da la Repubblica
Ed. Genova
Data 26-11-2008 Pagina
Acquasola, vince il comitato il Tar bocciai parcheggi
Gli ambientalisti: "Isognipossonodiventarerealtà
NADIA CAM PINI
ABBIAMO dimostrato che i sogni possono diventare realtà». Andrea Agostini, di Legambiente, esulta e sfidando il freddo invita a brindare sui tavolini di cemento dell'Acquasola. Il Tar ligure ha appena emanato la sentenza che dà ragione agli ambientalisti e blocca il tanto contestato parcheggio progettato sotto gli alberi secolari del parco pubblico, 320 posti a rotazione e 80 box da realizzare con un finanziamento regionale di 2,65 milioni di euro, tutt'ora sospeso. Dopo la sospensiva concessa già a settembre ieri è arrivata anche la pronuncia di merito, che accoglie i rilievi dei legali del comitato nato per difendere l'integrità del parco pubblico, con un breve giro di telefonate la notizia ha fatto il giro di tutti gli ambientalisti, che si sono trovati all'una e mezza vicino al bar dell'Acquasola e hanno festeggiato insieme la vittoria della battaglia.Non è ancora la fi-
ne della guerra, perché entro tenta giorni dovranno essere depositate le motivazioni e poi tutti si attendono il ricorso al Consiglio di Stato della Sistema Parcheggi, la società concessionaria, ma piano piano si rafforza la speranza del comitato che ha ancora lasciato piantata all'ingresso la tenda dove hanno trascorso le notti a settembre, quando si temeva l'arrivo delle ruspe, e gli striscioni gialli con l'invito «salviamo l'Acquasola» continuano a sventolare.
Se gli ambientalisti sentono la vittoria definitiva più vicina è anche perché il ricorso presentato dall'avvocato Carlo Raggi insieme al figlio Raniero ha fatto leva su motivazioni di natura esclusivamente tecnica, che prescindono da qualsiasi valutazione di carattere politico sul senso di un
posteggio sotterraneo a rotazione in quell'area. «Il Puc prevede che in quella sottozona si possano realizzare parcheggi pubblici solo se funzionali al servizio principale oppure se hanno carattere
marginale - spiega l'avvocato Raggi - ed è evidente che il posteggio non serve ai bambini o agli anziani che frequentano il parco e quindi non è in funzione del servizio principale, e non ha nemmeno carattere marginale. L'altra motivazione accolta - prosegue l'avvocato - riguarda il fatto che in questo tipo di sottozona per realizzare un parcheggio va dimostrata la compatibilità ambientale, cosa che qui non è stato fatto, ad esempio non è nemmeno stato valutato se l'impianto di areazione non procuri un aumento dell'inquinamento dell'area del parco, elemento che ovviamente lo renderebbe incompatibile dal punto di vista ambientale».
All'Acquasola quindi si brinda, in attesa che vengano depositate le motivazioni della sentenza, attese entro trenta giorni. Poi è quasi sicuro che la Sistema Parcheggi farà ricorso, mentre incerta è la decisione del Comune.
«Noi chiediamo al Comune che non si associ al ricorso-dice ora
Agostini - almeno per dare un segnale politico sulla linea che intende tenere aproposito del futuro dell'Acquasola». e sulla stessa linea si schierano i Verdi con Cristina Morelli e Luca Dallorto.
La storia del parcheggio dell'Acquasola è costellata infatti di una serie infinita di cambi di rotta. La concessione alla Sistema Parcheggi risale addirittura al 1990, mentre è datata 2000 la transazione con la quale il Comune di Genova e la Sistema Parcheggi si accordavano per compensare tra loro i crediti vantati, sette milioni di euro di crediti richiesti dalla Sistemi Parcheggi al Comune contro i tre milioni di euro dovuti dalla Sistemi Parchg -gi al Comune, in cambio della concessione dell'area dell'Acquasola a titolo gratuito alla società. Se il parcheggio dell'Acquasola salta, rischia di andare all'aria anche quella transazione, nel frattempo c'è anche un altro ricorso pendente contro il parcheggio dell'Acquasola, presentato dai residenti della zona tramite l'avvocato Mattia Crucioli.
dal CORRIERE MERCANTILE
26-11-2008
LA SENTENZA
Acquasola, il parcheggio si ferma
Il Tar ha accolto il ricorso degli ambientalisti contro la costruzione dell'opera
Noi abbiamo dimostrato che si può sognare e che se si combatte per i propri sogni si può vincere». Il «sogno» di cui parla Andrea Agostini non è ancora pienamente realizzato ma certo ieri la sentenza del Tribunale regionale amministrativo che ha bloccato la costruzione del parcheggio sotto il parco dell'Acquasola, ha dato nuove ali al «sogno» di salvare il parco dalla costruzione di un parcheggio interrato da circa 400 posti, fra posteggi a rotazione e per residenti.
Ieri, infatti, è stato reso noto il dispositivo della sentenza con la quale il Tar "boccia" la realizzazione dell'opera, accogliendo alcune motivazioni del ricorso presentato da Italia Nostra e Legambiente, alle quali poi si è aggiunto anche il Wwf. La sentenza è arrivata dopo che il 19 settembre scorso il Tar aveva già accolto la richiesta di sospensiva dell'apertura dei cantieri presentata dalle associazioni ambientaliste assieme al ricorso. E, naturalmente, il verdetto è stato festeggiato ieri dagli ambientalisti e dai cittadini del Comi tato Parco Acquasola che hanno indetto una conferenza stampa con brindisi proprio nel parco, teatro da anni delle loro tante iniziative di protesta
e di "resistenza". Con loro anche l'avvocato Carlo Raggi che, con il figlio Raniero (ieri a Roma) ha firmato il ricorso al Tar nei confronti di Sistema Parcheggi e contro il Comune e altri enti, e che ieri è stato ringraziato dal Comitato con un caloro applauso, Vincenzo La-gomarsino che, come avvocato, ha collaborato alla raccolta della documentazione e come capogruppo dei Verdi nel municipio centro est ha fatto la battaglia politica contro il park, e Aldo Siri, presidente del municipio centro est.
«Sono stati accolti due motivi del ricorso, che si riferiscono a norme dì attuazione del Puc - ha spiegato Raggi - mentre sono state respinte le motivazioni relative al Piano paesistico della Provincia e ai pareri della Sovrintendenza, e sono state dichiarate inammissibili le altre motivazioni». I giudici amministrativi hanno condiviso, la tesi degli ambientalisti secondo cui la realizzazione del parcheggio violerebbe le norme di attuazione del Puc relative alle funzioni ammesse nelle sottozone FF, destinate a servizi (impianti sportivi, aree verdi, spazi d'interesse comune)
Siri ha ricordato che il suo primo atto da presidente del centro est (guidato da una maggioranza di centrodestra), era stato quello di far approvare una delibera contro la costruzione del parcheggio dell'Acquasola. «Ma se questa battaglia si è vinta - ha aggiunto -è stato per la coerenza degli ambientalisti e per le persone che hanno creduto in questa battaglia». Intanto il municipio centro est ha approvato l'anticipazione dal 2011 al 2009 dei 700 mila cure destinati alla riqualificazione del parco del-l'Acquasola che, forse, avrà un destino diverso da quello che sembrava segnato. «L'Acqua sola è il cuore della storia di Genova ha chiosato Agostini - i sogni non possono essere spenti da decisioni politiche»
La seconda motivazione del ricorso accolta riguarda, invece, le disposizioni del Puc relative alla realizzazione di pareheggi in aree di particolare pregio ambientale. «In questi casi dev'essere dimostrata la compatibilità dal punto di vista ambientale e architettonico e -ha osservato Raggi - devono essere tutelate le zone alberate e le essenze ad alto fusto. Noi sostenevamo che la compatibilità ambientale non ci fosse, tan-t'è vero che non è stato fatto nessun accertamento per verificare se, il sistema di areazione
ANNAMARIA COLUCCIA
CORRIERE MERCANTILE
26-11-2008
LA SISTEMA PARCHEGGI
L'impresa farà appello sul verdetto
Giuseppe Filimbaia, amministratore della Sistema Parcheggi srl, ammette che la sentenza del Tar li ha colti di sopresa, «No, proprio non ci aspettavamo questa sentenza -commenta - Adesso esamineremo il dispositivo e poi la sentenza e valuteremo tutti i provvedimenti di autotutela da assumere». Di-
chiarazioni seguite, qualche ora dopo, da una nota ufficiale della Sistema Parcheggi che «certa della validità del progetto "Parking Acquasela" in tutti i suoi aspetti, ha deciso di ricorrere nelle Sedi competenti contro 1' odierna sentenza del Tar. La Società - si legge nella nota -confida nell'accoglimento delle proprie istanze perché
ritiene l'opera rispondente a precise e reiterate esigenze espresse in molte sedi e da diverse categorie' economiche». Il che significa, evidentemente, che la società, titolare di una concessione del Comune per realizzare il parcheggio, si appellerà al Consiglio di Stato con l'obiettivo di ribaltare la sentenza del Tar.
Il parco al centro della vertenza
Una storia
amministrativa iniziata addirittura nel 1987, e una lunga battaglia dei cittadini per salvare il parco dalla costruzione del parcheggio che si è accesa dopo il 2002, quando fu rinegoziata la concessione di Tursi alla Sistema Parcheggi.
CORRIERE MERCANTILE
27-11-2008
DOPO LA SENTENZA DEL TAR
Park Acquasola, fondi "in fuga"
I lavori dovrebbero iniziare a dicembre per non perdere i 2,6 milioni regionali
Finanziamenti regionali "in fuga" per il parcheggio dell'Acquasela. Dopo la sentenza del Tribunale regionale amministrativo (Tar) che. martedì scorso, accogliendo il ricorso delle associazioni ambientaliste, ha bloccato la costruzione dell'opera, sembra che non ci sia più la possibilità di confermare, almeno per ora, i 2,6 milioni di euro di contributi regionali destinati alla realizzazione del parcheggio. Se, infatti, entro un mese al massimo la Regione non riceverà dal Comune la comunicazione di avvenuta consegna dell'area per l'inizio dei lavori, i finanziamenti decadranno.
A spiegare che cosa accade dal punto di vista procedurale, dopo la sentenza del Tar, è Carlo Maggi, direttore generale del dipartimento Trasporti e Infra-
strutture della Regione. Maggi ricorda che, prima dell'ordinanza di sospensiva emessa dal Tar il 19 settembre scorso, il termine fissato per non perdere i fi nanziamenti regionali destinali al parcheggio dell'Acquasola, era il 16 ottobre scorso, Per avere la disponibilità del contributo regionale il Comune avrebbe dovuto consegnare entro quella data l'area alla concessionaria Sistema Parcheggi per l'apertura dei cantieri. «Dopo la sospensiva del Tar - spiega Maggi i giorni compresi fra la data in cui è stata emessa l'ordinanza di sospensiva e il 16 ottobre sono stati "accantonati". Dopo la sen tenza di martedì, quei giorni che erano stati "congelati" ricominciano a decorrere. Se, al loro esaurimento, la Regione non avrà ricevuto alcuna comuni-
cazione sull'avvio dei lavori, i finanziamenti decadranno».
Visto che ì giorni trascorsi fra il 19 settembre e il 16 ottobre sono 28, e visto che la sentenza del Tar è del 25 novembre, entro il prossimo 22 dicembre o, al più tardi, entro dicembre, il Comune dovrebbe comunicare alla Regione l'apertura dei cantieri, per non perdere i 2 milioni e 600
mila euro da dirottare alla Sistema Parcheggi. Altrimenti il contributo regionale decadrebbe automaticamente per decorrenza dei termini, visto che l'unica condizione per confermarli spiega Maggi - è la comunicazione dì avvio dei lavori.
Ma, poiché il Tar ha appena bloccato la costruzione del parcheggio, e visto che si conosce
solo il dispositivo ma non il te-
sto della sentenza, che dev'essere depositata entro 30 giorni dal 25 novembre, i lavori per la costruzione del parcheggio non potranno certo iniziare entro dicembre. E, quindi - a meno di "escamotage" o meccanismi al momento imprevedibili - i fondi regionali destinati al park dell'Acquasola sembrano destinati a decadere. E se decadono, non ci sono più i soldi per costruire l'opera. Se le cose andassero così, se ne potrebbe riparlare, eventualmente, se il Consiglio di Stato ribaltasse la sentenza del Tar in seguito a un ricorso della Sistema Parcheggi. Ma la decisione dovrebbe essere sottoposta di nuovo al consiglio regionale e, forse, gli "umori" politici sarebbero meno favorevoli alla costruzione del parcheg gio.
ANNAMARIA COLUCCIA
L'OPINIONE DI DAVIDE VIZIANO ( Costruttore e dirigente di assedil ndr )
«Scelta datata, la filosofia è cambiata»
L'imprenditore: «Non si può più pensare di proporre parcheggi a rotazione in centro»
L'idea di un parcheggio all'Acquasola è nata più di quindici anni fa, ma si tratta di un'ipotesi "datata", perché oggi la filosofia non è più quella di realizzare parcheggi a rotazione in centro». Ad affermarlo non è un irriducibile ambientalista, ma Davide Viziano, imprenditore importante nel settore edile, amministratore delegato del gruppo Viziano, specializzato, fra l'altro, proprio nella costruzione di autosilos. «Io ho sempre pensato che il parcheggio all'Acquasola fosse ad alta criticità - spiega l'imprenditore - per la presenza di alberature di una certa importan-
za nel parco, per quello che si può trovare sottoterra, visto che si tratta di una zona estremamente delicata da questo punto di vista, e anche per quanto riguarda le destinazioni dei posti auto. Io credo - aggiunge Viziano - che oggi sia giusto potenziare il trasporto pubblico nel centro delle città ed evitare, invece, interventi o scelte che incentivino il traffico privato. A mio avviso oggi non si può pensare di proporre parcheggi a rotazione in centro». Il progetto del parcheggio dell'Acquasola, invece, prevede complessivamente circa 400 posti auto, dei quali la metà circa do-
vrebbero essere parcheggi pubblici a rotazione e il resto per i residenti.
«So benissimo che l'iter di questo progetto risale a più di quindici anni fa - osserva Viziano - ma adesso le sensibilità, la cultura, il modo di concepire la mobilità nel-
le città sono cambiati. Credo che il tema di fondo sia questo, e un privato proponente dev'essere disponibile a guardare non solo al business. Nel caso dell'Acquasola so che ci sono questioni amministrative e contrattuali molto complesse, dovute anche alle lungaggini delle amministrazioni pubbliche, e sulle quali non posso e non voglio entrare. Ma forse, con un po' di attenzione ai problemi più generali della mobilità, se proprio si vuole realizzare l'opera, si potrebbe elimi-nare la quota di parcheggi a rotazione e destinarlo solo a posteggi residenziali».
[a.c]
IL DEGRADO
E a Palazzo Tursi si inizia a pensare a interventi di manutenzione del parco
Anticipare dal 2011 al 2009 la disponibilità dei 700 mila euro di fondi co lombiani destinati al parcheggio dell'Acquasola. E' la richiesta avanzata dal municipio centro est, che ha chiesto al Comune di modificare il piano triennale dei lavori pubblici, per avere già l'anno prossimo la disponibilità di fondi la riqualificazione dell'Acquasola, visto che il parco non ha mai smesso di essere frequentato da adulti e bambini. «Questa decisione dev'essere condivisa anche dal Provveditore regionale alle Opere pubbliche - spiega l'assessore comunale ai Parchi, Roberta Morgano - perché bisogna che tutti i 97 milioni di euro di fondi colombiani siano distribuiti in modo equilibrato anno per anno. Comunque io sono disponibile a farmi portavoce di questa richiesta del municipio».
Intanto, anche l'assessore Morgano si dice contenta della sentenza del tar che ha bloccato la costruzione del parcheggio, benché lei facesse parte anche della precedente amministrazione comunale che aveva sostenuto la costruzione di quest'opera, «lo ho passato la mia infanzia a Villetta Dinegro e all'Acquasela e, quindi, sono anche affettivamente legata a quel parco - racconta - Il progetto di quel parcheggio era stato proposto in un passato che ormai è diventato remoto, e certamente le condizioni sono cambiate. Ora non sarebbe più proponibile un intervento di questo tipo.
Adesso discuteremo in giunta del da farsi e se valuteremo che ci sia una effettiva possibilità di non realizzare più il parcheggio, potremo
iniziare a ragionare subito su alcuni primi interventi di manutenzione per il parco». L'assessore spiega che, intanto, devono proseguire gli interventi sulle alberature «e dovremo recuperare il tracciato del progetto originario del parco. Avevo visto - aggiunge - che nel progetto di risistemazione del parco presentato dalla Sistema Parcheggi srl, si prevedeva di sostituire il laghetto con una grande aiuola. Io credo, invece, che il laghetto vada mantenuto e risistemato, perché è una caratteristica del parco dell'Acquasola». Che, forse, potrà vedere in futuro giorni migliori di quelli vissuti negli ultimi anni.
[a.c]