Possono sembrare notizie aliene dalla realtà di Bologna, invece è solo il finale che aspetta anche noi, se non decidiamo di scriverne un altro.Premessa_A l'Aquila, comanda Forza Nuova. A livello studentesco se la divide con CasaPound, ma questa è nata da poco. Comunque sia, il collettivino degli Studenti Autorganizzati dell'università ha pochissimo margine di manovra.Leggete sotto, quello che è successo con la nuova legge, con le fondazioni, e senza il minimo dissenso.
L’Università a guida Di Orio mette a segno un altro importante risultato
La Fondazione dell’Università dell’Aquila conquista un socio di assoluto prestigio: l’ENI, uno dei più grandi gruppi energetici europei. L’accordo prevede una collaborazione formativa tra i due enti, che si concretizzerà nella partecipazione a corsi di specializzazione post-laurea presso le società del gruppo Eni, e nella partecipazione a progetti di ricerca e di innovazione in ambito industriale. I corsi saranno riservati a studenti delle Facoltà aquilane. L’importante collaborazione è stata presentata dal Rettore dell’Università dell’Aquila Sen.di Orio e dall’Amministratore Delegato di Eni Corporate University."L’Università dell’Aquila sta realizzando nei fatti l’economia della conoscenza" - ha affermato di Orio - "il nostro obiettivo è quello di creare un circuito virtuoso in cui entrino a far parte le Università pubbliche, il mondo dell’industria, delle banche e gli Enti locali. In questo circuito si inserisce la collaborazione con l’Eni, che entra a far parte della Fondazione dell’Università dell’Aquila, nata da pochi giorni ma che sta già diventando realtà". "L’accordo con l’Ateneo aquilano - comunica l’ENI - è considerato di grande importanza per l’azienda. L’attenzione riconosciuta dall’Eni al mondo dell’Università, e in generale al sistema delle conoscenze, è da sempre uno dei punti di forza per mantenere la posizione di relativo vantaggio nella competizione che caratterizza il core business di Eni e affonda le sue radici con la nascita della Scuola Mattei e del master Medea cinquant’anni fa". L’accordo prevede la progettazione di un Master, mentre per la ricerca saranno valutate le aree di maggiore interesse, per poter identificare le linee strategiche dei progetti di ricerca. "Sarebbe perfetto - ha detto di Orio - se a queste collaborazioni si unissero anche impegni a livello locale. Una popolazione studentesca di 26.000 persone dovrebbe impegnare il Comune ad un certo tipo di scelte, visto che L’Aquila oltre all’Università ha ben poco. Ma a parte l’Ateneo aquilano, credo che le istituzioni dovrebbero impegnarsi per valorizzare quelle importanti risorse che sono le università abruzzesi". Un chiaro messaggio a Comune, Provincia e Regione che, speriamo, possa essere raccolto.
Oltre al discorso delle fondazioni qui, c'è un livello superiore:l'ENI non è una scelta casuale. Basta andare a finire su
http://abruzzo.indymedia.org/ per capire come questa azienda italiana sia il problema principale, ora, in quelle zone. Tralasciando le sue responsabilità su scala nazionale (azienda del petrolio, trivelle in basilicata etc etc) e su scala internazionale (lobby petrolifera, manovre internazionali sulla zona di Nassirjia...). Agur!
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