[NuovoLab] Porca Diaz

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Autore: Carloge
Data:  
To: Forumgenova
Oggetto: [NuovoLab] Porca Diaz


Porca Diaz



“Un
due tre, viva Pinochet, quattro cinque sei, a morte gli ebrei, sette
otto nove, il negretto non commuove”. (Anonimo tutore dell'ordine,
Genova 2001)

Quando viaggiavo ogni giorno da studente
pendolare mi capitò di dividere lo scompartimento del treno con due
signori che, dai discorsi che facevano, si qualificarono come
appartenenti alle forze dell'ordine. Chiacchieravano e si scambiavano i
resoconti delle ultime avventure. "Eri di servizio ieri, per la
partita?" "Si, quante gliene abbiamo date ai rossi. E domenica sarà
ancora meglio. Siamo a Livorno, sai quante zecche rosse potremo
menare?" "Te ne toglierai la voglia, eh?" "Puoi scommetterci".

Io
ascoltavo e mi chiedevo se fosse normale che dei tutori dell'ordine
potessero parlare così, riferendosi per giunta solo ad una partita di
calcio. Figuriamoci se si fosse trattato di manifestazioni politiche.
Quando
tutti noi abbiamo visto Genova ci siamo resi conto che l'andata al
governo delle destre aveva amplificato il problema in senso ancor più
drammatico.

Proviamo ad
inquadrare il paradosso. Nella scuola Diaz, nella notte cilena di
Genova, si scatenò un bel gruppetto di mele marce, tutte rigorosamente
selezionate e tutte nere uguali, più lucide delle Melinda, che agirono
in assoluta libertà fabbricando prove false, assalendo e ferendo cittadini italiani e stranieri inermi come Mark Covell, lasciando abbondanti pozze di sangue alla fine della loro sortita (definito succo di pomodoro dai giornalacci di regime).

I loro superiori, se dobbiamo credere alla sentenza di ieri, non c'erano o dormivano o stavano giocando a carte con Fini in questura, per passare il tempo. Adda passà a nuttata.
Cioè,
ripeto, le mele agirono violando una mappata di articoli del codice
penale e i loro superiori, ecco il paradosso, ancora a distanza di
sette anni non trovano doveroso assumersi la responsabilità di ciò che
i loro sottoposti fecero di illegale, pur ammettendo affinità con certi
macellai messicani. Vaja con Dios, chingado comunista coño.
A ben
guardare non sono stati assolti i vertici della polizia e condannate le
mele. Sono stati tutti mandati impuniti. Perchè il fatto non sussiste,
oltretutto.

In questo paese mostruoso che è l'Italia, in questo
tumore piduista abbarbicato al culo dell'Europa, è possibile, è
tollerato che, all'interno delle forze dell'ordine, vi sia un vero e
proprio allevamento di mele marce, tutte rigorosamente fasciste con
"faccetta nera" come suoneria del cellulare, gente che come vede un
manifestante in piazza pensa sia una "zecca comunista" e che è capace
non solo di agire contro la legge ma con il beneplacito dei suoi
superiori.

Immaginiamo se un fatto come quello della Scuola Diaz
fosse accaduto in Francia o in Germania, paesi che ho il viziaccio di
considerare veramente democratici e civili.
Dei poliziotti
aggrediscono di notte, pestandoli a sangue, dei manifestanti che stanno
dormendo gridando "viva Vichy e Le Pen" o invocando Adolf Hitler, i
forni crematori e il Reich millenario. Riuscite a credere che i capi
delle rispettive polizie ma non solo, i capi dei governi, non avrebbero
reagito con orrore e a colpi di dimissioni ad un tale rigurgito di
nazifascismo? Ricordo che in Italia non c'è stata una sola dimissione
né volontaria né richiesta, per i fatti di Bolzaneto, della Diaz e di
Piazza Alimonda.

E' una forzatura allora pensare che in Italia
il problema è la polizia politicizzata? E non politicizzata e basta ma
in senso fascista?
Si, perchè nelle forze dell'ordine sono
rappresentate tutte le voci politiche e ci sono fior di galantuomini.
Non saranno proprio tutti proletari da difendere pasolinianamente ma
sappiamo per certo che c'è chi si è vergognato per la mattanza della
Diaz. Il guaio è che le mele belle, lucide e sane non parlano e se
parlano lo fanno con voce troppo flebile.
La polizia italiana non è fascista, sono i fascisti che la inquinano che vorrebbero che lo fosse.
Oggi Pasolini
direbbe che sta con i poliziotti, ma non con quelli fascisti. E questa
Italia gli ricorderebbe sempre più le 120 giornate della sua Salò.

(Nella foto, Mark Covell, cittadino inglese ferito gravemente durante la mattanza della Diaz.)

http://ilblogdilameduck.blogspot.com/2008/11/porca-diaz.html


--

Carlo

Forum Per La Sinistra Europea - Genova

http://versose.altervista.org/

Coordinamento Genovese contro l'Alta Velocità

http://notavgenova.altervista.org/




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