Autor: ANDREA AGOSTINI Data: A: forumgenova Assumpte: [NuovoLab] Rischio idrogeologico? Piove governo ladro......
Rischio idrogeologico a Genova. Una storia vera.
Sinceramente stupisce che gli assessori cadano dalle nuvole.
Ma come con tutto quello che c'era da fare e non è stato fatto..... che ci si interroghi sulle palesi insufficienze - anche culturali - di una intera classe politica piu' attenta all'immagine, piu' portata agli annunci che non ai fatti concreti e di una struttura burocratica impermeabile ( sic ) alle novità scientifiche , tecniche e giuridiche.. e' il minimo.
E di fatti concreti varrebbe la pena di discutere.
Alcuni dei piu' grossi scandali idrogeologici nel genovesato sono rimasti li in bella vista senza che nulla sia stato fatto per eliminarli, parlo del palazzo costruito demtro il rio Chiaravagna, la Facolta' di Farmacia sullo Sturla, il palazzo sul rio a Pra e via dicendo. Sono tutte situazioni scandalose che continuano a persistere in piena vista e altre se ne stanno aggiungendo in tutti i quartieri e se gli assessori stuporosi hanno bisogno di rinfrescarsi le idee sono pronto a organizzare un tour.
Comincerei da via Donato Somma angolo via dei Floricultori. In una delle poche oasi di verde ancora rimaste con alberi ad alto fusto ed esondabile per la presenza di un rio che poco sotto in via casotti e alla passeggiata a mare ha fatto di tutto e di piu'.... Rinaturalizzazione? No parcheggi ( una bella fetta dei 1200 parcheggi in costruzione nella stessa via).
Mi sposterei poi a Quinto dove sul rio Bagnara è stata autorizzata la conversione di un immobile abusivo gia' fabbrichetta e deposito per farci un bel palazzone di otto piani
A Quarto c'è il rio Penego, che non da fastidio a nessuno ( come evidenziano le carte della Provincia ) e li tombinamento e sopra il tombinamento una strada, un'oasi di verde sventrata a tutto vantaggio dei proprietari di due uliveti che da decenni vorrebbero costruirci dei bei palazzotti con la scusa di dare una strada ad Apparizione che si potrebbe fare con costi molto piu' bassi e tempi piu' brevi ( senza pero' il corredo della valorizzazione dell'uliveto a fini residenziali ).
A Sturla, sullo Sturla torrente noto per le gravi piene che sono costate vite , la facoltà di Farmacia continua a prosperare coi suoi laboratori costruito sul torrente senza che nessuno gli intimi di andarsene e di demolire il pericolosissimo fabbricato.
Alla Foce sul bisagno c'è il monumento al rischio idrogeologico, con l'allerta 1 oggi domenica , ma comunque tutte le sere ,la strada e il cantiere sono ingombri di macchinari ce certo non potrebbero essere spostati in tempo in caso di alluvione - il tempo di preavviso per l'onda di piena è di un'ora e mezza - e poi c'è il buco costato milioni di euro che non serve a nulla in termini di prevenzione idrogeologica senza la parte successiva fino a Brignole e lo scolmatore previsto - e mai finanziato - a Gavette. Un monumento alla prosopopea tecnico scientifica ( e non si venga a dire che comunque il rischio è minore, quando avevamo proposto con tecnici docenti universitari di nostra fiducia una soluzione che avrebbe potuto essere realizzata coi soldi della prima tratta ci è stato imputato la non completa copertura di legge - vien da ridere - per l'onda duecentennale.
A San Fruttuoso si vuol fare costruire l'ennesima palazzata al posto del mercato di corso Sardegna con due piani di parcheggi sotterranei - in zona esondabile -
A Pedegoli cara al nostro presidente della Regione che ci è nato si è costruito un parcheggio sulla copertura del Fereggiano alla faccia della rinaturalizzazione dei rivi.
A Staglieno nel bacino del Velino si propone la costruzione di Case in variante al puc
A Struppa in via Rio Torbido i caseggiati in area esondabile li stanno finendo di costruire
A Sampierdarena grattacieli nell'area Enel - Fiumara ( a rischio esondazione )
In val Polcevera hanno sostituito il frutteto di villa Cambiaso ( zona esondabile ) in una riga di capannoni per la logistica.
Li accanto in una lingua di terra rimasta libera alla confluenza tra il rio Sardonella e il Secca praticamente sulla sabbia del fiume stanno sorgendo palazzoni di cemento che per farli hanno dovuto creare imponenti protezioni in cemento armato anti alluvione.
A Cornigliano, nell'area ex Ilva dove era previsto un parco e una area rinaturalizzata per gli uccelli ( oasi faunistica ) ci vogliono mettere il mega depuratore da 250 milioni di euro - con quali soldi non si sa - che per maggiore rinaturalizzazione prevede la posa di vasconi di cemento sotto terra fino a dieci metri sulle sponde del Polcevera
A Sestri Ponente non solo il rio Secco è diventato lo scarico di riserva dei liquami di Scarpino con tanto di autorizzazione della Provincia , ma tutta l'operazione Erzelli zona altamente a rischio inondazioni ( che hanno gia' piu' volte sommerso Marconi ed Esaote )per l'eccessiva impermeabilizzazione dei terreni ,di tutto si parla , ma certamente non è stato predisposto nessuno studio sul rischio idrogeologico che deriverebbe dall'enorme aumento di cemento in zona.
Ne si parla , ne si attua la demolizione della casa sul Chiaravagna
A Pegli e a Multedo i cittadini son li che aspettano la strada in sponda sinistra del Varenna promessa come sicuro preliminare alla costruzione della torre Elach e mai costruita cosi' come l'eliminazione della piastra che cementifica l'asta finale del torrente anche li a rischio esondazione.
A Pra oltre alla solita casa sul fiume ( l'ultima alluvione un morto ) stanno cercando contro la volonta' di tutto il quartiere di costruire il campo da golf sulle alture con corredo di enormi immissioni di cemento per le case dedicate, e anche qui niente analisi del rischio idrogeologico in un'area particolaarmente fragile.
Certo a Voltri, ad Albaro e a Pontedecimo non hanno ancora autorizzato altre massicce operazioni a base di cemento in aree a rischio idrogeologico, ma con la consueta cultura del cemento che hanno i nostri amministratori e i tecnici non mancheranno di pensarne qualcuna.
Be , questo è il panorama. Sconfortante ? Ma no, l'amministrazione sta predisponendo i messaggini per avvisarci sul telefonino.
Questa è una genialata che al confronto tutto il resto di cui ho narrato non esiste.
Tra un po' ci regaleranno bellissimi e sicurissimi giubbotti di salvataggio per girare sicuri in citta'.
Andrea Agostini
Presidente Circolo Nuova Ecologia Legambiente Genova