Autore: FAI Torino Data: To: cerchio Oggetto: [Cerchio] Torino. Facciamo la festa agli alpini!
Torino. Facciamo la festa agli alpini!
A Torino ci sono tanti mercati rionali, dove la gente della zona fa le compere, cercando di spendere il meno possibile, in questi tempi di salari bassi, lavoro precario, istruzione, salute, trasporti sempre più cari.
Uno di questi mercati è in via Cottolengo: è un mercato domenicale dove vendono e comprano e si incontrano gli abitanti della popolosa zona di Porta Palazzo.
Da lungo tempo media, partiti xenofobi e comitati "spontanei" ne invocano la chiusura. Dicono che il mercato è abusivo, incontrollabile.
A due passi dalla più grande piazza commerciale della città, dove lavoro nero e sfruttamento bestiale non provocano interpellanze né proteste, il pericolo pubblico numero uno è rappresentato da qualche decina di banchi senza licenza. Il fatto veramente intollerabile per i razzisti è che il mercato è gestito e vissuto soprattutto dai tanti immigrati che abitano in zona.
A partire dall'inizio di ottobre, quando le autorità hanno fatto schierare duecento uomini armati per impedirne lo svolgimento, ambulanti, antirazzisti e semplici frequentatori del mercato sfidano ogni domenica l'esercito e la polizia per riconquistare metro per metro la strada. Scene da occupazione nazista, con le truppe in mezzo alle case, ma anche scene di gente che sta trovando il coraggio e l'intelligenza di resistere e reagire.
Domenica prossima, i cosiddetti "comitati spontanei" - un pugno di commercianti e torinesi razzisti che si attribuisce ogni giorno il diritto di parlare a nome di interi quartieri - organizzeranno, proprio in via Cottolengo, una festa per ringraziare le truppe di occupazione per il lavoro che hanno svolto fino ad oggi.
Al contrario dei comitati, noi pensiamo che siano tanti i torinesi, quelli nati qui e quelli nati altrove, che non vogliono una città in guerra, che non vogliono che venga chiuso uno spazio che serve al quartiere. Chi è fuori posto sono le truppe di occupazione, chi è fuori posto sono quelli che vogliono la guerra tra poveri.
Vediamoci in piazza della Repubblica domenica 23, dalle 10,30 in poi, per difendere Porta Palazzo dall'occupazione militare e dai razzisti che la sostengono.
Porta la tua bancarella, per vendere, scambiare o regalare ciò che vuoi. Oppure un pallone per sfidare i tuoi vicini. Oppure della musica, cibo o bevande. Oppure solo te stesso e la tua voglia di chiacchierare. Non servono licenze: la vita, quella vera, è abusiva.