著者: vecna 日付: To: hackmeeting 題目: Re: [Hackmeeting]
http://ask.slashdot.org/article.pl?sid=08/11/10/131234
guilt wrote: > uno che scrive una mail cosi' perche' "information wants to be free" a
> me fa ridere e lo dico come meglio credo, ciao
brava! ho peccato di presunzione di memoria e di presunzione d'esperienza.
la prima si spiega da qui, mail del 13/08 di bomboclat:
> cmq ho capito cosa intendi e penso che quei tentativi come netstrike che puntano
> alla partecipazione propongono mezzi alla portata di tutti, usare naptha
> come tu sai e' potenzialmente una cazzata (se sai un po' di teoria poi la pratica
> in se non e' impossibile), ma ti ricordo che anche tu quando trovavi
> un exploit non lo davi in mano al primo wannabe che non avrebbe saputo gestirlo al
> meglio (o almeno spesso si finisce per presumere cosi'), percio' perche' dare
> in mano una bomba a chi non ha mai lanciato un petardo? io non vorrei che gli scoppiasse
> in mano (denuncia -> dagli al terrorista -> galera? | multazza?).
il motivo per cui ho ricordato "information wants to be free" e':
software = informazione
netstrike = (comunita' * informazione)
se dai un software al 50%, tipo, wget, fai un netstrike al 50%.
decidere arbitrariamente di non dire/dare una tecnologia e' la stessa
cosa che viene fatta da lobby della security (o da chi altro ha vantaggi
monetari, strategigi, sessuali e culinari, del saper cose che gli altri
non sanno).
perche' sia non serve tenere la gente ignorante, ma piuttosto dargli
modo di responsabilizzarsi.
perche' se il problema e' il "ci si rischia di far male" sta al
programmatore salvaguardare l'utente, e l'utente decidere se fidarsi o
meno dal programmatore
perche' e' l'unica forza che c'e' nella distribuzione e nelle community,
pertanto, se si viene meno a quella frasetta, ci si ritrova ancora una
volta a combattere per ricreare un sistema tale quale al precedente.