Auteur: ANDREA AGOSTINI Date: À: forumgenova Sujet: [NuovoLab] rabbia in valbisagno : non siamo la pattumiera per tutte
le emergenze
dal mercantile di sabato 22 novembre 2008
Rabbia in Valbisagno
«Non siamo la pattumiera
per tutte le emergenze»
Cittadini e comitati di Gavette - Volpara si sono riuniti ieri pomeriggio in
un¹assemblea pubblica. Venerdì prossimo una manifestazione bloccherà il
traffico
?Stanchi, delusi, ma soprattutto arrabbiati gli abitanti della zona Gavette
- Volpara: cittadini e comitati si sono riuniti ancora una volta ieri in
un¹assemblea pubblica presso la società di mutuo soccorso La Democratica,
per fare il punto della situazione e organizzare la protesta, che sfocerà in
una manifestazione annunciata per venerdì prossimo.
«Questa è la pattumiera di Genova», «Ci vogliono ammazzare», «per
l¹amministrazione siamo solo dei rompipalle»: queste le frasi che si
sentivano in sala. Perché nella zona - hanno denunciato i cittadini - il
problema non è soltanto la presenza del fangodotto e dell¹impianto di
Volpara, ma il sospetto, per alcuni già certezza, che ogni emergenza della
città venga scaricata in appena due chilometri della zona, dove si
continuano ad aggiungere problemi nuovi senza risolvere quelli precedenti.
«Per la soluzione del problema del fangodotto l¹amministrazione ha già
parlato di tempi lunghi, circa dieci anni - ha detto Andrea Agostini di
Legambiente - ma nel frattempo ci sono molte altre cose su cui si può e si
deve interventire».
Ad esempio, la presenza della rimessa Amt: «dopo la chiusura di quella di
Boccadasse, sono stati piazzati qui 100 pullman senza chiedere nulla a
nessuno. - ha detto ancora Agostini - Alle 5:30 del mattino molte linee
iniziano il turno, i motori si accendono e stanno lì fermi per un po¹». Il
risultato è «una camera a gas, proprio sotto una scuola».
Tra le altre emergenze c¹è l¹ex fabbrica Moltini, di cui i cittadini
chiedono la messa in sicurezza in quanto «piena di amianto e prodotti
fortemente tossici», il parcheggio dei mezzi Aster, che contribuiscono ad
aumentare l¹inquinamento della zona, e il controllo delle emissioni del
forno crematorio del cimitero di Staglieno.
«Agli occhi degli abitanti della zona, l¹amministrazione ha perso
credibilità per impegni presi pubblicamente e poi sempre disattesi. - ha
detto ancora Agostini - Se non la recupera attraverso atti concreti, si
aprirà lo scontro sociale perché la gente è stanca di promesse».
Tra le preoccupazioni principali dei cittadini c¹è anche la spaventosa
incidenza di tumori, che nell¹area, «secondo i dati dell¹Ist - ha precisato
l¹esponente di Legambiente - raggiunge livelli superiori a quelli di
Cornigliano quando erano attivi i forni Italsider».
«Due mesi fa abbiamo chiesto ancora una volta spiegazioni, che non sono
arrivate - ha detto Barbara Testini, presidente del comitato Banchelle - per
questo il 28 novembre chiamiamo tutti i cittadini a partecipare ad una
manifestazione contro il fangodotto e per farci sentire, chiedendo un
incontro al comune».
L¹appuntamento è alle 17 al centro sportivo Gavette. Da qui partirà la
manifestazione, che lungo il suo percorso arriverà anche alla misura estrema
del blocco del traffico cittadino. «Dal momento che i problemi sono diversi
- ha aggiunto Testini - intendiamo anche fare incontri mirati con singole
autorità e persone competenti».