NELLA PIANA SI TORNA A "SCHERZARE COL FUOCO"
Nel seminario organizzato presso il Real Collegio di Lucca dalla Regione Toscana in collaborazione con la Provincia e con l'Associazione degli Industriali E' TORNATA AL CENTRO DELL'ATTENZIONE LA QUESTIONE DELLO SMALTIMENTO DEL "PULPER DI CARTIERA". A tal proposito E IN MODO DEL TUTTO UNILATERALE le possibili soluzioni indicate dai cosiddetti "tecnici" ( chi consulente di gestori di impianti di incenerimento, chi legato a venditori di sistemi di trattamento termico) hanno preso in considerazione O L'INCENERIMENTO tradizionale ( ricordiamo in proposito che l'inceneritore Italcarta nella sua "sperimentazione" del '93-94 sforò abbondantemente per diossine e piombo) O IL TRATTAMENTO TERMICO ATTRAVERSO "TORCIA AL PLASMA". Contestualmente non sono stati forniti "dati certificati" sulla quantità di "pulper" prodotto dal DISTRETTO CARTARIO ( si parla di 110.000 tonnellate/ anno ma non si forniscono dati precisi) e nessun spazio è stato dedicato sia a possibili SOLUZIONI TESE A RIDURRE ALLA FONTE LA PRODUZIONE DI PULPER (formato dalle "impurità"contenute nei maceri provenienti soprattutto da Raccolte Differenziate) migliorando le modalità di approvvigionamento delle "fibre cellulosiche secondarie"
più pulite sia A TRATTAMENTI IMPIANTISTICI "A FREDDO" basati sulla separazione "idro-meccanica" delle plastiche e della cellulosa finalizzato al recupero-riciclo della materia.
Al contrario, fondando su di un malinteso concetto di "innovazione" tutto rivolto ad affrontare i problemi "alla fine dei cicli", di fatto ( indipendentemente dalla volontà dell'Assessore Regionale Baronti che, anzi, ha più volte messo in guardia da "facili scorciatoie") si è voluto impostare la discussione praticamente all'unico scopo DI PROMUOVERE ( dando ampio spazio ai "venditori") LA "TORCIA AL PLASMA" che da alcuni mesi è oggetto di una mini- sperimentazione in un "mini" impianto della HERA spagnola dove sono avvenute alcune prove di combustione del pulper
LA VOLONTA' DELL'INDUSTRIALI E' CHIARA: localizzare l'impianto pilota nell'area Porcari-Capannori e bruciare il "syngas" prodotto nella SONDEL ( adiacente alla SCA-PACKAGING- cosi' come dichiarato sul sito web della LUCENSE) per poi puntare al suo "dimensionamento industriale".
Pur camuffandosi dietro un apparente cambio di "vocabolario"l'impianto in oggetto ( anche dal punto di vista normativo) E' UNA VARIANTE DELL'INCENERIMENTO, per di più con pochissimi esempi che operano su "scala industriale". La differenza riguarda il modo in cui viene prodotto il calore ( in seguito ad una scarica elettrica di "ionizzazione" che origina il "plasma" che rappresenta il cosiddetto "quarto stato della materia") che a sua volta trasforma i rifiuti in un gas povero detto SYNGAS ( che raccoglie tutti gli inquinanti che si liberano nel processo termico in modo similare alla combustione tradizionale) che poi dev'essere bruciato riproponendo TUTTE LE PROBLEMATICHE SANITARIE E AMBIENTALI LEGATE ALL'INCENERIMENTO DEI RIFIUTI. Non a caso negli Stati Uniti ( in particolare in California ed in Florida) e nel Canada dove l'industria dell'incenerimento è stata sconfitta questi impianti sono definiti dalle popolazioni e dai gruppi locali "INCENERITORI MASCHERATI" e proprio in questi giorni apprendiamo di molti impianti progettati che sono stati BLOCCATI dalle rispettive amministrazioni in seguito alle proteste dei residenti.
AMBIENTE E FUTURO che è disponibile a partecipare ad una TAVOLO che affronti la messa a punto di soluzioni concrete E' PERO' INDISPONIBILE SE ESSO NON PRENDE IN CONSIDERAZIONE LE "SOLUZIONI A FREDDO".
Intanto per affrontare questi temi : MARTEDI' 23 DICEMBRE ALLE ORE 21 PRESSO LA SALA RIUNIONI DEL COMUNE DI CAPANNORI PROMUOVE UN INCONTRO PUBBLICO SUL TEMA.
AMBIENTE E FUTURO