[Forumlucca] Fwd: Fw: ALERR

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Auteur: comitato energie rinnovabili
Date:  
À: forumlucca
Sujet: [Forumlucca] Fwd: Fw: ALERR
---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: comitato energie rinnovabili <cerlucca@???>
Date: 15 dicembre 2008 19.25
Oggetto: Fwd: Fw: ALERR
A: forumlucca@???




---------- Forwarded message ----------
From: claudio orsi <claorsi@???>
Date: 2008/12/10
Subject: Fw: ALERR
To: cerlucca@???



----- Original Message ----- From: "claudio orsi" <claorsi@???>
Sent: Wednesday, December 10, 2008 1:31 PM
Subject: ALERR


LA PROCURA DI LUCCA ARCHIVIA L'INCHIESTA SU ALERR: CROLLATE DEFINITIVAMENTE
> LE ACCUSE CONTRO LA GESTIONE DEL PRESIDENTE CLAUDIO ORSI
>
>
> Il procedimento penale promosso dalla Provincia di Lucca nei confronti
> dell'allora presidente di ALERR, Claudio Orsi, è stato archiviato dalla
> Procura di Lucca per l'insussistenza delle accuse e delle prove a carico
> dello stesso Orsi, prodotte da un ex collaboratore tunisino.
>
>
>
> La decisione della magistratura lucchese mette fine ad una serie di giudizi
> infamanti formulati dall'ex collaboratore nei confronti di Orsi e fatti
> propri sia dalla Provincia che da Rifondazione Comunista, partito al quale
> Orsi era iscritto, fino al punto di provocarne le dimissioni da presidente.
>
>
>
> Che le accuse fossero basate su false informazioni e giudizi artefatti era
> già stato verificato dal Collegio dei Revisori dei Conti di ALERR che, a
> seguito di una indagine ispettiva interna, richiesta dallo stesso Orsi,
> aveva smentito categoricamente le affermazioni e le ricostruzioni dei fatti
> prodotti dal tunisino, giudicate "false e prive di ogni fondamento".
>
>
>
> E' da chiedersi - sentenziava il Collegio di ALERR - come la diligenza del
> Signor Mehdi Turki l'abbia spinto ad approfondire conoscenze su fatti e
> situazioni che avrebbero dovuto esser tutelate dalla privacy e dagli
> interessi della ALERR, senza che alcuno abbia cercato di moderarne la
> frenesia conoscitiva.
>
>
>
> In realtà - sostiene Claudio Orsi - il furto di documenti nella sede di
> ALERR e la violazione delle password dei computer aziendali, era stato
> incentivato e sollecitato da chi aveva interesse a provocare le mie
> dimissioni per affidare la presidenza di ALERR ad appartenenti ad altre
> espressioni politiche. La decisione di oggi della magistratura lucchese non
> fa altro che confermare quello che avevano già verificato i Revisori dei
> Conti di ALERR: contro di me solo infamie e accuse senza prove. Devo dire
> che dopo il verbale del Collegio, Baccelli mi aveva convocato per farmi le
> sue scuse. Poi un esponente di Rifondazione Comunista, sicuramente per
> interessi personali, ha voluto rendere tutta la vicenda pubblica,
> provocando
> l'interrogazione consiliare della destra e un gran polverone sull'intera
> vicenda. So che in cambio delle mie dimissioni Rifondazione Comunista ha
> avuto posti nei Consigli di Amministrazione di società partecipate, nonché
> assunzioni di amici e amiche nei ruoli della stessa Provincia: un bel modo
> di intendere la politica e la gestione della "cosa pubblica". Aldilà del
> danno alla mia immagine (ma i giudizi della "casta" non mi hanno mai
> coinvolto) l'intera vicenda ha prodotto gravi danni alle attività di ALERR,
> giunta ad essere una delle agenzie energetiche più attive in Europa: chi mi
> ha sostituito si è intascato 50 mila euro in due anni lavorando uno o due
> giorni a settimana e mantenendo il proprio impiego di funzionario della
> Provincia di Massa Carrara. Su questo nessuno ha protestato, né
> Rifondazione
> Comunista né l'opposizione che, ricordo, quando ero io presidente di ALERR,
> fece una guerra feroce su tutta la mia gestione. Ora mi aspetto le scuse da
> molti.
>
>
>
>