NO ALLA SVENDITA DELL'UNIVERSITA'
manifestazione cittadina
Giovedì 23 Ottobre alle ore 15:00
con concentramento in Piazza S. Antonio.
*Per aderire alla manifestazione scrivi a *
*adesionicorteo23@??? *
***e inserisci nome, cognome e professione (per adesioni individuali) o nome
dell'associazione.*
L'accesso ad un'istruzione di qualità è condizione fondamentale per la
crescita culturale della società. Le nuove generazioni non avranno questa
possibilità.
Da troppi anni la Scuola e l'Università pubblica hanno rappresentato per i
governi che si sono succeduti solo onerose voci di spesa da tagliare,
piuttosto che istituzioni su cui investire. La Legge Tremonti (133 / 08)
rappresenta il passo conclusivo di un processo di destrutturazione
dell'università pubblica.
La Legge 133/08* presenta* una serie di misure che, considerata la gravità
inaudita, devono essere ritirate immediatamente:
*I tagli progressivi fino a 1.400 milioni di euro* costringeranno gli Atenei
a trasformarsi in *fondazioni *di diritto privato, con un *inevitabile e
incontrollato aumento delle tasse d'iscrizione*: l'Università per tutti di
fatto sparirà, l'accesso all'istruzione diventerà un privilegio legato al
reddito e non più un diritto.
La privatizzazione delle Università-fondazioni renderà meno libera e
indipendente la *ricerca*, vincolandola agli *interessi dei finanziatori
privati*: la ricerca di base - non suscettibile di un immediato sfruttamento
economico – sarà annientata.
*La riduzione indiscriminata degli organici *(solo 1 nuovo assunto per ogni
5 pensionamenti) renderà del tutto impossibile garantire una didattica di
qualità, con un appiattimento generale dell'offerta e *l'incapacità di
mantenere la copertura anche dei corsi fondamentali. *
Migliaia di *precari* della ricerca e del settore tecnico-amministrativo
vedranno definitivamente svanire - dopo numerosi anni dedicati alla ricerca
e all'Università - la possibilità di una stabilizzazione della propria
posizione lavorativa. *Un licenziamento preventivo*. (vedi anche l'art. 37
del ddl 1441 quater, disposizioni in materia di stabilizzazioni).
*Gli effetti di questi provvedimenti graveranno su ogni grado
dell'Istruzione, negheranno a moltissimi l'accesso alla cultura, colpiranno
anche le economie delle città universitarie come Pisa*.
*QUESTI PROBLEMI RIGUARDANO TUTTI *
*E' necessario rimettere subito il tema dell'istruzione pubblica,
dell'Università e della ricerca al primo punto dell'agenda politica del
paese.*
Questo corteo è una tappa di una mobilitazione che proseguirà abbracciando
diverse forme di lotta. Chiediamo alle istituzioni universitarie e del
territorio di prendere una posizione chiara e forte e che dimostrino
concretamente la loro opposizione alla legge. In difesa di un'università che
sia realmente pubblica e per il ritiro immediato della legge 133/08,
invitiamo la cittadinanza, gli studenti e tutte le realtà associative e di
movimento del territorio a partecipare al corteo