Autor: aunchb@tin.it Data: Para: forumlucca Asunto: [Forumlucca] reginetta tv
ora lo fanno diventare anche una reginetta tv
I
ntervistato durante la
Vita in diretta
Bulgaria-Italia, parla l'ultrà degli scontri:
''Nessun coro per il Duce, cantavamo l'inno nazionale''
Andrea
Palmeri, 29enne di Lucca fermato a Sofia, sminuisce le accuse della
polizia: ''E' una cosa montata. La bandiera bruciata è quella di una
squadra di calcio''
ascolta la notizia
Roma, 15 ott. (Ign) – “In
quei momenti c’è adrenalina, non pensi a quello che fai, ti senti
invincibile nella rissa”. Lo dice in un’intervista a 'La Vita in
diretta' su Raiuno Andrea Palmeri, il 29enne di Lucca fermato a Sofia
dalle autorità bulgare accusato di aver preso parte agli scontri
avvenuti tra tifosi prima della partita tra l’Italia e la Bulgaria.
Palmeri sminuisce la ricostruzione fatta dalla polizia, ammette la
rissa con i tifosi del Csk, ma nega che mentre il gruppo di supporter
italiani raggiungeva lo stadio della capitale sono stati cantati cori
in onore del Duce: “E’ una cosa montata, noi abbiamo cantato l’inno
nazionale”. Anzi, spiega, sono i tifosi della Bulgaria che hanno
“fischiato durante il nostro inno, che non si riusciva a sentire”.
E
sulla bandiera bruciata e i saluti romani immortalati dalla immagini
trasmesse in televisione, Palmeri controbatte: “Non era una bandiera
bulgara, ma la bandiera di una squadra di calcio Uno dovrebbe essere lì
per capire. E il saluto romano è vero, l’ho fatto. Ma era un momento
particolare, sono gesti di risposta al tifo avversario”. Il trattamento
avuto dalle forze dell’ordine di Sofia per l’ex capo degli ultras
‘Bulldog’ di Lucca, “è stato corretto. Anche se là non avevano le celle
di sicurezza e ci hanno tenuti ammanettati a una sbarra di ferro per
dieci, quindici ore. Ma ci hanno portato da mangiare e da bere