[Nogelminispbo] Dai ricercatori precari

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Autore: Redcat*
Data:  
To: nogelminispbo
Oggetto: [Nogelminispbo] Dai ricercatori precari
Giro&rigiro...

Breve report assemblea del 3.11.08
Presenza: circa 50 persone.
Precari-e, qualche strutturato, qualche student*.

MONITORAGGIO di ciò che sta accadendo nelle varie facoltà/dipartimenti:
a COMUNICAZIONE i precari, insieme a ricercatori-docenti strutturati e a
tecnici amministrativi, si stanno vedendo e hanno deciso, di concerto
con il dipartimento, di organizzare un outing precario. Sono uscite
proposte relative a 2 laboratori: uno sulla forma del lavoro
all'università (proposta caldeggiata dai TA), l'altro su come questo
movimento è stato rappresentato dai media. L'idea generale è quella di
creare una rete di laboratori interdipartimentali.
A SCIENZE DELLA FORMAZIONE i precari lavorano di concerto con i
tirocinanti e con il dipartimento. Hanno organizzato un consiglio di
facoltà aperto, sul sito di facoltà è visibile la contrarietà del
dipartimento alla 133, prima della proclamazione delle lauree i docenti
leggono un documento e si tolgono le toghe per protesta. I precari
sarebbero interessati ad approfondire il tema dell'autoformazione, anche
sul piano tecnico (didattica e pedagogia dell'autoformazione).
--->gruppo didattica????

Ad ARTI VISIVE, così come a MEDICINA e PSICOLOGIA, la situazione è
abbastanza difficile, sia tra gli stabilmente che i diversamente
strutturati: i dipartimenti non rispondono. I docenti a volte appoggiano
documenti o si rendono disponibili per lezioni in piazza, ma sono pochi
a mobilitarsi, anche tra i precari. La situazione è analoga a
ITALIANISTICA, dove i dottorandi hanno elaborato un documento firmato
dai docenti, la cui partecipazione si è però limitata a quello, e a
cinema e a spettacolo. Tutti si è detto che è importante sia stare
dentro le varie situazioni (dipartimenti, facolta') che creare una rete
– avere una rete può sia aiutare a creare di iniziative comuni che ad
ovviare al fatto che all'interno di alcune realta' le persone non si
mobilitano.

LE STRATEGIE: La sinergia con gli studenti è centrale.

Dovremmo anzi cercare di essere più presenti e di prendere voce alle
varie iniziative. In vari si è detto: è un momento di mobilitazione
"alta", in cui non conviene avere tanti rapporti in cui "si chiede" alle
istituzioni. Prima si ritirano i provvedimenti, poi ci si siede ad un
tavolo. La retorica della (falsa) meritocrazia va smontata, occorre
lavorare su questo per non riproporre piattaforme come quella del PD.
Può essere smontata ribadendo: la centralità del valore sociale della
ricerca, la trasparenza delle prove e del reclutamento. Occorre non
farsi spiazzare: siamo contrari alla visione dell'AQUIS e alla falsa
meritocrazia fondata sul bilancio NON perché vogliamo lo spreco di
risorse pubbliche. Siamo in una fase costituente, in cui si può davvero
cercare di ripensare l'università attuale. Va spiegato a chiarissime
lettere che non siamo conservatori, che l'università attuale non sta
bene. L'interdisciplinarietà è un potente antidoto al potere baronale,
che è disciplinare. Detta in altri termini: occorre rimarcare che il
sapere è indisciplinato. ;-) Occorre cercare di non confinarsi
all'università ma di rapportarsi con l'esterno: es. sciopero della FIOM
del 12 dicembre e possibilità di sciopero generale, es. raccordo con
altre realtà precarie. (Si è riparlato dello sciopero del lavoro nero,
alla luce di un'esperienza fatta a Pisa, ma non si è deciso nulla in
merito).

LE DECISIONI: si è deciso di costituirsi in gruppi di lavoro.

Chi non si è gia' inserito si aggiunga.
1. gruppo che creerà un blog. Dentro il blog ci saranno autonarrazioni,
anche anonime (contro la storia dei baroni – 10 100 1000 autonarrazioni
;-)). Sul blog si avvierà il tentativo di costruire, dipartimento per
dipartimento, un'anagrafe dei diversi contratti e contrattini precari e
inversamente strutturati. Il blog sarà online presto, e sara' linkato
dal sito www.ricercatoriprecari.org/bologna. Il sottotitolo sarà
narrazioni precarie. Sul titolo bisogna pensarci, giacomino ci invierà
proposte (io avevo pensato qcosa tipo PRE(ca)STORIE / narrazioni
precarie: storie precarie: storie del passato, storie del presente,
storie che preludono prevedono predicono il futuro.) Partecipanti:
giacomo, claudia, eva.

2. gruppo che lavorerà su ricerca (individuazione di forme di
finanziamento per ricerca autonoma, es. progetti strategici di ateneo
per precari) e autoformazione, in coordinamento con gli studenti.

Partecipanti: anna, andrea, Giacomo, federico, lorenza, silvia, claudia.

3. gruppo che lavorerà sul progetto attuale di università (AQUIS etc.) e
sull'allargamento della piattaforma (es. richiesta del reddito minimo di
ricerca).
Partecipanti: paolo, federico, elisa, noemi, Maristella.

PROSSIMI APPUNTAMENTI E ASSEMBLEE: oggi incontro del gruppo 2, autonomia
della ricerca e autoformazione, con il gruppo di studenti che sta
lavorando su questo dentro l'occupazione. Ore 17, via zamboni 38.
Prossima assemblea mercoledi' 12, ore 17 (anche per organizzarsi per lo
sciopero del 14 a roma) La prossima settimana, il 12 probabilmente,
saranno anche organizzate lezioni in piazza solo di precari (questa
settimana alcuni di noi faranno lezione il 5, domani). Non si è deciso
se si va all'audizione il 10 indetta da Panzacchi, consigliere comunale
sulla ricerca, cui parteciperanno CGIL-CISL-UIL, Precaria (precari cnr).
E' uscita la proposta di andare mascherati, o facendo qualcosa di
ludico. Altri invece ritengono sia il caso di andare a sentire.
Proporrei: entro stasera chi puo' dia la disponibilita', cosi' max
domattina chiamiamo Panzacchi per dargli conferma/disconferma. Secondo
me dovrebbero esserci almeno uno della rete precari storico, che abbia
un minimo di memoria su quanto fatto negli ultimi anni, e uno/a nuovo.
Ma questa ovviamente è solo una proposta.

-- anna borghi