Alcune centinaia di student* si sono ritrovati ieri 16 ottobre nel giardino di Scienze Politiche per discutere le modalità di mobilitazione di facoltà, contro le proposte di legge Tremonti-Gelmini. Lassemblea auto-organizzata e auto-convocato ha dato voce a proposte diverse ma è convenuta sulla necessità di farsi sentire dentro e fuori lUniversità. Contrariamente alle voci che si stanno diffondendo, ciò di cui si voleva discutere non era tanto se occupare o non occupare, bloccare o non bloccare la didattica, quanto piuttosto far emergere proposte e modalità di lotta riempiendo la mobilitazione di contenuti e pratiche nuove ed orizzontali. La mobilitazione infatti va oltre la banalizzante antinomia occupazione-non occupazione, ma si plasma costantemente attraverso la discussione critica, lagire quotidiano e lintreccio di percorsi soggettivi (non lasciamo che lunica via percorsa sia quella della rappresentanza, ma prendiamo la parola tutti e tutte!). Grazie alla creatività e spontaneità degli studenti e delle studentesse presenti ieri, lassemblea ha delineato percorsi eterogenei, tra cui la creazione di circa 5 gruppi di lavoro e la scelta di unaula quale punto di riferimento per convogliare progetti e idee. Questo processo di riappropriazione dellUniversità è però sempre aperto a nuove presenze e pratiche proprio perché si fonda sullauto-organizzazione.
La bacheca con i contatti e i gruppi di lavoro è in sede, in Strada Maggiore.
SABATO E DOMENICA ALCUNE AULE DELLA FACOLTA' RESTERANNO APERTE DALLE 10 ALLE 20 PER CONSENTIRE AI GRUPPI DI LAVORO DI PROSEGUIRE I LORO STUDI E PROGETTI E PER CONTINUARE A INCONTRARSI E CONFRONTARSI.
Inoltre in vista della manifestazione dAteneo del 21 Ottobre (quando si riunirà il Senato Accademico), ci troviamo tutt* LUNEDI 20 OTTOBRE alle 16.00 IN AULA 2