E pensare che ora veltrusconi cavalca il movimento di protesta E domani
dovremo assistere alla rappresentazione teatrale del circo massimo. Lunedì
naturalmente saranno pronti al buonismo, agli accordi, agli scambi, al
"senso di responsabilità". Non c'è limite al cinismo ed all'ipocrisia, non
si cambiano rotta neppure davanti ai pericoli che incombono sulle libertà in
questo paese perché loro fanno parte dei privilegiati ovviamente, della
casta. Altro che senso dello stato. Diciamocelo, costoro intendono solo il
loro interesse, se non proprio persnale certamente di gruppo, partito,
lobby, poteri vari, locali e non. è questo il punto e non berlusca ed i
fasciisti che tali sono stati e continuano ad essere.il problema èì quella
che un tempo era la sinistra ed il problema, purrtoppo, è anche la sinistra,
quella di oggi fuori dal parlamento il cui linguaggio, i cui litigi,
conflitti mi sono del tutto estranei ed anzi, mi danno un fastidio mortale.
Come ci hanno ridotti? Che pena e che rabbia e scusate lo sfogo!
giovanna caviglione
> "Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole
>
private denaro pubblico"
Mi sembra che i precedenti governi di
> centro-sinistra abbiano comunque fatto del loro meglio per seguire il solco
> che sta arando al meglio la Gelmini... Impossible combattere la destra
> assorbendo e ciucciando la sua cultura.
Dario
ugo ha scritto:
> Discorso
> pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso dell¹Associazione a
>
> difesa della scuola nazionale (Adsn), a Roma l¹11 febbraio 1950.
>
> Facciamo
> l¹ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un
> partito
> dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la costituzione,
> non
> la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasfornare
>
> l¹aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una
>
> larvata dittatura.
> Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e
> per trasformare le
> scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le
> scuole di stato hanno
> il difetto di essere imparziali. C¹è una certa
> resistenza; in quelle scuole c¹è
> sempre, perfino sotto il fascismo c¹è
> stata. Allora, il partito dominante segue
> un¹altra strada (è tutta
> un¹ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a
> trascurare le scuole
> pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si
> anemizzino e
> comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole
> private. Le
> scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure
> cominciano
> ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si
>
> comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in
>
> fondo sono migliori, si dice, di quelle di stato. E magari si danno dei
> premi,
> come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini
> che saranno
> disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole
> pubbliche alle scuole
> private. A ³quelle² scuole private. Gli esami sono
> più facili, si studia meno e
> si riesce meglio. Così la scuola privata
> diventa una scuola privilegiata. Il
> partito dominante, non potendo
> trasformare apertamente le scuole di stato in
> scuole di partito, manda in
> malora le scuole di stato per dare la prevalenza
> alle sue scuole private.
> Attenzione, amici, in questo convegno questo è il
> punto che bisogna
> discutere.
> Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d¹occhio i cuochi
> di questa
> bassa cucina. L¹operazione si fa in tre modi, ve l¹ho già detto:
> rovinare le
> scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i
> loro bilanci.
> Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il
> controllo sulle scuole
> private. Non controllarne la serietà. Lasciare che
> vi insegnino insegnanti che
> non hanno i titoli minimi per insegnare.
> Lasciare che gli esami siano burlette.
> Dare alle scuole private denaro
> pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole
> private denaro pubblico.
>
> (Pubblicato sulla rivista ³Scuola democratica², 20 marzo 1950).
>
>
>
>
>
> ub
>
>
>
>
>
> --------------------------------------------------
> Non
> potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal
>
> --------------------------------------------------
>
> Ugo Beiso
>
> Moderiamoci: no html, risposte private in privato: il reply e' alla lista,
>
> e viene letto da tutti gli iscritti.
> L'iscrizione alla lista e' aperto a
> tutt*, ma consigliato solo alle persone
> che agiscono localmente per
> iniziative "di movimento" a Genova.
> Per annullare l'iscrizione a
> questo gruppo, vai su: :
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