*IL CIRCOLO DEL CINEMA DI LUCCA
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"Giovani profondo psichico"
un ciclo per indagare nei risvolti più profondi delle giovani generazioni *
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/"Giovani profondo psichico" è il ciclo che *il Circolo del
cinema* ha promosso con la *Provincia* *di Lucca, la USL 2,
l'associazione famiglie salute mentale e il servizio sanitario
della Toscana*. Tre notevoli film che hanno al centro figure di
adolescenti, che vivono quella situazione di precarietà, che
soprattutto cinema e letteratura hanno saputo indagare nei
risvolti più profondi.
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INGRESSO GRATUITO
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*Cinema Centrale, ore 21.30 *
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*Giovedì 11 dicembre
**Paranoid Park *di *Gus Van Sant *
Uno dei più bei ritratti cinematografici di adolescenti di questi
anni. /Paranoid Park/ è infatti un film che ha al centro un
sedicenne studente americano, Alex, che ama lo skate, che inizia a
frequentare il luogo mitico dello skateboard, Paranoid Park
appunto, e a cui poi involontariamente succede un fatto atroce,
sconvolgente...
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Gabe Nevins, il protagonista, è bravissimo nel donare al suo
personaggio quel volto pulito sempre un poco oppresso, quello
sguardo timido e quasi alieno, quel corpo poco amato, che si
trascina addosso.
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*S. Micheletto, ore 21.30*
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*Lunedì 15 dicembre*
*Il ritorno *di *Andrei Zvyagintsev*
Leone d'oro a Venezia 2003.
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Inizio meraviglioso.Dei ragazzi si buttano dall'alto di una
piattaforma in un lago. Uno di questi soffre incontenibilmente per
la paura del vuoto, per il disprezzo degli altri, per la perdita
irrimediabile della propria identità e per il dolore muto,
disperato, impotente che ne consegue. Il film conserva poi,
immagine per immagine, questa forza, questa concentrazione.
Percorso iniziatico e doloroso di due ragazzi, sottoposti a prove
sempre più difficili, forse anche apologo di un'umanità che
rinnega Dio, forse anche riflessione su un popolo, quello russo,
che ha smarrito il senso di sé e che lo sta, furiosamente, cercando.
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*Cinema Centrale, ore 21.30*
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*Giovedì 18 dicembre 2008*
*Le tre scimmie *di *Nuri Bilge Ceylan*
Un film psicologico che scolpisce i volti e il tempo.
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«Le tre scimmie» (*migliore regia all'ultimo festival di Cannes*)
è un film notevole che conferma l'eleganza e la profondità di Nuri
Bilge Ceylan.
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L'autore turco di «Uzak» torna a esplorarvi con toni impietosi le
tormentate dinamiche di una famiglia borghese della Istanbul
contemporanea: certo il ritmo è dilatato e la fotografia
spettrale, ma il girotondo psicotico-sessuale innescato
dall'incidente d'auto iniziale (il protagonista accetta di andare
in prigione, in cambio di soldi, al posto del politico
responsabile di cui è l'autista) comunica un disagio emotivo
intenso e struggente.