[NuovoLab] Forza Nuova visitera' don Prospero

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La moschea nel presepe: ancora polemiche
26 dicembre 2008
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Un Babbo Natale di Forza Nuova con «simpatici doni» farà visita mercoledì pomeriggio, 31 dicembre, a don Prospero, il parroco di Nostra Signora della Provvidenza a Genova, che ha messo nel suo presepe una moschea, un minareto e il muro di Gerusalemme. «Abbiamo rispetto per il luogo e per il periodo dell’anno - ha spiegato Massimo Lionti, dirigente nazionale di FN -. Per questo andremo lì senza volantini e bandiere e consegneremo due regali simpatici e goliardici, sperando che facciano riflettere don Prospero».

Sulla posizione dell’arcivescovo di Genova e presidente della Cei cardinale Angelo Bagnasco, che ieri ha detto «nessun problema» a proposito della moschea nel presepe, Lionti ha commentato: «Lui ha la sua idea, noi la nostra. Ma credo che le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti abbiano un peso relativo e che i panni sporchi vadano lavati in famiglia. Il cardinale è una persona saggia, si deve vedere cosa dirà a don Prospero e cosa dirà a noi».

La Federazione provinciale di FN già nei giorni scorsi aveva avvertito che «se entro pochi giorni il pretuncolo in questione non riparerà il danno, sarà cura dei militanti forzanovisti adoperarsi in tal senso».

E’ stato comunque un Natale tranquillo nella chiesa genovese di Nostra Signora della Provvidenza, in via Vesuvio. Ma «preferisco non parlarne più», dice don Prospero Bonzani, il parroco genovese finito al centro della polemica per il suo presepe.

Il Natale è comunque trascorso in modo tranquillo spiega il parroco: né durante la messa di mezzanotte né in quelle successive sono emersi problemi tra i parrocchiani, che in generale hanno accolto con favore l’iniziativa.

Diverso il fronte politico. Dopo quelle della Lega Nord, critiche sono arrivate ieri anche dal movimento di estrema destra Forza Nuova: «Di fronte a quest’ oltraggio dichiariamo che se entro pochi giorni il pretuncolo in questione non riparerà il danno, sarà cura dei militanti forzanovisti adoperarsi in tal senso». Gli stessi militanti del movimento di destra si erano affrettati a dire che non si trattava di minacce.

[foto Pambianchi]

Oggi, don Prospero non ha voluto commentare quest’ultima presa di posizione con le minacce di una azione. Il parroco non ha comunque alcuna intenzione di togliere la moschea e il muro dal presepe.

Dalla curia non ha ricevuto alcun veto e il cardinale Bagnasco, alla richiesta di un commento, ha detto: «Nessun problema, mi fido del buonsenso pastorale del parroco».

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