste e giornali e 
anche siti internet,
dove  trovare analisi di politica e attualità, poesie, saggi, recensioni 
ecc. ecc. di buona qualità?
Augurando che la Befana ti metta un pezzetto solo di carbone nella calza
Saluto e sono
affezionatissima
b.
*PIOMBO FUSO A GAZA
                                     di Umberto Franchi*
La vita... il nulla che brilla,
un attimo appena...
è finito l'incanto,
attacco mirato... l'aria è irrespirabile
l'orizzonte in fiamme, la mente sfinita
si inceppa, si svuota...
lo sguardo è lontano,
respiro il mio fiato...
non mi sazio... vedo appannato
manca l'essenza dell'ossigeno,
si annulla la volontà...
lo spirito... il corpo... è morto.
Popolo di Palestina,
la cupa tempesta dell'anima
ti rende invisibile,
il dolore dilaga,
Israele ti massacra,
ed ogni impegno ferisce il sentire
dov'è il mondo radioso,
dov'è lo spazio dei fiori,
i verdi prati, l'alba celeste,
dove sono i fiori di pace,
in un mondo sconvolto
teatro di guerre, che attende la vita?
Nella notte, solo piombo fuso
che rischiara il cielo
ed uccide l'incanto dell'amore.
Il grigiore dell'inverno,
persiste ed avanza
dentro la mia anima.
                                                                      
Lucca 30 gennaio 2008
*@ @ @ @ @
Dove siamo finiti? Dove finiremo
                                                         di Gioia**
*
Sono abbastanza senza parole, con una tristezza fina fina infondo al cuore.
Vedere tutte queste persone dibattersi nei negozi per acquistare un 
dignitoso regalino per natale
contando gli spiccioli
e vedere quelli che si indebitano per fare regali fuori della loro portata
 e vedere quelli che girano sfoggiando firme anche all'interno della 
gamba dei jeans
come mi è capitato ieri alla posta mi mette una tristezza infinita.
Dove siamo finiti? Dove finiremo?
Buone Feste, comunque amici anche sconosciuti.
Non abbandoniamoci.
                                  Gioia
*@ @ @ @*
Caro gianni,
torno a farmi vivo per augurare lunga vita a Gettare
con un colloquietto evidentemente ispirato dalla Leucò di Pavese.
*DIALOGO DI FINE EONE
DI ZOROASTRO E AHURA MAZDAH
                                            di emilio (michelotti)
*
Z: Ora da qui vediamo infinite sfere ruotare sincrone nello spazio,
     come un insetto che, vivendo un giorno, potrebbe concepire il tempo 
e le stagioni.
M: Armonia apparente; i mondi si stanno scontrando, governa la distruzione.
Z: E' solo bisogno di un equilibrio impossibile. Caos o necessità?
M: Lo slancio della vita non conosce ostacoli, permea tutto di sé.
Z: Se ogni effetto ha la sua causa, tu stesso subisci un giogo?
M: Non vi fu libertà finché non fu possibile trasgredire.
Z: Noi umani immettemmo il male nel mondo.
M: Chiamate "male" un effetto dell'autocoscienza.
Z: E' allora l'evoluzione che dette vita all'unica cosa che, essendo 
natura, pare  inseparabile e inamovibile sia dal fluire contingente 
della forma, che dall'eternità.
M: E con ciò ai soli essenti capaci di creare.
Z: Se libertà è trasgressione, nulla può l'evoluzione contro una 
creazione distruttiva.
M: La vita è costretta a eseguire ogni impulso, lasciare che il seme, 
qualunque sia il suo piano, si sparga nelle infinite galassie. L'io-dio, 
uomo-natura,
     ha regolato tutto su ferree leggi, così anche la sua onnipotenza è 
coartata dal vincolo.
                                                                                    
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*segnalazioni                    segnalazioni
*
Consiglio un grande poeta: Eugenio De Signoribus
                                                                    
dante (albanesi)
da illetterato, occasionale sfogliatore di libri,
odiatore dei poeti locali,
abitante di provincia (AP) dove un diplomato su tre
ha pubblicato un libro di poesie,
consiglio un grande poeta locale:
eugenio de signoribus,
(cupra marittima, 1947).
 
/Poesie (1976-2007),/
garzanti - gli elefanti.
 
un montale del terzo millennio
ancora più sarcastico di lui
ancora più divertito contorcitore di parole
 
saluti
                       d. a.
* * *
 
*caro gianni,
ho appena finito di leggere un bel racconto di Robert Walser,
 nel quale ho ritrovato parecchio della mia passione del camminare.
Ne ho fatta una "recensioncina" senza pretese. A presto
emilio
*****
****
  Un DonChisciotte fiammingo e Chagalliano.
  *Una nota su "La passeggiata" di Robert Walser*
*                                                    di Emilio Michelotti*
La natura e la vita umana non sono che una continua fuga di 
accostamenti. Parola di camminatore.
Siamo poveri prigionieri fra cielo e terra ma, camminando, "idee, lampi 
di luce e luci di lampi" si presentano spontaneamente per essere elaborati.
Capita di essere invasi da un "indicibile sentimento dell'universo" 
insieme a "un fiotto di gratitudine prorompente".
 Come chi muoia "per struggimento" o, forse, "per esuberanza di una 
gioia che, irrompendo prepotente nell'esistenza, si precipita e infrange 
su se stessa".
 Si viene invasi da "spirito fraterno, disposto a simpatizzare, 
impietosirsi, entusiasmarsi, ad abbandonarsi e ritrovarsi nelle cose".
Come chi adempia a un dovere, che è al tempo stesso fonte di felicità.
Robert Walser, in questo racconto dal titolo /La passeggiata (Adelphi 
1976-2006)/, narra il fascino nascosto del muoversi a piedi, all'aperto, 
il lieve tremito di piacere che percorre chi riesce a compenetrare 
interiore ed esteriore: "Segretamente ogni sorta di pensieri e di idee 
seguono di soppiatto colui che passeggia". Egli "completamente stordito 
da strane impressioni, dalla potenza degli spiriti, si sente magicamente 
sprofondare nel suolo, mentre davanti ai suoi occhi smarriti si spalanca 
un abisso".
In questo caos svanisce ogni ordine, comincia ad "alitare intorno" 
qualcosa di "voluttuoso e insieme di malinconico, come un dio taciturno 
ed eccelso". La scrittura di Walser, a tratti risibilmente pomposa, sul 
filo di un'ironia retorica e tronfia, venata di donchisciottismo, 
declina presto in un descrittivismo minuzioso, quasi "fiammingo", e 
infine in sublimi voli di gusto chagalliano, deliranti: "la terra si 
faceva sogno, io stesso ero divenuto interiorità e procedevo come dentro 
di essa. Ogni forma esteriore si dissolse, il finora compreso divenne 
incomprensibile".
La chiusa è sottilmente inquietante: coloro che vagano fra le case e le 
cose, non staranno per caso raccogliendo fiori per deporli sulla propria 
infelicità?
Un romanzo che  consiglio
L'anulare di Ogawa Yoko (Adelphi)
Ciò che affascina in questo breve romanzo di questa giovane giapponese 
Ogawa Yoko (Okayama 1962) sono due elementi in apparente contrasto tra 
loro: da una parte c'è una scrittura lineare, essenziale e tradizionale 
in una storia che può apparire anche dimessa, perché resa al massimo 
grado naturale e, seppure strana, verosimile; dall'altra invece questa 
stessa storia si fa sempre più enigmatica ed inquietante fino a sfiorare 
immaginativamente, senza però mai rappresentarlo, l'horror, e, ciò che 
più conta, a prefigurare una metafora aperta a diverse letture (cioè 
ambigua) della società contemporanea e nipponica innanzitutto.
                                                                        
                                            da  "Libere Recensioni"      
*http://recensione.blogspot.com/2008_12_01_archive.html*
*Q u o t i d i a n o   r i m u g i n a r e
                                                             di  gianni 
quilici*
*1.
Uno scatto in più**
Trovare il piacere dell'immaginario
là dove sembra non essere
Affrontare una pellicola
un incontro imprevisto
una zona del giorno
come se fosse tutto
                 23 dic. 08
*
*2.
Caos**
scrivi scrivi scrivi
per lasciare tracce
quando tracce non lasci
nella giungla incredibile di segni
che affastellano gli umani
occhi intelligenze comprese
Ci vorrebbero
intelligenze poetiche e critiche
che consacrassero vite
esplorando i margini
di ciò che difficilmente potrà
venire alla luce
*
3.
*Ghivizzano*
Mi fermo appena
e sfila via
come i pensieri troppo leggeri
il treno.
"Quella è una casa degli anni '50
si vede dalla cancellata"
"Uh" rispondo
dal finestrino l'aria
è fredda e tersa
e il paese-castello appare
dalla curva  improvviso
lassù
*
*
4.
*Verso Perugia*
Stamani m'alzo collo scopo dichiarato
di osservare con puntiglio
i dettagli,
perché l'insieme non esiste
se non attraverso
e so
che devo fare uno sforzo
per rimanere ancorato
come se  quasi sognando
mi fuggissi
ed ora che scrivo sono attento
attento all'attenzione
e cerco vedo trovo fisso
un giro di parole
sorrido lieve e scrivo
Mozart alla radio
e questo paesaggio cangiante
e nonostante tutto
quasi sempre eguale
corsa che non si ferma
come se lo scopo fosse
là non qui,
dopo non ora
  *
*
    Per il lunedì mattina
*                                                                                               
a cura di Fabio Neri
*
//La paura della morte ci impedisce di vivere, non di morire.  /
/                                                                                   
(Anonimo)/
/ /
 
/La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci.  /
/                                                              (Isaac 
Asimov)/
/ //
/// /
//La società perdona spesso il criminale; non perdona mai il sognatore. 
                                                                                      
(Oscar Wilde) /
// 
 
/Le rughe dovrebbero indicare soltanto dove sono stati i sorrisi.  
                                                                                                
(Mark Twain)//
/// /
// 
// 
*
*
****
**
* *
* *
*/ /**Invio **/Queste email le ho inviate anche a chi conosco poco o 
pochissimo,/*
*/o a chi magari non mi conosce o che solo casualmente/*
*/       è entrato nella (mia) posta  
ettronica.                                                                                                                   
/*
*/Chi per qualsiasi ragione non vuole ricevere questi messaggi/*
*/me lo faccia,  e scusatemi, sapere:     gianniq@??? 
<mailto:gianniq@protocol.it>  /*
*/Chi invece si sente partecipe, anche quando dissente,/**/ aggiunga, 
proponga, faccia le sue critiche, e magari  faccia circolare ..../*
*/                                                          Chi vuole 
essere inserito 
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