Auteur: Rosario Gallipoli Date: À: forumlecce Sujet: [Lecce-sf] lotta per la casa a Gallipoli
No sgomberi, No arroganza, No repressione. Lotta per la casa come diritto inalienabile di tutti i cittadini.
E' grave l'atteggiamento del Sindaco di Gallipoli, tenuto in occasione del mancato consiglio comunale del 20 novembre. Dopo 4 ore di attesa in Comune, senza risposta e senza degnarsi di dare ascolto alle richieste da parte del comitato per un incontro informativo sulla questione rinvio Consiglio Comunale, malgrado il malessere dell'attesa della gente; Il Sindaco esce furioso dalla sua stanza perdendo, lui si, le staffe e non le famiglie di sfrattati come da lui riportato ai giornali, e con atteggiamento offensivo e lesivo della dignità delle famiglie presenti, minaccia e denigra tutti dicendo che vi era strumentalizzazione dei bisogni della gente, con fare minaccioso dice alle donne presenti: "con voi ci vediamo dopo e decido io quando vi devo incontrare e non voi"
Denunciamo all'opinione pubblica questo suo fare da "podestà", lesivo dei diritti costituzionali della popolazione che chiedeva solamente di essere ascoltata.
La dimostrazione che noi non ci facciamo strumentalizzare stà tutta nel comunicato che abbiamo fatto alla stampa, dove diciamo chiaramente che anche l'atteggiamento della minoranza è stato di abbandono delle famiglie:
Quando si dice che si vuole affrontare i problemi della gente e si dice che si è solidali, crediamo che si dimostri con i fatti e non solo a parole o con comunicati sterili. Di fatto, i consiglieri di minoranza, (speriamo non doverli ringraziare con sottomissione visto che quello che hanno fatto, presentando una mozione in favore delle famiglie di sfrattati, la riteniamo un dovere di ogni amministratore), sono andati via dal comune malgrado sapevano che le famiglie avevano deciso di parlare con il Sindaco per avere informazioni nel merito, sapevano che vi era grande tensione dovuta a mesi e mesi di ansia con la paura di essere sbattuti in mezzo alla strada con bambini anziani ecc.
Qualcuno della minoranza si è lamentato perché abbiamo detto che hanno avuto un comportamento poco dignitoso: Ebbene, chi stà dalla parte della giustizia, quella vera; chi ritiene che le famiglie, visto le condizioni ampiamente pubblicizzate del rischio sgomberi, vanno sostenute; chi è veramente in buona fede e non vuole strumentalizzare come và dicendo il Sindaco, eludendo di fatto, il problema reale; chi si pone a fianco delle persone e dei loro diritti, non deve avere ne paura ne vergogna a sostenere ciò che è giusto.
Quindi: facciamo appello a tutti coloro che sono sinceramente democratici, che ritengono che questo sistema sociale ha toccato il fondo negando tanti diritti fondamentali per i popoli del mondo intero, a schierarsi con coraggio e unirsi alla giusta lotta degli sfrattati di Gallipoli, a firmare la petizione di solidarietà già firmata da oltre millecinquecento persone.
Facciamo appello ai pescatori, ai lavoratori della nettezza urbana, agli edili, agli studenti ad unirsi a questa sacrosanta lotta contro chi denigra, minaccia e rifugge dai suoi doveri di amministratore.