[Forumlucca] scandalo sangue infetto, riparte il processo

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Autore: Massimiliano Piagentini
Data:  
To: forumlucca
Oggetto: [Forumlucca] scandalo sangue infetto, riparte il processo
12/11/2008 PROCESSO SANGUE INFETTO: INIZIATA UDIENZA
PRELIMINARE<http://lucca.blogolandia.it/2008/11/13/12112008-processo-sangue-infetto-iniziata-udienza-preliminare/>

roberto spinelli Giovedì, 13 Novembre 2008

E' cominciata l'udienza preliminare del processo "Plasma infetto", che vede
imputati tra gli altri l'ex direttore del servizio farmaceutico del
ministero della Sanita' Duilio Poggiolini e l'imprenditore farmaceutico *Guelfo
Marcucci*. Cinque associazioni di emofilici, e politrasfusi, in
rappresentanza di *2605 persone decedute per trasfusioni con sangue infetto
tra il 1985 ed il 2008* hanno chiesto al gup Loredana Di Girolamo di
costituirsi parte civile.

Guarda il Video
http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=16033



Gianni Barbacetto (di "Diario") ed Elena Cosentino (Bbc e "Diario"),
all'iniziativa organizzata nel 2007 dal Prc Garfagnana sullo scandalo del
sangue infetto:

http://www.youtube.com/watch?v=hEzmDHmevD8&feature=related

* *

*comunicato dell'associazione Politrasfusi italiani*

A cinque anni dalla trasmissione a Napoli dei fascicoli relative alle
indagini e agli accertamenti della Procura di Trento, *oggi 12 novembre si
tiene l'udienza preliminare e riprenderà il processo del sangue infetto.* Ne
dà notizia Angelo Magrini, componente della consulta delle associazioni
lotta all'AIDS del Ministero della Salute e presidente dell'Associazione
Politrasfusi Italiani (Api).

«L'Api - dice ancora Magrini - aveva promesso che sarebbe stata presente e
che avrebbe difeso i diritti dei propri associati e di tutti quelli che,
senza nessuna colpa se non quella di essersi fidati dei prodotti
emoderivati, hanno poi contratto malattie da emoderivati infetti». «Ebbene,
sia pure faticosamente, sia pure lentamente, siamo riusciti a superare le
lentezze della giustizia e gli innumerevoli cavilli difensivi opposti dagli
indagati e a presentarci di nuovo alla partenza».

*Alla sbarra ci sono Duilio Poggiolini, Guelfo Marcucci e altri *che
dovranno affrontare l'udienza preliminare e rispondere del reato di omicidio
colposo plurimo, aggravato dalla previsione dell'evento. Anche questa volta,
l'Api sarà presente col proprio legale Avv. Mauro Trevisson, si costituirà
parte civile e farà sentire la propria voce nel processo.

«In un paese in cui si dedicano enormi, spropositati spazi mediatici a
episodi, sì gravi, ma infinitamente più modesti, sia per il numero di
vittime che per la gravità dei misfatti addebitati, rispetto allo scandalo
del sangue infetto che ha ucciso e ferito migliaia di persone», continua
Magrini, «*riteniamo oggi assolutamente doverosa e opportuna una grande
visibile presenza di tutte le vittime*, dirette o indirette, del sangue.
Dopo anni d'incredibile silenzio, di disattenzioni da parte dei media, di
vane promesse da parte dei vari Ministri che si sono succeduti alla Salute,
dobbiamo cogliere quest'occasione di avere finalmente una cassa di
risonanza».

L'Api rilancia dunque la richiesta di alcune riforme che da tempo attende:
- L'approvazione del decreto attuativo concretizzare quelle riforme che dal
2003 al 2007 con la Legge Finanziaria hanno finalmente introdotto.
- Abrogazione di tutti i termini previsti per la presentazione delle domande
di indennizzo ex L. 210/1992 (art. 3, commi 1 e 7);
- Inserire gli operatori sanitari affetti da HCV contratta nel mondo del
lavoro.
- Adeguamento in automatico degli interessi delle rivalutazioni Istat fermi
dal 1992.
- Aggiornamento delle tabelle vigenti (risalenti al 1895: anni in cui non
esistevano né epatite C né l'aids) e eliminazione delle disparità
"territoriali" tra CMO e CMO. Individuazione di criteri obiettivi da
assegnare alle C.M.O. e sensibilizzazione di tutti i loro componenti sui
criteri da adottare.
- Affermare con chiarezza la natura reversibile dell'indennizzo in caso di
premorienza di ogni soggetto danneggiato da vaccinazioni, trasfusioni,
emoderivati etc., consentendo la reversibilità per 15 anni ai congiunti
dell'assegno vitalizio che il medesimo danneggiato già percepiva in vita,
prescindendo dalla causa della sua morte e cioè dal nesso causale tra
l'infermità ed il decesso.

*«L'invito che rivolgiamo»,* conclude Magrini, «ai familiari dei meno
fortunati e cioè di quelli che sono deceduti a causa di emoderivati infetti
è quindi quello di costituirsi parte civile: consentirà loro di richiedere
ai responsabili il risarcimento dei danni e al tempo stesso di far sentire e
far pesare nel processo la loro presenza e l'assenza di chi se n'è andato
prematuramente. Servirà infine ad aiutare i Pubblici Ministeri a dimostrare
la fondatezza delle loro accuse e a replicare con competenza e con efficacia
alle difese degli avvocati degli indagati». *Per costituirsi occorre
rivolgersi a un legale di fiducia.*

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