[Incontrotempo] Noi la vostra crisi non la paghiamo!

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Autor: biondino
Data:  
Para: incontrotempo
Asunto: [Incontrotempo] Noi la vostra crisi non la paghiamo!


http://roma.indymedia.org/node/6700

NOI LA VOSTRA CRISI NON LA PAGHIAMO!

Dopo lo sciopero generale del 17 ottobre indetto dai sindacati di base ben
riuscito sia nei termini stretti dello sciopero classico sui posti di
lavoro sia nella sua più ampia generalizzazione alla nuova composizione
sociale del lavoro e del non lavoro, dopo le ultime mobilitazioni
dell’Onda studentesca, ci apprestiamo ora a segnare con più forza e
determinazione un’altra tappa significativa di questo grande percorso che
da alcuni mesi sta caratterizzando la vera opposizione sociale all’infame
governo Berlusconi.
In molte parti del mondo sta crescendo un’onda importante di movimenti
sociali contro quel modello produttivo capitalista e neoliberista che dopo
aver saccheggiato le ricchezze e le risorse del pianeta e aver imposto il
suo processo espropriativo di sfruttamento intensivo ed estensivo a tutti
gli ambiti della vita sociale, adesso vuole far pagare il conto
aicittadini, alle persone comuni, ai precari, studenti, disoccupati, senza
casa, emarginati e dannati della terra, spesso rinchiusi nelle carceri
piene solo di povertà e disperazione. Un modello che anche nel cuore
dell’Europa civile e democratica comincia ad essere messo in crisi dai
movimenti e dalle proteste che come in Francia l’anno passato ed in
Grecia in questi ultimi giorni, sono divampate nella loro cruda natura di
rottura politica e sociale con la governance capitalista.
Un modello che ora si vuole appropriare attraverso la politica dei governi
sempre più schiacciata ai grandi interessi dei padroni, le risorse
finanziarie pubbliche destinate alla spesa sociale e al bene comune,
coprendo e livellando i debiti dei loro finti fallimenti, con i nostri
soldi. Non solo la crisi noi la stiamo già pagando con centinaia di
migliaia di disoccupati che si sommano a quelli già in fila da anni ad
attendere un lavoro che non arriverà mai. Non solo la crisi è palpabile
già da tempo nelle tasche dei precari che con stipendi da fame sono
obbligati spesso a fare due lavori, ma ora se è possibile, diventa ancora
più dannosa e micidiale, scaricando il suo costo reale sui tagli alla
spesa sociale e ad un welfare già di per sé, arretrato, vecchio e
arrugginito. E si permettono addirittura di prenderci in giro con le
briciole di 40 euro al mese che il governo regala con la social card a
pochi poveri e diseredati di questo paese, quando in altri paesi europei i
sistemi di protezione sociale sono elevatissimi e universali a confronto
dell’inconsistente sistema welfaristico italiano.
E così come è stato per Alitalia sarà sempre in futuro, dove i padroni
hanno impostano politicamente la gestione della crisi industriale con un
impianto autoritario ed antisindacale che con il bene placido dei
confederali, sta imponendo un nuovo modello contrattuale e di gestione
della forza lavoro “all’americana”, che azzera l’agibiltà
democratica in azienda e tra le rappresentanze dei lavoratori. Una vera
macelleria sociale operata dalla CAI, governo e sindacati che nel nome di
un’astratta difesa dei posti di lavoro ha messo in ginocchio i lavoratori
facendo passare la liturgia retorica generale che i diritti siano ormai
solo dei privilegi. Migliaia di casse integrazioni e migliaia di precari,
ora disoccupati dall’oggi al domani, senza nessuna garanzia e
ammortizzatore sociale. Una vergogna che ha il doppio volto anche della
truffa e della speculazione ai danni di tutti i contribuenti e utenti del
paese. Una “truffa magica” da mago Silvan dei poveri. Il mago che con
un sol colpo, deruba contestualmente i soldi pubblici e fa sparire i
lavoratori.
Di fronte a ciò non si può e non si deve arretrare ed indietreggiare
rispetto allo scontro che ci attende in futuro contro le politiche
economiche del governo, dei padroni e delle loro lobby che molte volte
insidiano e determinano le politiche anche dei partiti democratici e di
sinistra verso i quali la nostra fiducia politica semmai sia mai esistita,
è dimenticata nella notte dei tempi. Ora con sempre più urgenza abbiamo
bisogno di coltivare autonomia ed autorganizzazione e di raccogliere
protagonismo sociale e indipendenza politica. E’ per questo che abbiamo
bisogno di vederci e riconoscerci, di lottare ed organizzarci insieme da
donne e uomini liberi per determinare il nostro percorso e spazio comune di
liberazione e cospirazione.
Abbiamo bisogno di un laboratorio della cospirazione e di una casa comune
che accolga tutti color* che abbiamo ancora voglia di non abbassare la
testa e sottostare silenziosamente alla frusta dei padroni.
Abbiamo bisogno di un laboratorio della cospirazione per determinare
insieme un’alternativa di autonomia e di movimento alla devastazione
sociale ed ambientale operata dal capitalismo contemporaneo.
Per questo siamo insieme oggi e lo saremo domani. Per questo vogliamo
costruire la nostra casa comune! Per il nostro futuro e per la gioia di
vivere una vita libera e degna. Per essere felici di riconoscerci nella
nostra comunità resistente ed ingovernabile della cospirazione precaria.

Gli Indipendenti_Laboratorio della Cospirazione

Invaderemo le strade della citta' con le precary_card x farle riempire
sotto natale di 1000€ ogni mese
e per questo invitiamo tutti coloro che vorranno passare un natale meno
precario all'ASSEMBLEA CITTADINA all'ex teatro Volturno in via
Volturno_Roma il prox
giovedi' 18-12 alle h 18:30

CASA – REDDITO GARANTITO – DIRITTI SINDACALI – DIRITTI DI
CITTADINANZA – SCUOLA GRATUITA E DI MASSA – SERVIZI SOCIALI ESTESI E
GANTITI – CONOSCENZA LIBERA – DIRITTO ALL’OZIO - no more…
…e DIRITTO a resistere e respingere i FASCISTI.

Un ricordo e un saluto a pugno chiuso per un ragazzo di soli 15 anni morto
lottando x il suo futuro l’altro giorno ad Atene, assassinato con una
vera e propria esecuzione a freddo per mano di un servo dello stato greco.
Polizia bastarda. Polizia assassina

ALEXIS E’ VIVO E LOTTA INSIEME A NOI!
LE NOSTRE IDEE NON MORIRANNO MAI!

Appuntamento x tutte e tutti a Pzza Barberini alle
h: 8,30 per confluire a p.zza della Repubblica e manifestare con i
sindacati di base.