Autore: biondino Data: To: incontrotempo, percorso Oggetto: [Incontrotempo] roma, contestazione casa di cossiga
Oggi alle ore 15.30 oltre una cinquantinadi studenti del collettivo
autorganizzato, del mamiani in mobilitazioni, del virgilio e di altri
istituti della città si sono recati sotto casa del Presidente Cossiga per
consegnare una lettera.
Gli studenti e le studentesse inoltre tenevano cartelli e fogli, con su
scritto "vergogna", "chi copre le provocazioni neofasciste nelle piazze
studentesche?" "se sai qualcosa, non aspettarae trentanni per dirla".
La lettera, visto che il Presidente non si è affacciato, è stata quindi
attaccata con lo scotch sul portone del palazzo. Nel frattempo, gli uomini
della scorta identificavano tre studenti.
In allegato (e di seguito) la lettera consegnata ed i cartelli esposti.
Caro Presidente Cossiga,
In questi giorni a mezzo stampa stanno da Lei venendo rese note delle
*verità
per anni da tanti denunciate*, e proprio da Lei e da tanti altri "servitori
dello Stato" sempre negate.
Le piazze negli anni '70 venivano riempite di *agenti provocatori* per
avere
"pretesti" per dare il via alla repressione.
La polizia aveva l'incaricato di *"massacrare" *i manifestanti, non per
difendersi come dicevate, ma per far passare loro la voglia di stare in
piazza.
Esisteva una rete di *intelligence clandestina*, coordinata anche con
partiti e sindacati, che svolgeva un ruolo oscuro.
Esistevano* reparti dell'esercito* pronti ad intervenire per occupare
Bologna ed altre città del nostro paese.
Tutte azioni oscure, illegali, sporche – create ad arte per bloccare un
Movimento che *doveva farvi molta paura*. Anche adesso, sembra,
esistere *un'Onda
che vi fa paura*.
*Un'Onda che ha travolto* un governo che si sentiva sicuro dei suoi
sondaggi, un parlamento di delegati convinto di poter fare quello che
voleva
senza mai rendere conto a nessuno, una classe di dirigenti ed imprenditori
che sperava di poter usare la crisi economica per spremerci un altro po' ed
arricchirsi ancora un pochino..
E allora ci chiediamo: *cosa starà venendo studiato adesso nelle stanze
del
potere per fermarci?*
E ci chiediamo, allora, se per caso *le aggressioni di venti neofascisti*,
noti e stranoti, con tanto di mazze e tirapugni, nel bel mezzo di una
manifestazione a *piazza Navona*, con la complicità sorniona (come
testimoniato da curzio maltese) delle *forze dell'ordine*, c'entri qualcosa
con la paura che vi facciamo, e con le trappole che vorreste seminare.
*Caro Presidente Cossiga, non vogliamo aspettare altri trenta anni per
sapere cosa è successo veramente *a Piazza Navona e cosa sta venendo
discusso in qualche stanza di qualche ministero.
Del resto, nonostante in questo paese alcune cose sembrino *immutabili ed
immortali*, siamo portati a credere che fra trentanni Lei non potrà fare
altre candide confessioni.
*Ed allora, in sincerità, Le chiediamo: se la sa, ce la dica subito la
verità.*