[Forumlucca] [ [GETTARE IL MIO CORPO NELLA LOTTA 1 6 7 ]

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Author: gia nni
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To: forumvalleserchio@inventati.org, forumlucca@inventati.org
Subject: [Forumlucca] [ [GETTARE IL MIO CORPO NELLA LOTTA 1 6 7 ]

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1 6 7

*Pasolini: gli occhi (foto di Pedriali)             22dicembre 2008      
                                  ***
***      **Perciò io vorrei soltanto vivere*
            *pur essendo poeta*
*            **perchè la vita si esprime * *anche solo con se stessa.*
*               **Vorrei esprimermi con gli esempi.*
                       *Gettare il mio corpo nella lotta/./*
                                                 *Pier Paolo Pasolini*


anche il  gettare mostra la corda
forse è ora di chiudere
non che la furia...
  l'erotismo  dei sentimenti
  il corpo della politica
si siano affievoliti
ma non si può rimanere uguali
anche se  amo
conservare e rivoluzionare
essere, cioè, radice che muta
a volte occorre cambiare
anche la superficie...................
@@@@
* *
* soffrire...assaporare... aprirsi... lottare...godere...rivoluzionare  
 **                
*
* *
*                                                                                                                                
giornale per e.mail a cura di* g*ianni quilici **[ 
**gianniq@???* <mailto:gianniq@protocol.it>* ]*
** 
*collaborano:*  *   ...  aldo zanchetta, anna, betty bastai, dante 
albanesi, diego simini, *
*emilio michelotti, franco dinucci, loredana, marisa cecchetti,
maurizio della nave, **nicola cuciniello, peppe de angelis, raffaella,
renzia d'incà, ** tommaso panigada, ** umberto franchi, valeria giglioli 
...   **
*




**
**
****Email spedite: n. 1 0 6 1

**
*Quando vivere è un incubo*

di Bona De Villa
Sappiamo che nel medioevo e anche nel "secolo dei lumi" molte persone
normali -
benpensanti, piene di attenzione verso amici, parenti , bambini e cani -
trovavano degno, giusto e salutare che eretici, streghe, ebrei e altri
reietti
fossero orrendamente torturati per mesi di seguito e poi arrostiti su
roghi,
quando non cotti in un forno di mattoni.
Eppure, allora, ai condannati che all' ultimo momento "confessavano",
cioè, abiuravano,
era concessa una esecuzione misericordiosamente rapida - erano
decapitati o impiccati.
In questo inizio di terzo millennio stiamo peggio: i corrispondenti
odierni di quei benpensanti
trovano degno e giusto che medici, parenti, vescovi o giudici
condannino "a vita"
chi conserva coscienza sepolto in un corpo privo di qualunque mezzo di
comunicazione ed espresssione,
insieme ad altri malati in preda a sofferenze indicibili e tanto più
terribili in quanto non sanno quando avranno fine.
E negano un' esecuzione misericordiosa
anche ai condannati cattolici apostolici romani.



*Ho consumato... ho ascoltato... ho provato


di Valentina Curci

*"Ho consumato le suole e lacerato i vestiti fino alla pelle,
soffocato la voce fino al silenzio,
ho ascoltato fino a farmi male i rumori a forma di parola
che di volta in volta qualcuno ha regalato alla mia attenzione,
ho provato amore, dolore, gioia, rabbia
fino a tornare sui miei passi avvolta da un grigiore
chiamato confusione"...


@@@@


* Non lamentiamoci
comprendiamo(ci)*

*Non omologhiamoci
Distinguiamo(ci)*

*Non isoliamoci
Incontriamo(ci)*

*Non rassegnamoci
inventiamo(ci)*


*
*

*Eluana**
*

*Non ho pregiudizi
o meglio ho pregiudizi
che continuamente combatto...
Ma il ministro
ministro?
Sacconi
è abominevole
fuori
dentro
*

*Libri che si incontrano...
Libri che si donano...
*

*Siamo nel periodo in cui
due anni della nostra vita
si incontrano:
uno per perdersi,
l'altro per venirci incontro.

Ho chiesto ad amiche-amici del (mio) Facebook
che libro/libri regaleresti
ad un amico-a della mente e del cuore?

Queste le loro
(interessanti) risposte
.
Nancy Luigi Nannini *

*la Trilogia della città *di K. di Agotha Kristov:
scrittura secca, asciutta, violentemente volta all'essenza. parla
dell'essere, di quel che si muove in profondità, nella complessità del
possibile senza retorica, ridondanza, falsità
- *Un homme qui dort *di George Perec:
la difficoltà di vivere. mi ha parlato, in sintonia, per lunghi anni.
- *Il cappotto,* di Gogol: geniale.
vorrei dire u titolo un po' più gioioso ma ora non mi viene. non ho
neanche capito cos'è "libri domanda".
comunque ciao, io sono nancy

*Maria Grazia Beltrami*
Io regalerei "*Antartide - Perdersi e ritrovarsi alla fine del mondo* di
Tito Barbini,
perché è un meraviglioso libro di viaggio, nel quale alla fine la meta è
la scoperta di sè.

*Laura Stagno*
scusate la banalità ma io adoro *fabio volo *
nonostante il mio scetticismo iniziale mi sono dovuta ricredere
ma parlo ovviamente da ragazza di 26anni..
.ora mi hanno consigliato dato che sto per finire il suo ultimo
libro..*.l'alchimista*

*Sara Buzzurro*
"*il gabbiano *di jonathan livingstone"..
favola per adulti e bambini.
Meravigliosa Bibbia sull'esistenza, metafora della vita, poesia.
"Ciascuno di noi è, in realtà, un'immagine del Grande Gabbiano,
un'infinita idea di li libertà, senza limiti".

*Maria Grazia Beltrami*

@Laura: si, è molto bello.
Io ho avuto la fortuna di riceverlo in regalo dall'autore, dopo uno
scambio di pareri relativi ai rispettivi blog.
Da allora l'ho consigliato molto, e tutti quelli che l'hanno letto
ne hanno ricavato le stesse ottime impressioni che ho ricevuto io

*Carmen Scotti: *
regalerei *Morte a Credito* di Celine,
per insegnarle (gli) la pratica sfiancante della disperazione lucida,
e di come si possa praticarla e rimanere, tuttavia, vivi.

*Ilaria Sabbatini*
REgalerei *Serpenti in paradiso *di Alicia Giménez-Bartlett.
Anzitutto perché l'ispettrice è una donna costretta a fare i conti con
una mbiente maschile e maschilista.
In secondo luogo perché in questa indagine l'ispettrice Pedra Delicado è
sopraffatta dalla tentazione della famiglia e ragiona di figlia,
amicizie e stabilità affettiva. Infine perché toglie il velo
all'apparenza del perbenismo sociale
rivelando la crudeltà di fondo dei rapporti apparentemente più perfetti.
Si, lo regalerei ad una amica.

Altri papabili (per ora li accenno solo per non invadere)
* Più forte di me* di Rossana Campo,
*Nido vuoto *di di Alicia Giménez-Bartlett,
*Nei boschi eterni *di Fred Vargas.


*Giusi Raimo *
In viaggio con Erodoto di Ryszard Kapuscinski
e poi magari, come è successo a me che l'ho comprato subito, "Storie"
di Erodoto.
Da piccola il mio sogno è stato quello di fare la giornalista, la reporter.
Quella che va a capire, a vivere con la gente di cui racconterà, a
rendersi conto...La copertina del libro mostra una foto di un paio di
scarpe logore..
Erodoto (V secolo a.C.) è considerato il primo reporter in assoluto La
lettura di storie é affascinante, ti prende. Racconta delle origini e
dell'espansione dell'impero persiano e delle guerre tra greci e
persiani. Un libro di genti, costumi, di paesi.
A Kapuscinski, erodoto glielo regalò il suo primo direttore,
ed è stato per lui sempre un testo di riferimento, anche affettivo..

*Valentina Pagliai *
*"Underworld"* di Don De Lillo.
Amore, famiglia, lavoro, la storia dell'occidente
e uno stile che ti tiene incollato.

*Valentina Cesaretti:*
Regalerei *il Treno *di Simenon..
per imparare a salire su tutti i treni della vita, senza avere paura di
abbandonare le così dette certezze

*Ilaria Ferrari*
*la versione di barney *di mordecai richler a tutti!
è bellissimo!!


*Mariateresa Politi*
io regalerò (si, perchè sotto natale vanno fatti dei bei regali) *"La
notte dei desideri"* di Michael Ende,
un libro per bambini che ci invita a credere nei sogni, e a lottare per
ciò in cui crediamo..
un pò di speranza in questo periodo buio..


*Alina Fano:*
*"La timidezza delle rose" *di serdar ozkan
Posso solo dire che mi ha cambiato la vita e la visione delle "cose" del
mondo.
Potrei definirlo un viaggio dentro me stessa fatto con uno specchio tra
le mani...

*Gaia Conventi*
*"78.08" *di Tommaso Labranca.
Intelligente, divertente...
Labranca è una garanzia!

*Elena Loewenthal Foa*
Ebbene, posso dire che regalerei il mio, di libro, *Conta le stelle*, se
puoi?
Non (o non solo) per l'inguaribile narcisismo di chi scrive.
E' perché voglio così tanto bene alla mia storia,
che mi piace pensarla fra le mani delle persone a cui voglio bene.

e poi, "*Il concerto dei Pesci"* Iperborea, di Laxsson, (iperobera)
grande scrittore d'Islanda,
un posto che mi piace da morire, e di cui lui parla quasi con
leggerezza, certo con amore.

*Elena Torre*
mmm *l'eleganza del riccio,*
perchè è una carezza per chi ama la bella scrittura
perchè parla di amicizia, di rispetto, di sogni e d'amore in modo non
scontato.
un saluto a tutti

*Cristina Arico'*
Io regalerei Amelie Nothomb a 360 gradi un testo appropriato per ogni
persona...
dovessi a tutti i costi sceglierne uno tra i tanti regalerei senza
dubbio alcuno
*Metafisica dei tubi *
quello a cui son più affezionata...

*Elena Torre*
eh anche la Notomb in effetti... pas mal!


*Alessandro Lazzarini *
Bella domanda Gianni. Essendo abbastanza ovvio che la risposta
varierebbe in base al destinatario del libro,
l'interessante è proprio proporre un testo che possa adeguarsi a tutti
bypassando la soggettività della risposta.

Quindi il titolo che chiedi deve essere:
A) facilmente comprensibile
B) non troppo conosciuto per evitare che sia già stato letto
C) quasi oggettivamente piacevole alla lettura

mmm...mmm...credo che sia intrinseco che debba anche dire qualcosa di
chi fa il regalo altrimenti si potrebbe procedere a caso.

è stato difficile ma alla fine del ragionamento trovo ponderato rispetto
ai punti sopra elencati proporre come mia risposta a questo quesito:

*"L'ultima amante di Hachiko*" di Banana Yoshimoto


*Isabella Bordoni: *
regalerò di Michele Marziani
"*Umberto Dei, autobiografia non autorizzata di una bicicletta*"
Cult Editore, Firenze
anche qui un nomadare tra luoghi e persone dove ogni ricerca è
rivelazione dell'umano.
Un libro accogliente, avvolgente.
Semplice nella lettura e di lenta incantata decantazione

*Isabella Borghese*
eccomi, eccomi:
regalerei *Era mio padre,* di Franz Krausphenaar
per la voracità, la crudeltà, la sensiblità dei sentimenti che
percorrono una storia molto intensa.
malattia mentale, rapporti familiari, storia. un libro 'ben condito'

*La prima notte, *di Raul Montanari
perché adoro lui, la sua scrittura, la psicologia dei personaggi e
l'idea di questa storia:
un uomo e una donna trascorrono un'intera notte insieme raccontandosi.
e gli intrecci poi diventano molti.

La* Némirovski *
perché nei suoi romanzi non fa mai riferimento alla questione ebraica
'storicamente', ma la fa emergere attraverso la storia dei suoi
personaggi. e ha una scrittura molto fluida ed elegante, musicale.

La *Beauvoir*
perché i suoi pensieri sono assolutamente delicati, intensi e legati a
un vissuto e auna storia . son maturi e condivisibili anche oggi.

Sto leggendo *Il verbale* di Le clezio, premio nobel.
Altro capolavoro. La letteratura dell'inquietudine è attraente da matti,
nonostante la difficoltà e la bruttura di certe questioni.
E complimentissimi a duepunti edizioni!

E auguri a tutti, che possiate trascorrere i giorni di festa con le
persone a voi più care
Isabella



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*segnalazioni           segnalazioni*
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caro gianni  
segnalo l' "ALMANACCO DI FILOSOFIA" di MICROMEGA
 ( non trovo la data di pubblicazione , ma penso sia ottobre 2008)  
Il tema "*Dio, nichilismo, democrazia*" è affrontato da una dozzina di 
autori .
Quasi tutti scrivono in modo accessibile  anche a lettori non avvezzi a 
saggi di filosofia,
 e impostano un dibattito che ho trovato interessantissimo.  
 ciao!                       
  bona




  *et enfin...**
*
*
*
*Contro le prediche*
Non sopporto la retorica
la retorica paternalista
dove le parole alitano
lontane dalla storia
lontane dal quotidiano
inerti e rassegnate
subdolamente politiche
                                 gia nni




    Per il lunedì mattina


*                                                                                               
a cura di Fabio Neri*


*/Fate attenzione alla tristezza.
E' un vizio.  
/                                                                                                  
(Gustave Flaubert)*


/**/

*//*

/*Riflettere è considerevolmente laborioso, */

/*ecco perché molta gente preferisce giudicare. */

*                                                                                                     
(José Ortega y Gasset)*


/**/

*//*

/*Il mondo non perdona
coloro che sono felici. */

*                                     (Ernest Hemingway)*



Gli auguri di Natale
di Fabio Neri

Gesù nasce anche oggi:
nei tuguri, nelle baracche,
nei dormitori pubblici.
Gesù nasce nel povero,
nel piccolo, nell'ignorante,
nel detenuto, nell'esule,
nel torturato, nell'oppresso.
Gesù nasce nell'emigrante clandestino,
nel diverso per colore, razza e religione,
nel bambino di strada sfruttato e ucciso,
negli zingari emarginati e temuti
accusati del male di tutti.
Gesù nasce nel disoccupato
nel malato, nel minorato,
nello sconosciuto abbandonato
lasciato morire da solo.
Gesù nasce nell'umile onesto
che ancora fa il suo dovere,
che crede e che spera.
Gesù nasce dove si cerca giustizia e amore
dove si soffre e si aspetta,
dove si offre amore,
dove si sazia fame e miseria,
dove si accompagna chi è solo.
Se qui nasce Gesù
questo è il presepio:
qui bisogna venire per incontrare Gesù,
per fare Natale
con lui.

* **

*
****

**

* *

* *
*/ /**Invio **/Queste email le ho inviate anche a chi conosco poco o 
pochissimo,/*
*/o a chi magari non mi conosce o che solo casualmente/*
*/       è entrato nella (mia) posta  
ettronica.                                                                                                                   
/*
*/Chi per qualsiasi ragione non vuole ricevere questi messaggi/*
*/me lo faccia,  e scusatemi, sapere:     gianniq@??? 
<mailto:gianniq@protocol.it>  /*


*/Chi invece si sente partecipe, anche quando dissente,/**/ aggiunga,
proponga, faccia le sue critiche, e magari faccia circolare ..../*

*/                                                          Chi vuole 
essere inserito 
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