Autore: ugo Data: To: aderentiretecontrog8, forumgenova Oggetto: [NuovoLab] IN ricordo di CICO MENDEZ
A vent’anni dalla morte
Il 22 dicembre ricorre il ventesimo anniversario
dell’assassinio di Chico Mendes, ucciso in Brasile
perché difendeva l’Amazzonia dalla voracità
dei latifondisti e delle multinazionali del legno.
Marrica Di Pierri
Il 22 dicembre prossimo ricorre il ventesimo anniversario
dell'uccisione di Francisco Alves Mendes
Filho, meglio conosciuto come Chico Mendes, sindacalista
brasiliano divenuto bandiera del movimento ambientalista.
Giusto 20 anni fa, il 22 dicembre del 1988,
Chico Mendes venne assassinato a colpi di arma da
fuoco davanti alla sua casa nell'Amazzonia occidentale
del Brasile, a Xapuri, per il suo impegno in difesa della
sua gente e della foresta e contro l'inarrestabile distruzione
del polmone del mondo ad opera di latifondisti
e multinazionali del legname. Per celebrare la
ricorrenza il Comitato Chico Mendes, l'Istituto Chico
Mendes e il Governo dello Stato di Acre hanno lanciato
dal 14 al 22 dicembre una settimana di azioni e iniziative
durante la quale numerose attività ricorderanno
l'impegno di Mendes e rilanceranno la lotta in difesa
dell'Amazzonia. Elenira Mendes, figlia del sindacalista
assassinato, ha spiegato che «è importante ricordare la
lotta di mio padre in difesa dell’Amazzonia in questo
periodo di scarsità di risorse naturali. E’ importante
per mantenere viva la sua memoria. Il suo impegno e
la sua lotta risalgono a un periodo nel quale ancora
nessuno parlava di riscaldamento globale».
Figlio di seringueiros - raccoglitori di gomma brasiliani
– Mendes organizzò fin da giovanissimo i cosiddetti
blocchi umani non violenti, formati da gruppi di
lavoratori rurali che circondavano le aree di foresta
per proteggerle dalle attività di disboscamento. Gli
ettari di foresta così salvati dalla distruzione servirono
a costituire riserve estrattive nelle quali i lavoratori
rurali potevano continuare a vivere secondo le
forme tradizionali di sussistenza. Mendes divenne
segretario generale del Sindacato dei lavoratori rurali
e fu tra i fondatori - insieme all’attuale presidente del
Brasile Ignacio Lula Da Silva – del Partito dei Lavoratori
[Pt]. Ancora oggi, a venti anni dalla scomparsa,
Mendes rappresenta una figura di riferimento per le
organizzazioni e i movimenti ambientalisti di tutto il
mondo. Il suo impegno e il suo ruolo di leader sociale
gli valsero l'odio dei latifondisti e degli imprenditori
del legname che determinarono poi la sua condanna a
morte. Nonostante i mandanti dell'assassinio fossero
noti, da principio il potere economico e la protezione
politica di cui disponevano evitò loro le aule di giustizia.
Le forti pressioni nazionali ed internazionali
riuscirono tuttavia a far arrivare il caso in tribunale.
Nel dicembre del 1990, Darly Alves da Silva, latifondista
e allevatore della zona, con il quale Chico
aveva più volte avuto problemi, venne condannato a
19 anni di carcere con l'accusa di essere il mandante
dell'omicidio; mentre al figlio Darci venne inflitta la
stessa condanna per essere stato l'esecutore materiale
dell’omicidio. La notizia delle condanne stimolò forte
entusiasmo sia a livello nazionale che internazionale,
ma la condanna a Darly Alves da Silva fu annullata nel
febbraio del 1992 a Rio Branco dalla corte d'appello
statale.Dalla fine degli anni settanta ad oggi, delle
centinaia di assassini di sindacalisti ed attivisti in
circolazione in Brasile, l'unico a essere approdato a un
giudizio penale e che ha portato ad una condanna è
stato proprio quello di Chico Mendes.
L'impegno di Chico Mendes ha avuto il merito di riuscire
a portare la distruzione dell'Amazzonia all'attenzione
del mondo. Tuttavia ancora oggi le multinazionali
del legname continuano a spolpare ogni anno migliaia
di ettari di foresta, trascinando il polmone verde
della terra verso una distruzione incontrollata le cui
conseguenze sono imprevedibili.
Le celebrazioni di quest'anno, peraltro, non sono una
pura retorica. Molti movimenti ambientalisti, rurali e
sociali del Brasile contestano il governo Lula proprio
per le politiche ambientali ed economiche applicate
negli ultimi anni. Politiche che hanno tradito l'ispirazione
e l'esempio del suo amico Chico.
fonte "Carta News del 18/12/08"
Hasta siempre