[NuovoLab] 333° ora in silenzio per la pace

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Autore: norma
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To: controg8, forumgenova@inventati.org
Oggetto: [NuovoLab] 333° ora in silenzio per la pace
Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 15 ottobre dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di
Genova, 333° ora in silenzioper la pace.
Incollo di seguito il volantino che verrà distribuito

*Quale pace senza giustizia?
*

7 anni fa governanti e presidenti dei paesi del g8 si sono riuniti in
questo palazzo assicurando che avrebbero discusso di provvedimenti
destinati a garantire al mondo pace e giustizia.
Sappiamo bene com'è andata: Carlo Giuliani ucciso, la città ingabbiata,
diritti sospesi, licenza di uso delle armi da fuoco per e forze
dell'ordine. E "naturalmente" nessun provvedimento vero per pace e
giustizia.
L'ultimo dei processi relativi a quei giorni, quello contro 29 persone
appartenenti alle polizia di stato sta per giungere a conclusione.
Queste persone sono accusate di gravissimi reati che vanno dalle lesioni
inferte ai 93 manifestanti presenti alla scuola Diaz-Pertini, al falso e
calunnia per aver redatto il verbale d'arresto con prove false (le due
bottiglie molotov). Di seguito un breve stralcio del verbale redatto il
22 luglio 2001.

[...] Appena giunti sul luogo il personale operante notava un gruppo di
giovani che alla vista dei verbalizzanti, chiaramente riconoscibili
poiché indossanti l'uniforme e o le casacche recanti la scritta
"polizia", al fine di compromettere il regolare svolgimento delle
operazioni di p.g., provvedevano immediatamente ad assicurare
dall'interno l'ingresso dell'edificio scolastico impedendo che il,
personale di Polizia vi potesse entrare. Immediatamente dopo i medesimi
giovani provvedevano a chiudere dall'interno l'ingresso principale della
scuola anche al fine di avere il tempo necessario per occultare armi e
per organizzare un'attiva resistenza. Nella circostanza infatti, dopo
avere forzato il cancello che consente l'accesso all'interno dell'atrio
della scuola, grazie all'utilizzo indispensabile di un furgone in
dotazione ai Reparti Mobili della P.S., il personale operante,
guadagnato l'atrio della scuola, veniva fatto oggetto di una fittissimo
lancio di oggetti di ogni genere. Quanto sopra quindi, rafforzava
vieppiù nel personale operante il profondo convincimento che
effettivamente all'interno del predetto edificio i giovani manifestanti
detenessero armi di ogni genere. Pertanto, appena riusciti a forzare,
non senza difficoltà, il portone d'ingresso della scuola in parola, si
provvedeva ad effettuare una perquisizione ai sensi dell'articolo 41 del
T.U.L.P.S. Nella circostanza i giovani presenti all'interno, resisi
conto dell'ingresso degli operanti, cercavano di resistere
ulteriormente: dapprima ingaggiando colluttazioni con i procedenti ed in
seguito disperdendosi per i vari piani dell'edificio anche per
garantirsi la possibilità di poter tendere inaspettatamente ogni sorta
d'agguato. Quanto appena segnalata, trova .piena conferma alla luce
dell'avvenuto accoltellamento al torace dell'Agente SC. NUCERA Massimo,
in forza al Nucleo Sperimentale Antisommossa del I reparto mobile di
Roma attualmente aggregato all'ufficio in intestazione, episodio che non
aveva ulteriori e drammatiche conseguenze solo grazie all'utilizzo da
parte del predetto operatore di polizia di un giubbotto protettivo, come
meglio indicato nella relazione di servizio che si allega. L'attiva
resistenza posta in essere dai citati giovani veniva superata solo
grazie alla presenza di un nutrito contingente di operatori. Si
rappresenta, peraltro, che nelle concitate fasi d'ingresso e durante la
colluttazione, i giovani in argomento provvedevano intenzionalmente a
lanciare verso ogni luogo i propri zaini, ciò, evidentemente per rendere
impossibili le operazioni di attribuzione delle responsabilità penali
relative all'eventuale rinvenimento e sequestro di armi. Le operazioni
di ricerca, rese ancor più compiesse proprio in considerazione
dell'atteggiamento assunto dai citati giovani, consentivano di rinvenire
e sequestrare, come meglio descritto nel verbale che si allega, quanto
segue: n/2 bottiglie contenente liquido infiammabile e innesco,
cosiddette "molotov"; [...]



La Procura di Genova ha chiesto condanne per un totale di 110 anni di
reclusione.
Ma la maggior parte degli imputati sono già stati "politicamente"
assolti dai propri vertici, che li hanno premiati con un'indecente serie
di promozioni.
Le ultime udienze si terranno il 16 e 17 ottobre ore 10 presso il
Tribunale di Genova.
Mercoledì 29 ottobre in Piazza De Ferrari dalle 18 alle 19 durante l'ora
in silenzio mostra fotografica sul blitz alla scuola Diaz.
X info sul processo > www.processig8.org <http: //www.processig8.org>