[Forumumbri] Forum acqua di Aprilia

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Author: elisabetta63\@libero\.it
Date:  
To: alia
CC: forum umbri
Subject: [Forumumbri] Forum acqua di Aprilia
Seminario Acque minerali: l’altra faccia della privatizzazione

Il seminario è stato introdotto da una relazione su i cambiamenti climatici in corso per dimostrare l’importanza della conservazione della risorsa. Questi sono dovuti all’aumento della temperatura del pianeta e al CO2 i cui effetti li vediamo gia: grandi alluvioni, desertificazione e situazioni di siccità. Ma la rapidità con cui avvengono non permette di prevedere fino in fondo le conseguenze a cui andremo incontro. Il seminario e proseguito poi con una relazione sulle multinazionali dell’imbottigliamento nel mondo. Anche si eravamo pochi al seminario, molto sono le persone nel mondo in lotta contro le multinazionali: Sao Lourenzo in Brasile oppure negli Stati uniti, nel Michigan e nel Wisconsin,oppure a Neuchatel in Svizzera dove in tutti e tre i casi la Nestlè voleva impossessarsi di grandi bacini di acqua per imbottigliarla ma è stata sempre fermata da comitati cittadini . In altri paesi, come per esempio la Columbia, dove era gia presente Coca-Cola, le due multinazionale si sono alleate e per moltiplicare i loro profitti, sono arrivate ad assoldare eserciti di paramilitari per uccidere lavoratori sindacalizzati dei loro stabilimenti costruendo cosi grandi potentati economici.
In Italia abbiamo rappresentato 4 esempi di lotte di cittadini contro le multinazionali dell’imbottigliamento . La prima, quella del comitato tutela del Rio Fergia che è riuscita a bloccare la Idrea-Rocchetta da un ulteriore prelievo dal bacino imbrifero dell’appenino centrale umbro. Ma la battaglia non è finita qui: ora si richiede la chiusura dei pozzi. La seconda, quella del forum per l’Acqua pubblica di Bergamo, che lotta contro la San Pellegrino-Nestlè che prelieva 900 milioni di litri d’acqua all’anno senza alcun controllo e anche li con il beneplacido delle istituzioni. La terz, quella del comitato publico di Massa-Carrara che sta lottando contro la privatizzazione di un azienda municipale nata come ente di valorizzazione delle Acque minerale delle montagne Apuane e che adesso il comune vuole consegnare a i privati con tutto quello che ne consegue: licenziamento dei lavoratori, sfrutamento inconsiderato di tutta l’acqua disponibile mentre il popolo della montagna rimane all’asciuto. La quarta, a Santo Stefano di Quisquina, provincia di Agrigento,dove la Nestlè ha fatto di tutto per appropriarsi delle sorgenti nonostante l’opposizione del sindaco sostenuto dai cinque mila abitanti del comune e nonostante il fatto che quelle sorgenti servano a rifornire Acqua ad Agrigento e a i comuni della sua provincia. Ma si è parlato di come le multinazionali in Italia entrano nei territori piano piano con il consenso e la corruzione degli amministratori pubblici entrando nella cultura della gente come ad esempio a Bergamo dove si fa una grande festa di San Pellegrino o a Perugia dove si organizza ogni anno la festa Eurochocolate e a Gualdo Tadino Rocchetta sponsorizza la grande festa popolare dei giochi delle porte.
Quando le multinazionali dell’Acqua vengono ostacolate da i cittadini, ricorrono a i prefetti cio quelli che dovrebbero tutelare gli interressi della cittadinanza e invece tutelano quelli dei privati cosi com’è sucesso a Santo Stefano e a Boschetto di Gualdo.
Si è parlato infine della normativa sulle Acqua minerali che in Italia è inesistente e tratta le acqua minerale come le miniere (dlgs 152/2006) lasciando il potere alla regioni di concedele allo sfrutamento senza conoscere bene i territori, senza tenere conto della potabilità o delle esigenze legate ai bisogni del servizio idrico che invece vengono gestiti dagli ATO e provincie. Anche i comuni spesso vengono ignorati nei affidamenti che possono essere rilasciati all’insaputa dei sindaci e delle popolazioni che rischiano di rimanere senza acqua o con acqua di scarsa qualità. Quindi è necessario una normativa che integri l’acqua minerale con l’uso idropotabile cioe dei servizi idrici, che annulli le concessioni allo sfrutamento industriale e commerciale dell’acqua e la restituisca alle comunità locali; che abolisca lo scavo dei pozzi e i emungimenti per usi industriali che provocano grandi disastri ambientali. Questo perche parliamo di acqua, argomento unico perche proviene dalle stesse falde e deve essere conservata per il nostro futuro. La battaglia delle Acque minerale non deve essere “la sorella povera” della battaglia per la ripubblicizzazione del SII. Noi invitiamo tutti comitati locali a verificare le sorgenti che vengono imbottigliate nei loro territori, le conessioni con i acquedotti e a verificare la qualità e la quantità dell’Acqua che devono rispeso a quella che viene regalata alle imprese d’imbottigliamento per i loro profitti. Vogliamo inoltre istituire un apposita sezione sulle acque minerali nel sito del Forum nazionale per realizzare una mappatura sulle concessioni allo sfruttamento industriale esistenti in Italia.