Re: [NuovoLab] G8 Ordine pubblico, via alla scuola: «Molti e…

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Autore: Edoardo Magnone
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To: ugo, Mailing list del Forum sociale di Genova
Vecchi argomenti: [NuovoLab] G8 Ordine pubblico, via alla scuola:«Molti errori»
Oggetto: Re: [NuovoLab] G8 Ordine pubblico, via alla scuola: «Molti errori»
Il 04/12/08, ugo<alfredo.beiso@???> ha scritto:
> Sara Menafra
> ROMA
> Una nuova scuola di polizia in vista dell'imminente G8. Qualcuno ci aveva
> pensato anche nel 2001, prima delle manifestazioni genovesi, ma allora la
> «formazione» del personale si limitò a quella paramilitare dei reparti
> mobili e un paio di depliant con su scritto: «Coloro che manifestano non
> sono tuoi nemici». Sette anni dopo, Oscar Fioriolli - questore nella città
> della Lanterna dopo la catastrofe di allora e oggi direttore di tutte le
> scuole di polizia - ha pensato ad una formula decisamente diversa. Che punta
> sulla formazione dei dirigenti di piazza, cioè dei funzionari della Digos e
> del «responsabile del contingente dei reparti indagati», investendo
> sull'idea che siano loro a dover davvero gestire l'ordine pubblico, mediando
> con i manifestanti e assumendosi la piena responsabilità degli interventi
> repressivi. Ammettendo, come ha detto lo stesso Fioriolli, che la prima cosa
> da insegnare sarà «un codice etico, inteso come capacità di saper improntare
> tutta l'attività all'idea di servizio».
> All'inaugurazione ospitata ieri dal Centro per la formazione per la tutela
> dell'Ordine pubblico di Nettuno l'autocritica è stata blanda. Gli episodi di
> sette anni fa neppure citati, tanto meno le spiacevoli inchieste in corso
> per falsa testimonianza ai processi genovesi. Prendendo la parola però, il
> capo della polizia Antonio Manganelli ha detto un paio di cose, almeno in
> apparenza riferite alla Diaz. Una su chi gestisce gli interventi di ordine
> pubblico (e in quel dibattimento si è discusso a lungo sui responsabili
> dell'intervento, fin quando il tribunale li ha assolti tutti): «Nella
> gestione dell'ordine pubblico è sempre bene ricordare che esiste la catena
> di comando: guai a strutturare interventi delicati senza la compattezza dei
> reparti e la consapevolezza di chi deve assumersi la responsabilità di
> questa o di quella azione. Guai se c'è un equivoco nella catena di comando».
> Eppoi: «Bisogna ricordare che deve esserci sempre una proporzione tra
> l'esercizio muscolare nella tutela dell'ordine pubblico e il diritto di
> tutti i manifestanti ad esprimere il proprio dissenso».
> Come il manifesto aveva anticipato già il 19 ottobre scorso, la scuola «Op»
> (ironia inconsapevole: è lo stesso nome di un noto documentario sulle
> violenze della polizia nel 2001) ha già fatto qualche scivolone, visto che
> tra gli insegnanti ci sono dirigenti indagati in seguito ai fatti del G8. In
> ogni caso, la prova generale sarà sabato prossimo, al corteo dei No tav in
> Val di Susa. E poi, ovviamente, alla Maddalena.


Forse volevano dire "..alla Maddalena voluta dal governo Prodi al
completo", lapsus freudiano!

> A Genova, intanto, il giudice monocratico Luisa Carta che ha assolto un
> giovane manifestante arrestato sette anni fa, ha anche deciso di inviare
> alla procura per falsa testimonianza le deposizioni di Fabrizio Ledoti e
> Pietro Stranieri, due dei capi squadra del Primo reparto antisommossa tra i
> pochissimi condannati per i fatti della scuola Diaz.
>
> fonte il manifesto "04/12/08
>
> ub