[RSF] I: [retecivicacquacampania] IN POCHE PAROLE: SE NON C'…

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Autor: pilar
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A: forumroma
Assumpte: [RSF] I: [retecivicacquacampania] IN POCHE PAROLE: SE NON C'E' O NON FUNZIONA L'IMPIANTO DI DEPURAZIONE COMUNALE IL CANONE DI DEPURAZIONE NON VA PAGATO



      un esempio di come i privati tendono a strozzare i cittadini e di come i cittadini sanno difendersi. "Documentazione formativa (vedi sotto) e di sensibilizzazione (leggi allegato)" per amministratori pubblici che parlano di acqua da privatizzare e depurazioni. Saluti Salvatore Carnevale


      P.S.: Ghandi: <<...chi dice di lavorare per noi, senza di noi, lavora contro di noi...>>




      COMITATO CIVICO


      PER LA DIFESA DEL DIRITTO


      ALL'ACQUA PUBBLICA


      A ROCCAPIEMONTE





Al Sig. Sindaco

del Comune di Roccapiemonte

e p.c.

Ai Consiglieri Comunali

All'Ufficio Tributi

Al Difensore Civico

Al Collegio dei Revisori dei Conti

Piazza Zanardelli, 1

84086 ROCCAPIEMONTE (Sa)


Egregio Sig. Sindaco, si evidenzia che la Corte Costituzionale in data 8 ottobre u.s. con la sentenza n. 835 (pubblicata nella G.U. del 15 ottobre 2008 l'illegittimità costituzionale dell'art. 14, comma 1, legge 36/1994, meglio conosciuti come "legge Galli (Disposizioni in materia di risorse idriche), sia nel testo originario, sia nel testo modificato dall'art. 28 della legge 31 luglio 2002, n. 179 (Disposizioni in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti <<anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi>>;

nonché l'llegittimità costituzionale dell'art. 155, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti <<anche nel caso in cui manchino gli impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi>>.

IN POCHE PAROLE: SE NON C'E' O NON FUNZIONA L'IMPIANTO DI DEPURAZIONE COMUNALE IL CANONE DI DEPURAZIONE NON VA PAGATO!

E' noto che le vasche di depurazione in Via della Fratellanza ed in Via Fleming da anni non funzionano.

E intanto, i cittadini hanno pagato i canoni di depurazione maggiorati dell'IVA al 10% come se si trattasse di una tasa dovuta, anche se il depuratore non funzionava!

Queste quote pagate, alla luce della citata sentenza della Corte Costituzionale, sono dunque illegittime e le somme versate costituiscono un indebito civile per cui vanno porantamente restituite.

Numerosi cittadini si sono rivolti allo scrivente Comitato civico per richiedere informazioni e per protestare, sollecitando adeguate iniziative (anche giudiziarie) atte a recuperare queste quote indebitamente versate.

Ciò premesso e considerato, anche al fine di evitare inutili riti giudiziari con i cittadini con enormi aggravi all'Ente Comunale, per evitare responsabilità contabili o inopportuni vittimismi,

TI INVITIAMO

a comunicare per iscritto allo scrivente Comitato Civico l'esistenza e la funzionalità dell'impianto di depurazione afferente le acque reflue, a partire dal 1998. Tanto in base ai principi di trasparenza amministrativa di cui alla L. 241/90, nonché dei fondamentali canoni di correttezza e buona fede contrattuali.

TI CHIEDIAMO

conseguentemente, nel caso di non funzionalità anche parziale e temporanea del depuratore, di

voler immediatamente procedere alla sospensione delle richieste di pagamento per i canoni di depurazione non dovuti, dandone adeguata pubblicità alla cittadinanza.

TI INTIMIAMO

Nel rispetto di quanto deciso dalla Corte Costituzionale con la summenzionata sentenza e nel rispetto di eventuali successivi provvedimenti legislativi in materia, per quanto di ragione e competenza, a procedere alla restituzione di tutte le somme, ivi compresi gli importi IVA calcolati al 10% illegittimamente addebitate ai cittadini a partire dall'anno 1998 ad oggi (la prescrizione ordinaria è di durata decennale ex art. 2946 del Codice Civile) quale canone/tariffa di depurazione o per altra analoga causale comunque fondata e connessa alle disposizioni dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale, oltre gli interessi legali sino alla liquidazione.

Infine, con la presente

TI SIGNIFICHIAMO

che, in mancanza di un sollecito riscontro, da parte dei cittadini/utenti saranno promosse tutte le iniziative anche legali a tutela dei loro diritti (uniche vere vittime di questa vicenda) con evidenti aggravio di spese legali a carico dell'Ente Comune, e trasmissione degli atti anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti. Per tali eventualità, il Comitato Civico assicurerà ad ogni singolo utente l'assistenza legale, precisando già a priori che questo Comitato Civico prende sin d'ora le distanze e condanna quanti coloro che non hanno mai pagato il servizio idrico e che questi non saranno da esso assistititi e tutelati.

Alla presente alleghiamo la sentenza n. 835/2008 della Corte Costituzionale su depurazione e fognatura ed il commento alla sentenza a cura dell'Avv. Francesco Marcellino.



Roccapiemonte, 29 novembre 2008

Il Comitato Civico

per la difesa del diritto all'Acqua pubblica

a Roccapiemonte