Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 22 ottobre dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di 
Genova, 334° ora in silenzioper la pace.
Incollo di seguito il volantino che verrà distribuito
*Quale pace senza giustizia? *
*7 anni fa governanti e presidenti dei paesi del g8 si sono riuniti in 
questo palazzo assicurando che avrebbero discusso di provvedimenti 
destinati a garantire al mondo pace e giustizia.
Sappiamo bene com'è andata: Carlo Giuliani ucciso, la città ingabbiata, 
diritti sospesi, licenza di uso delle armi da fuoco per e forze 
dell’ordine. E “naturalmente” nessun provvedimento vero per pace e 
giustizia.
L'ultimo dei processi relativi a quei giorni, quello contro 29 persone 
appartenenti alle polizia di stato sta per giungere a conclusione.
Queste persone sono accusate di gravissimi reati che vanno dalle lesioni 
inferte ai 93 manifestanti presenti alla scuola Diaz-Pertini, al falso e 
calunnia per aver redatto il verbale d'arresto con prove false (le due 
bottiglie molotov). Di seguito un breve stralcio del verbale redatto il 
22 luglio 2001.
*
[...] Appena giunti sul luogo il personale operante notava un gruppo di 
giovani che alla vista dei verbalizzanti, chiaramente riconoscibili 
poiché indossanti l'uniforme e o le casacche recanti la scritta 
"polizia", al fine di compromettere il regolare svolgimento delle 
operazioni di p.g., provvedevano immediatamente ad assicurare 
dall'interno l'ingresso dell'edificio scolastico impedendo che il, 
personale di Polizia vi potesse entrare. Immediatamente dopo i medesimi 
giovani provvedevano a chiudere dall'interno l'ingresso principale della 
scuola anche al fine di avere il tempo necessario per occultare armi e 
per organizzare un'attiva resistenza. Nella circostanza infatti, dopo 
avere forzato il cancello che consente l'accesso all'interno dell'atrio 
della scuola, grazie all'utilizzo indispensabile di un furgone in 
dotazione ai Reparti Mobili della P.S., il personale operante, 
guadagnato l'atrio della scuola, veniva fatto oggetto di una fittissimo 
lancio di oggetti di ogni genere. Quanto sopra quindi, rafforzava 
vieppiù nel personale operante il profondo convincimento che 
effettivamente all'interno del predetto edificio i giovani manifestanti 
detenessero armi di ogni genere. Pertanto, appena riusciti a forzare, 
non senza difficoltà, il portone d'ingresso della scuola in parola, si 
provvedeva ad effettuare una perquisizione ai sensi dell'articolo 41 del 
T.U.L.P.S. Nella circostanza i giovani presenti all'interno, resisi 
conto dell'ingresso degli operanti, cercavano di resistere 
ulteriormente: dapprima ingaggiando colluttazioni con i procedenti ed in 
seguito disperdendosi per i vari piani dell'edificio anche per 
garantirsi la possibilità di poter tendere inaspettatamente ogni sorta 
d'agguato. Quanto appena segnalata, trova .piena conferma alla luce 
dell'avvenuto accoltellamento al torace dell'Agente SC. NUCERA Massimo, 
in forza al Nucleo Sperimentale Antisommossa del I reparto mobile di 
Roma attualmente aggregato all’ufficio in intestazione, episodio che non 
aveva ulteriori e drammatiche conseguenze solo grazie all'utilizzo da 
parte del predetto operatore di polizia di un giubbotto protettivo, come 
meglio indicato nella relazione di servizio che si allega. L'attiva 
resistenza posta in essere dai citati giovani veniva superata solo 
grazie alla presenza di un nutrito contingente di operatori. Si 
rappresenta, peraltro, che nelle concitate fasi d'ingresso e durante la 
colluttazione, i giovani in argomento provvedevano intenzionalmente a 
lanciare verso ogni luogo i propri zaini, ciò, evidentemente per rendere 
impossibili le operazioni di attribuzione delle responsabilità penali 
relative all'eventuale rinvenimento e sequestro di armi. Le operazioni 
di ricerca, rese ancor più compiesse proprio in considerazione 
dell'atteggiamento assunto dai citati giovani, consentivano di rinvenire 
e sequestrare, come meglio descritto nel verbale che si allega, quanto 
segue: n/2 bottiglie contenente liquido infiammabile e innesco, 
cosiddette "molotov"; [...]
*La Procura di Genova ha chiesto condanne per un totale di 110 anni di 
reclusione.
Ma la maggior parte degli imputati sono già stati "politicamente" 
assolti dai propri vertici, che li hanno premiati con un’indecente serie 
di promozioni.
Le ultime udienze si terranno il 16 e 17 ottobre ore 10 presso il 
Tribunale di Genova.
Mercoledì 29 ottobre in Piazza De Ferrari dalle 18 alle 19 durante l’ora 
in silenzio mostra fotografica sul blitz alla scuola Diaz.
X info sul processo > 
www.processig8.org <http: //
www.processig8.org>
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