[Lecce-sf] Fw: Comunicato SF CARC su arresti di Pianura

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Author: Rosario Gallipoli
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To: forumlecce
Subject: [Lecce-sf] Fw: Comunicato SF CARC su arresti di Pianura
LA BORGHESIA CERCA DI CONFONDERE LA GENTE SUI RISULTATI DELLE LOTTE E DELLE
CONQUISTE COME E' SUCCESSO A PIANURA...
I COMPAGNI COMUNISTI FANNO CHIAREZZA ESALTANDO GIUSTAMENTE IL VALORE DELLE
LOTTE POPOLARI, DIMOSTRANDO CHE UNITI SI VINCE.

ROSARIO.

Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo (CARC)
Federazione della Regione Campania
Via Ulisse Prota Giurleo 199 - 80125 Ponticelli (NA)
e-mail: fed-reg-campana-carc@???; tel. 3496631080

L'attacco terroristico della Banda Berlusconi non passerà!
Libertà per chi ha lottato senza se e senza ma in difesa degli interessi
delle masse popolari!
Gli arresti del 6 ottobre scorso sono il tentativo terroristico del governo
Berlusconi di assegnare una punizione esemplare ad una vittoria esemplare.
La vittoria di Pianura è un esempio per tutte le popolazioni che lottano
contro la devastazione ambientale e l'attacco ai diritti: da Chiaiano a
Vicenza, da Ponticelli alla Val Susa. Pianura ha aperto la strada ad altre
lotte e rafforzato le lotte che erano già in corso. La vittoria di Pianura
trasmette infatti speranza perché dimostra che è possibile organizzarsi e
vincere, dimostra che è giusto osare lottare e osare vincere.
Per tutti questi motivi la vittoria di Pianura per il governo Berlusconi
rappresenta un "cattivo esempio" da cancellare, denigrare, criminalizzare e
distruggere: questo governo di speculatori, razzisti e fascisti per poter
portare avanti il suo programma di lacrime e sangue e di attacco ai diritti
dei lavoratori, studenti, pensionati, disoccupati, casalinghe e immigrati
deve infatti cercare a tutti i costi di schiacciare ogni forma di ribellione
e alimentare la rassegnazione e la sottomissione. "Pianura è un cattivo
esempio perché dimostra che è possibile vincere e quindi questa lotta va
denigrata, criminalizzata, schiacciata!", questo atto intimidatorio fa il
paio per molti versi con l'invio dell'esercito a Chiaiano e con le minacce
rivolte in questi giorni agli studenti e insegnanti in lotta: questa è la
linea del governo Berlusconi.
Gli arresti avvenuti in questi giorni sono frutto della combinazione di due
elementi: il tentativo di criminalizzare e denigrare la lotta di Pianura, da
un lato e un regolamento di conti all'interno della casta e dei partiti oggi
al Governo, dall'altro.
In generale noi siamo solidali e sosteniamo chi è colpito dalla repressione
perché si ribella e lotta contro il programma di miseria, guerra e
devastazione ambientale della borghesia, dei suoi governi di centro destra e
di centro sinistra, anche se ha posizioni e impostazioni ideologiche e
politiche diverse dalle nostre: è un aspetto della politica da fronte, si
basa sul fatto che mettiamo in primo piano l'obiettivo comune e la lotta
contro il nemico comune.
In questo caso ci siamo trovati di fronte al fatto che sono stati arrestati:
Marco Nonno, un caporione fascista che promuoveva la mobilitazione delle
masse popolari contro la riapertura della discarica per ottenere privilegi
per la sua classe ( quella degli sfruttatori, palazzinari, speculatori) e
per una minima parte delle masse popolari con le quali da buon fascista è
un "padre padrone" non a caso voleva ottenere la chiusura definitiva della
discarica di Pianura ma non gli interessa della lotta di Chiaiano; Nugnes,
l'assessore al Comune di Napoli del PD (la nuova destra) rappresentante di
un'altra fetta di intrallazzatori legali e illegali presente indirettamente
a Pianura (perché senza legami con le masse popolari) e in combutta con il
su detto fascista per tutelare gli interessi dei suoi sostenitori e clienti;
alcuni giovani Ultras della curva del Napoli, che hanno lottato in difesa
del proprio territorio dalle truppe di occupazione militare e che in parte
si sono fatti manovrare da Nonno e compari; alcuni compagni anarchici.
Nella grande mobilitazione avvenuta in quei giorni si sono infatti
sviluppate due tendenze: una non disposta a compromessi di sorta in cambio
della salute e del futuro della propria terra e dei propri figli, l'altra
alla ricerca di un sostegno popolare per trovare la forza di concludere bene
qualche affare. Le due tendenze che si sono sviluppate avevano anche
direzioni contrapposte: da un lato coloro che partecipavano alla lotta per
cercare di manovrarla nella direzione dei propri interessi e allo scopo
metteva una parte della popolazione contro l'altra, usando la minaccia e
l'intimidazione per affermare la propria egemonia; dall'altro chi aveva come
obiettivo finale la chiusura della discarica. Direzioni contrapposte che
esprimevano interessi irriducibilmente contrapposti: da un lato gli
interessi della classe di parassiti sfruttatori e speculatori e dall'altro
gli interessi di chi la mattina va a lavorare per riuscire a campare. In
particolare tra i loschi figuri, che avrebbero voluto tirare le fila della
mobilitazione ad esclusivo vantaggio degli interessi della classe di
oppressori che ci governa, possiamo distinguere tra una parte di reazionari
che cercano nella mobilitazione seguito e prestigio al fine di fare i propri
interessi e di consolidare una posizione di potere rispetto ai propri
concorrenti e complici (nella politica come negli affari); un'altra parte è
quella borghesia dedita all'intrallazzo, che si muove sul filo del rasoio
tra legalità e illegalità per fare profitti e di cui Nugnes è stato il capro
espiatorio, ma che anche Diodato scampato "miracolosamente" all'arresto ben
raffigura.
Una cosa è certa: se nella mobilitazione avesse prevalso la loro influenza,
la lotta di Pianura non avrebbe vinto per un motivo molto semplice: nel
momento in cui fosse stato raggiunto qualche accordo sottobanco per i propri
obiettivi particolaristici, la protesta si sarebbe spenta e la popolazione
avrebbe dovuto ingoiare la riapertura della discarica. Così non è stato
perché c'è stato chi ha spinto nella direzione contraria fino a farla
prevalere, chi ha spinto per affermare che l'obiettivo era il no alla
discarica senza se e senza ma, chi ha spinto per l'organizzazione del
presidio e l'autonomia di quest'ultimo dagli interessi di questo o quel
gruppo di speculatori, per la solidarietà con le altre lotte della Campania
e d'Italia.
Se oggi qualche speculatore e affarista è finito in galera, siamo certi che
ci resterà poco e che gli riserveranno il solito trattamento di favore che
la classe di parassiti cui appartengono fornisce ai propri manutengoli,
vittime sacrificali di un disegno più grande di loro (come in questo caso è
l'obiettivo più generale della Banda Berlusconi di porre fine alla lotta
contro discariche e inceneritori). E a loro di certo non andrà la nostra
solidarietà.
Solo la lotta senza quartiere e senza compromessi in difesa degli interessi
delle masse popolari ha portato Pianura alla vittoria. Solo la grande
mobilitazione di massa di lavoratori, disoccupati, studenti, casalinghe dei
giorni della battaglia ha consentito di vincere, per questo è doveroso
sviluppare la solidarietà con coloro tra questi che sono stati arrestati!
Quando si lotta per difendere la propria terra e le proprie condizioni di
vita dai progetti di speculatori e affaristi senza scrupoli, ribellarsi è
giusto e tutte le forme di lotta sono legittime anche se non sono legali.
Hanno occupato militarmente Pianura, per cercare di intimidirci e
terrorizzarci. Non ci sono riusciti. Si sono trovati davanti una resistenza
di popolo, tenace, collettiva! Adesso tornano alla carica, con le loro
rappresaglie, arresti e campagna mediatiche denigratorie.
Solo sviluppando la solidarietà di classe con questi, partecipando e
promuovendo iniziative per chiedere la loro liberazione potremo: 1.
difenderci la politica terroristica del governo Berlusconi di imposizione
manu militari delle sue decisioni di morte e punizioni esemplari per chi si
ribella; 2. assicuraci i risultati della vittoria conquistata e contrastare
efficacemente il piano del governo di farci ingoiare discariche ed
inceneritori; 3. rafforzeremo le lotte che con lo stesso obiettivo e
seguendo l'esempio di Pianura si stanno sviluppando in altre parti della
Campania e d'Italia.
La lotta di Pianura insegna che i fascisti anche quando promuovono e si
mettono alla testa di una mobilitazione popolare, quando dirigono le masse a
conseguire delle vittorie immediate, pongono in realtà le basi perché quelle
stesse vittorie siano rimesse in discussione domani, perché le masse
popolari escano da quella particolare lotta divise e indebolite, perché
rimanganosottomesse, oppresse e sfruttate dagli speculatori, dai padroni e
dai ricchi. In sostanza Pianura insegna che non sono i fascisti, ma i
comunisti che possono guidare le mobilitazioni popolari alla vittoria
immediata ponendo le basi per , costruendo e accumulando le forze per la
vittoria finale, per liberarsi da ogni oppressione, sfruttamento e
sottomissione. A Pianura i comunisti e con loro il movimento di sinistra
hanno spinto per collegare quella lotta a quella delle altre zone di Napoli,
della Campania e d'Italia, quindi per unire, mentre i fascisti perché i
rifiuti venissero scaricati e chi s'è visto s'è visto, quindi per mettere
masse contro masse. I comunisti hanno promosso la solidarietà da parte delle
masse popolari di tutta Italia e n Europa, attraverso la diffusione della
conoscenza della lotta in assemblee pubbliche organizzate dai comitati di
lotta per l'ambiente di altre città in Italia e in Europa e promuovendo lo
scambio di esperienze invitando questi comitati a Napoli, mentre i fascisti
hanno spinto per circoscrivere e isolare la lotta di Pianura. I comunisti
hanno mostrato chi sono i veri responsabili della gestione criminale dei
rifiuti, chi voleva gestire l'emergenza rifiuti sulla pelle delle masse di
Pianura, mentre i fascisti se la prendeva solo con Prodi e Bassolino. I
comunisti hanno spinto per rafforzare nelle masse mobilitate a Pianura la
fiducia in se stesse e nella propria forza, mentre i fascisti spingevano le
masse per mettersi nelle mani dei signorotti di turno.
In sostanza mentre i fascisti hanno lavorato per perdere domani ciò che si è
riusciti a ottenere oggi, i comunisti hanno lavorato perché la lotta di
Pianura contribuisse alla lotta per fare dell'Italia un nuovo paese
socialista, quindi a creare le condizioni per una soluzione definitiva del
problema dell'ambiente e della salute. Quando nel nostro paese saranno i
lavoratori organizzati a decidere cosa bisogna produrre per soddisfare i
bisogni di tutta la popolazione e di ogni individuo, come produrlo, che deve
produrlo e come ripartirsi tra loro quanto hanno prodotto, non sarà un
problema attuare "una politica che consideri seriamente l'intero ciclo della
gestione dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento". Le aziende che
oggi realizzano produzioni inquinanti e nocive non saranno chiuse gettando
per strada i lavoratori, ma saranno trasformate e adibite ad altri lavori
riconosciuti utili e necessari. E' evidente che anche solo questo renderebbe
inutile il traffico illegale di rifiuti tossici o pericolosi su cui si
ingrassano ecomafia ed imprenditori vari, semplicemente non ci saranno più.
La ricerca e al produzione di imballaggi biodegradabili, riciclabili e meno
voluminosi sarà un obiettivo per tutte le aziende che producono imballaggi e
un nuovo imballaggio biodegradabile, riciclabile e meno voluminoso non sarà
uno strumento per realizzare ecoprofitti con conseguente fallimento delle
aziende concorrenti e licenziamenti, ma uno strumento che verrà adottato da
tutte le aziende. Tutte le masse popolari saranno mobilitate per la
realizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti e per immaginare i
risultati che questo produrrà basta pensare alla dedizione, alla
determinazione e alla generosità cn cui già oggi si prodigano per la
tutela dell'ambiente nonostante un ordinamento sociale in cui
l'arricchimento è elevato a massima espressione del valore di un individuo e
a criterio cui tutto deve essere subordinato.
Solidarietà per chi lotta negli interessi delle masse popolari, non di chi
ha usato la lotta delle masse popolari per rafforzare il proprio seguito e
prestigio al fine di fare i propri interessi!
Costruiamo un fronte unitario di solidarietà di classe con chi lotta!
Rivoltiamo questo attacco repressivo contro il governo Berlusconi, per
rafforzare la lotta condotta a Chiaiano e in altre parti della Campania e
d'Italia contro la devastazione ambientale e l'attacco ai diritti.
Facciamo come a Vicenza, non diamogli tregua in nessun campo: Costruiamo il
controllo popolare dei nostri territori: organizziamo ovunque Comitati
Popolari di Controllo per Blocco Popolare!
Il controllo popolare contribuisce alla lotta per liberarci definitivamente
dalla classe di parassiti che ci governa e ci terrorizza, alla lotta per
porre fine alle sofferenze di società putrida, alla lotta per fare
dell'Italia un nuovo paese socialista!